L'albicocca alpina o albicocca di Briançon (Prunus brigantina Vill., 1786) è un albero della famiglia delle Rosacee[2], autoctono della regione alpina occidentale, sia del versante francese che italiano.

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Prunus brigantina
Prunus brigantina
Illustrazione di Pancrace Bessa, da Nouveau Duhamel, ou traité des arbres et arbustes que l'on cultive en France di Duhamel, 1812
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Rosales
Famiglia Rosaceae
Sottofamiglia Amygdaloideae
Tribù Amygdaleae
Genere Prunus
Specie P. brigantina
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Rosales
Famiglia Rosaceae
Sottofamiglia Prunoideae
Genere Prunus
Specie P. brigantina
Nomenclatura binomiale
Prunus brigantina
Vill., 1786
Sinonimi

Prunus brigantiaca

È l'unica specie di albicocco originaria dell'Europa.

Etimologia modifica

L'epiteto specifico deriva dalle popolazioni umane della regione alpina occidentale, dalle Alpi Marittime fino a Briançon, tali popolazioni furono dette dai romani "Brigantes", da loro definite come dedite alle rapine ed ai furti, da cui deriva il termine in italiano "brigante".

Descrizione modifica

 
Foglie dell'albero

Il frutto è simile alla albicocca comune (Prunus armeniaca), ed è commestibile. A differenza delle altre specie strettamente correlate note come "albicocche", il frutto è liscio e non peloso.

Distribuzione e habitat modifica

 
Frutti maturi di Prunus brigantina

La pianta cresce spontaneamente in zona alpina occidentale delle Alpi Marittime e Cozie a quote superiori ai 1000–1200 m, fino ai 1600 s.l. m.

Cresce in luoghi molto soleggiati ed aridi, in parte sul versante italiano (Piemonte), ma anche su quello francese, dove peraltro è maggiormente conosciuta ed utilizzata.

Tassonomia modifica

Specie in passato chiamato anche Prunus brigantiaca[3].

Prunus brigantina è considerato un membro del gruppo delle albicocche, insieme a Prunus armeniaca, Prunus mandshurica, Prunus mume, e Prunus sibirica, ma le sue relazioni genetiche con altre specie di Prunus non sono chiare, lo studio della filogenesi mediante lo studio molecolare delle sequenze di DNA ha dato indicazioni ambigue, e sembra non essere strettamente imparentato con l'albicocca.

Utilizzo modifica

Un olio commestibile è prodotto dal seme ed utilizzato in Francia, huile des marmottes (olio delle marmotte). La sua produzione era anche tipica dell'alta Valle di Susa.[4] La polpa dei frutti è invece acidula e poco apprezzata.[5]

Note modifica

  1. ^ (EN) Branca, F. & Donnini, D. 2013, Prunus brigantina, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 23 maggio 2016.
  2. ^ (EN) Prunus brigantina, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16/11/2022.
  3. ^ Goffredo Casalis, Susa, in Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il re di Sardegna, Maspero, 1853, p. 560. URL consultato il 27 settembre 2018.
  4. ^ Goffredo Casalis, Solomiac, in Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, vol. 20, Torino, G. Maspero, 1850, pp. 266-268. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  5. ^ Pruns species (PDF), su piantespontaneeincucina.info. URL consultato il 27 settembre 2018.

Voci correlate modifica

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