Robert Toombs

politico statunitense

Robert Augustus Toombs Jr. (Washington, 2 luglio 1810Washington, 15 dicembre 1885) è stato un politico e generale statunitense.

Robert Toombs

Segretario di Stato degli Stati Confederati d'America
Durata mandato25 febbraio 1861 –
25 luglio 1861
PresidenteJefferson Davis
Predecessorecarica istituita
SuccessoreRobert M. T. Hunter

Senatore degli Stati Uniti
per la Georgia
Durata mandato4 marzo 1853 –
4 febbraio 1861
ContitolareHenry S. Foote
Alfred Iverson
PredecessoreRobert M. Charlton
SuccessoreHomer V. M. Miller

Membro della Camera dei rappresentanti - Georgia
Durata mandato4 marzo 1845 –
3 marzo 1853
Predecessorecarica istituita
SuccessoreAlexander H. Stephens
Circoscrizione8

Dati generali
Partito politicoWhig (1837-51)
Unione Costituzionale (1851-53)
Democratico (1853-61)
Titolo di studioLaurea in Legge
UniversitàUniversità della Georgia
Università della Virginia
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Robert Toombs
Robert Toombs
NascitaWashington, 2 luglio 1810
MorteWashington, 15 dicembre 1885
Cause della morteCause naturali
Luogo di sepolturaResthaven Cemetery (Athens)
Dati militari
Paese servitoStati Confederati d'America
Forza armata Confederate States Army (1861-63)
Milizia della Georgia (1863-65)
Anni di servizio1861-1865
GradoBrigadier generale
GuerreGuerra civile americana
BattaglieBattaglia di Antietam
Battaglia di Columbus
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Uno dei politici di riferimento degli Stati Confederati d'America, gli è dedicata la contea di Toombs.[1]

Biografia modifica

Rimasto orfano a cinque anni, passò un'infanzia travagliata, venendo ammesso all'università della Georgia a soli quattordici anni ma venendo espulso poco tempo dopo per aver giocato d'azzardo ed essere dedito all'alcolismo.[2] Ammesso allora all'università della Virginia, divenne in seguito avvocato.[1][2][3] Anche la sua vita amorosa fu sfortunata: sposato il suo amore giovanile Martha Julianna "Julia" DuBose nel 1830, ebbe tre figli, ma l'unico maschio Lawrence morì nel 1832 ad appena un anno d'età, mentre entrambe le figlie, Mary Louisa (1833-1855) e Sally (1835-1866), morirono giovani.[2]

Oratore carismatico e popolare, dal 1837 fu coinvolto nella politica locale georgiana,[2] finché nel 1844 venne eletto alla Camera dei Rappresentanti col suo amico Alexander H. Stephens, anch'egli futura figura politica di riferimento sudista.[1] Inizialmente sostenitore dell'indivisibilità dell'Unione (tanto che aderì al nordista Partito di Unione Costituzionale),[2] col tempo divenne invece favorevole al diritto di secessione, soprattutto a partire dal fallimento dell'Unione Costituzionale e dalla sua elezione al Senato degli Stati Uniti nel 1853.[1][2][3]

All'elezione di Abraham Lincoln a presidente degli Stati Uniti nel 1860 Toombs, assieme a molti altri, abbandonò il suo seggio al Senato e rientrò in Georgia, mettendosi a disposizione del governo secessionista.[2][3] Toombs era uno dei favoriti per guidare la nuova nazione degli Stati Confederati d'America, ma i delegati gli preferirono Jefferson Davis, di cui divenne critico e oppositore.[2][4] Nonostante ciò Davis lo nominò proprio Segretario di Stato il 25 febbraio 1861, in riconoscimento della sua popolarità tra i sudisti.[1][3]

Toombs, a differenza di molti altri, voleva a tutti i costi evitare il conflitto armato, e fu tra coloro che non approvarono il bombardamento di Fort Sumter, evento scatenante della guerra di secessione americana.[2] I crescenti disaccordi con Davis lo portarono alle dimissioni il 25 luglio successivo, dopo cinque mesi esatti da Segretario di Stato confederato.[1][2] Ammesso nell'esercito confederato come brigadier generale,[3] venne ferito alla battaglia di Antietam; vistasi negare la promozione a maggior generale, abbandonò l'esercito regolare nel 1863.[2]

Durante le ultime fasi della guerra difese la Georgia assieme all'ex-alleato politico Howell Cobb, ma la vittoria finale dell'Unione lo costrinse a fuggire all'estero per evitare l'arresto.[2] Andato in esilio prima a Cuba, poi in Francia, Regno Unito e infine in Canada,[3] nel 1867 poté rientrare negli Stati Uniti dopo essere stato perdonato dal presidente Andrew Johnson (ma non dal Congresso, che non gli ridiede mai la cittadinanza americana e quindi i pieni diritti civili).[1][2]

Riuscì a rifarsi una carriera come avvocato e oratore,[2][3] riottenendo un certo peso politico quando il suo vecchio alleato Stephens divenne governatore della Georgia. Nel 1883 tuttavia morirono sia Stephens che la moglie Julia; Toombs cadde allora in depressione e smise di badare a sé stesso, morendo due anni più tardi.[1][2][3]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h (EN) George Justice, Robert Toombs, su georgiaencyclopedia.org.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Bob Hufford, Robert Augustus “Bob” Toombs Jr., su it.findagrave.com.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) TOOMBS, Robert Augustus, su bioguide.congress.gov.
  4. ^ Una leggenda narra che in realtà i delegati sudisti avessero realmente eletto Toombs presidente, ma che al momento di comunicarglielo l'avessero trovato ubriaco e totalmente fuori di sé, annullando quindi la nomina. Si tratta probabilmente di un racconto denigratorio diffuso dai suoi avversari politici.

Bibliografia modifica

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Controllo di autoritàVIAF (EN16101311 · ISNI (EN0000 0000 7391 4197 · CERL cnp02050739 · LCCN (ENn81132208 · GND (DE1021250325 · BNF (FRcb144650403 (data) · J9U (ENHE987007271737705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81132208