Salvatore Di Marzo

romanista e politico italiano (1875-1954)

Salvatore Di Marzo (Palermo, 25 febbraio 1875Roma, 16 maggio 1954) è stato un politico e giurista italiano.

Salvatore Di Marzo

Sottosegretario di Stato al Ministero dell'educazione nazionale
Durata mandato12 settembre 1929 –
20 luglio 1932
ContitolareRenato Ricci
Capo del governoBenito Mussolini
SuccessoreArrigo Solmi

Podestà di Palermo
Durata mandato24 dicembre 1926 –
20 settembre 1929
PredecessoreSe stesso (prosindaco)
SuccessoreMichele Spadafora

Prosindaco di Palermo
Durata mandato30 agosto 1925 –
23 dicembre 1926
PredecessoreDomenico Delli Santi (commissario prefettizio)
SuccessoreSe stesso (podestà)

Rettore dell'Università degli Studi di Palermo
Durata mandato1933 –
1935
PredecessoreMichele La Rosa
SuccessoreGioacchino Scaduto

Durata mandato1921 –
1923
PredecessoreFrancesco Spallitta
SuccessoreFrancesco Ercole

Rettore dell'Università degli Studi di Messina
Durata mandato1908 –
1909
PredecessoreVittorio Martinetti
SuccessoreGiuseppe Oliva

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVII, XXVIII
CollegioUnico nazionale
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXIX
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Palermo
ProfessioneDocente universitario

Biografia modifica

Attività scientifica modifica

Dopo avere studiato al liceo classico Garibaldi di Palermo, si laureò in giurisprudenza a Palermo, dove fu allievo di Vittorio Emanuele Orlando e insieme a Santi Romano cooperò nel suo studio legale e nella rivista Archivio di diritto pubblico. Nel 1905 divenne docente ordinario di Diritto romano all'università di Messina. All'Università di Palermo è stato dal 1912 professore ordinario di Storia del diritto romano e dal 1917 di Diritto romano.

Nel 1929 è stato socio della Società geografica italiana e membro del Consiglio superiore dell'educazione nazionale. Rettore dell'Università di Messina (1908-1909) e della Università di Palermo (1923-1924 e 1933-1935). Nel 1935 fu chiamato alla cattedra di istituzioni di diritto romano dell'università di Roma. Professore emerito di Istituzioni di Diritto romano all'Università degli Studi di Roma dal 1950[1].

Attività politica modifica

Nel 1923 si avvicinò ad Alfredo Cucco e nel 1924 fu eletto deputato alla Camera nella Lista Nazionale e riconfermato nel 1929. Prosindaco e podestà di Palermo (1925-1929) con prefetto Cesare Mori, divenne sottosegretario di Stato al Ministero dell'educazione nazionale dal 1929 al 1932, nel governo Mussolini[2].

Nel 1934 fu nominato senatore del Regno. Nel 1944 fu sottoposto a procedimento di epurazione e dichiarato decaduto dall'insegnamento, poi reintegrato nel 1948.

Opere modifica

  • Storia della procedura criminale romana, Palermo, 1898
  • Saggi critici sui libri di Pomponio ad Quintum Mucium, Palermo, 1899
  • Le Quinquaginta decisiones di Giustiniano, 1899
  • voce Decurie e decurioni, in Il Digesto italiano, Torino
  • La possessio iuris nella hereditatis petitio, 1905
  • Corso di storia del diritto romano, Roma, 1913
  • Lezioni sul matrimonio romano, Palermo, 1919
  • Le cose e i diritti sulle cose, Palermo, 1922
  • Il duplex dominium di Gaio, Roma, Istituto di diritto romano, 1936
  • Istituzioni di diritto romano, Milano, Giuffrè, 1938
  • Le basi romanistiche del codice civile, Torino, Utet, 1950
  • Manuale elementare di diritto romano, Torino, Utet, 1954

Onorificenze modifica

Note modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN76391142 · ISNI (EN0000 0000 7978 0994 · SBN RAVV057200 · BAV 495/109867 · LCCN (ENno98104254 · GND (DE1157737501 · BNF (FRcb12347373h (data) · J9U (ENHE987007317049905171 · CONOR.SI (SL58271075 · WorldCat Identities (ENlccn-no98104254