San Michele nella Chiesa cattolica

San Michele Arcangelo è menzionato nell'Antico Testamento e fa parte degli insegnamenti cristiani sin dai tempi più antichi.[1] Negli scritti e nella tradizione cattolica, egli opera come difensore della Chiesa e principale oppositore di Satana e come colui che assiste le persone nell'ora della morte.

La vittoria d San Michele’’ (Raffaello, XVI secolo)
San Michele in vetrata di Franz Mayer & Co. Sul suo scudo è scrittoQuis ut Deus? (Chi è come Dio?').

Nelle Scritture modifica

Il nome di Michele compare cinque volte nella Bibbia:

  • Daniele 10:13[2]: "Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi prìncipi, mi è venuto in aiuto e io l'ho lasciato là presso il principe del re di Persia";
  • Daniele 10:21[3]: "io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe";
  • Daniele 12:1[4]: "Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro";
  • Giuda 1:9[5]: 'L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore!';
  • Apocalisse 12:7-9[6]: "Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il Diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli".

Michele e gli arcangeli modifica

 
L'arcangelo Michele con gli arcangeli Raffaele e Gabriele mentre accompagnano Tobia (Francesco Botticini, 1470).

Nella tradizione cattolica vengono chiamate arcangeli solamente tre entità angeliche: san Michele, san Gabriele e san Raffaele. Michele significa "Chi è come Dio?" (domanda retorica), Gabriele significa "Potere di Dio" o "Forza di Dio " e Raffaele significa "Dio ha guarito".[7] Nella Bibbia Michele, Gabriele e Raffaele sono chiamati angeli (i cattolici accettano come canonico il Libro di Tobia, in cui è nominato Raffaele). Solo Michele è chiamato arcangelo nella Bibbia.

La festa di questi angeli si celebra il 29 settembre (Michele), il 24 marzo (Gabriele) e il 24 ottobre (Raffaele) o tutti insieme il 29 settembre. Oltre a questi tre Arcangeli, le Chiese cattoliche di rito orientale venerano anche Uriele, Barachiele, Geudiele e Selatiele. .La Sinassi dei Santi Arcangeli è l'8 novembre.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sette arcangeli e Angelo della presenza.

Tradizionalmente, sette angeli erano considerati di particolare importanza: quelli che stanno davanti al cospetto del trono di Dio.[8] All'interno della gerarchia degli angeli, al livello più alto, si colloca San Michele che è un serafino[9] e un principe, un angelo di suprema potenza e capo dell'esercito di Dio.

L'arte cristiana ritrasse spesso gli arcangeli insieme. Gli arcangeli Michele e Gabriele sono raffigurati congiuntamente nel tema iconografico di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, un'icona bizantina della Beata Vergine Maria che è stata oggetto di diffuse devozioni cattoliche per secoli.

Ruolo e missione modifica

 
Dipinto del 1636 di Guido Reni in Santa Maria della Concezione in Roma. Riprodotto come mosaico nell’Altare di San Michele nella Basilica di san Pietro in Vaticano.[10]

Nel cattolicesimo romano, San Michele riveste quattro ruoli distinti[11]:

  1. è il nemico di Satana e degli angeli caduti: ha sconfitto Satana e lo ha espulso dal Paradiso e conseguirà la vittoria definitiva nell'ora della battaglia finale di Armageddon;
  2. è l'angelo cristiano della morte: nell'ora della morte, San Michele discende dai Cieli e dà a ciascuno la possibilità di redimersi prima di morire;
  3. soppesa i meriti delle persone (quindi il santo è spesso raffigurato con una bilancia) nel Giorno del Giudizio e opera come avvocato difensore di giustizia nel giudizio particolare dell’anima dopo la morte del corpo;
  4. è il custode e patrono della Chiesa.

Culto modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Culto micaelico presso i Longobardi.

David Keck ha affermato che "di tutti gli angeli, Michele era di gran lunga il più importante nel Medioevo".[12] Le prime indicazioni di un culto di San Michele si hanno nel Vicino Oriente. L'imperatore san Costantino costruì il Michaelion a Calcedonia sul sito di un più antico tempio pagano. Altri santuari erano situati presso sorgenti curative in Anatolia, Antiochia ed Egitto. L'associazione di San Michele con la grazia divina della guarigione si ravvisa nelle gesta di Gregorio Magno il quale presiedette una processione devozionale nel 590, quando la città di Roma fu colpita da una pestilenza che aveva ucciso il suo predecessore. Secondo quanto riferito, Gregorio ebbe una visione di San Michele in cima al Mausoleo di Adriano. L'arcangelo rinfoderò la spada, suggerendo al papa che il pericolo era finito. Successivamente, il mausoleo fu ribattezzato il Castel Sant'Angelo in onore di San Michele.[13][14]

La Visio Sancti Pauli, scritta alla fine del IV o all'inizio del V secolo, presenta San Michele come avvocato dei peccatori, garante della pioggia, e quindi patrono dell'agricoltura. Le Chiese greca, siriaca e copta avevano venerato San Michele almeno dall'inizio del VI secolo. Il culto di San Michele era diffuso nelle isole britanniche durante il Medioevo.[15]

La tradizione include una serie di apparizioni in luoghi in cui in seguito furono costruiti o consacrati a lui santuari o chiese. Questi includono il Monte Gargano, dove dagli inizi del VI secolo sorge il santuario più antico dell'Europa occidentale, è dedicato a San Michele. All'inizio dell'VIII secolo, San Michele apparve tre volte a sant’Auberto, vescovo di Avranches, e gli ordinò di costruire una chiesa sulla piccola isola di Mont Saint-Michel. Durante la costruzione della chiesa furono segnalate diverse guarigioni motivo per cui il luogo rimane ancora una meta di pellegrinaggio cattolica.[16][17]

 
Skellig Michael

Il ruolo di San Michele come protettore e custode indusse anche alla progettazione di statue che lo raffigurano e alla costruzione di chiese e monasteri in luoghi specifici. Poiché la maggior parte delle isole monastiche era vicino alla terraferma, esse erano viste come fortezze deputate a lontani i demoni e a respingere i loro attacchi contro la Chiesa. Oltre a Mont Saint-Michel, ne sono esempi lo Skellig Michael, al largo della costa della contea di Kerry, in Irlanda, e St Michael's Mount, situato a Mounts Bay, vicino a Penzance, in Cornovaglia, che ricorda la struttura di Mont Saint-Michel.[18] San Bernardo di Chiaravalle raccomandava l'invocazione di San Michele nei momenti di tentazione e di dolore: "Ogni volta che una tentazione grave o un dolore veemente ti opprime, invoca il tuo tutore, il tuo capo, grida a lui e di': 'Signore, salvaci, per non morire!'".[19]

San Francesco d'Assisi era particolarmente devoto di San Michele e digiunava per circa quaranta giorni dalla festa dell'Assunta 15 agosto) al 29 settembre, festa di San Michele.[20] Alcune comunità francescane continuano ad osservare un tempo di digiuno e preghiera dal 15 agosto al 29 settembre, noto come "Quaresima di San Michele".

Menzioni nella liturgia tridentina modifica

Nelle edizioni del Messale Romano antecedenti il 1970, San Michele viene citato nel Confiteor recitato dal sacerdote e nuovamente nella risposta del chierichetto alla Messa. Il santo arcangelo è citato anche nelle celebrazioni della Messa solenne quando il sacerdote inseriva l'incenso nel turibolo, recitando la preghiera: ‘’Per intercessionem beati Michaelis Archangeli, stantis a dextris altaris incensi, et omnium electorum suorum, incensum istud dignetur Dominus benedicere, et in odorem suavitatis accipere . Per Christum Dominum nostrum. Amen’’.(Per intercessione del Beato Arcangelo Michele, che sta alla destra dell'altare dell'incenso, e di tutti i suoi eletti, il Signore benedica questo incenso e lo accetti come un profumo di soavità).[21]

Fino alla revisione operata da papa Giovanni XXIII nel 1960, il Calendario Romano Generale aveva ben due festività di San Michele: una il 29 settembre, l'altra l'8 maggio, generalmente ancora osservata in molti luoghi.[21]

Venerazione modifica

Patrocinio modifica

Michele Arcangelo è il santo patrono di droghieri, paramedici, marinai, paracadutisti, agenti di polizia e personale militare.

Un elevatissimo numero di chiese cattoliche romane in tutto il mondo è consacrato a San Michele, da Hammerfest, in Norvegia, a Oeste Catarinense in Brasile. La festa di San Michele del 29 settembre è stata celebrata solennemente in molte località sin dal V secolo. E molte chiese che onorano San Michele sono state consacrate proprio il 29 settembre, ad esempio quella dedicata a Roma da papa Bonifacio IV nel 610.

Devozioni modifica

Le devozioni cattoliche romane a San Michele sono state espresse in una varietà di forme, tra cui una coroncina e uno scapolare.[22] A lui sono rivolte numerose preghiere, novene e inni.

Preghiere modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Preghiera a San Michele.

La più familiare Preghiera a San Michele recita:

«San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, contro le malvagità e le insidie del demonio sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, Principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen»

Nel 1886 papa Leone XIII aggiunse una preghiera a san Michele alle Preci leonine.[23] Sebbene tali preghiere non fossero più recitate nella Messa a partire dal 1964, papa Giovanni Paolo II incoraggiò i fedeli cattolici a continuare a pregare, dichiarando: «Io chiedo a ognuno di non dimenticarla e di recitarla per ottenere ausilio nella battaglia contro le forze dell’oscurità».[24] Come ogni altra novena, anche la Novena a San Michele si recita per nove giorni consecutivi.

Coroncina modifica

La Coroncina di San Michele, nota anche come Coroncina angelica, è attribuita a una rivelazione privata di cui fu protagonista la suora Antonia d'Astonac nel 1731. Essa fu approvata da papa Pio IX nel 1851.[25][26]

Scapolare modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Scapolare di San Michele Arcangelo.

Lo Scapolare di San Michele Arcangelo è uno scapolare cattolico a scopo devozionale associato a San Michele. Papa Pio IX diede a questo scapolare la sua benedizione, ma era già stato formalmente approvato sotto Papa Leone XIII che aveva sancito la nascita dell'Arciconfraternita dello Scapolare di San Michele.[27]

Esorcismo modifica

Nell'Abbazia benedettina di Meten, dedicata a san Michele, nel XVII secolo fu scoperta la formula esorcistica Vade retro Satana.[28][29]

Il Rituale romano contiene l'Exorcismus in Satanam et angelos apostaticos come esorcismo contro Satana e gli angeli apostati. Essa fu conservata, in forma modificata, nella revisione del rito del 1999.

Inni modifica

Nel corso dei secoli, le devozioni cattoliche a San Michele portarono alla composizione di una serie di poesie e inni.[30][31][32] Uno di questi è l’inno di Rabano Mauro Christe, sanctorum decus Angelorum.

L'inno Te Splendor è pubblicato nella Raccolta di preghiere.[33] L'inno Tibi, Christe, splendor Patris è pubblicato all’interno dell'innario del 1983.[34]

Arte e architettura modifica

San Michele simboleggia la vittoria del bene sul male ed è stato ampiamente rappresentato nell'arte attraverso i secoli. Le raffigurazioni di San Michele spesso ritraggono la scena in cui Satana, o gli angeli caduti, sono indifesi sotto la spada o la lancia di un San Michele glorioso e trionfante.[35] In alcune raffigurazioni, sullo scudo di San Michele si legge la locuzione latina Quis ut Deus?. La frase significa "Chi è come Dio?" e san Michele lo chiede con disprezzo mentre uccide Satana, rappresentato come un drago, o una figura simile all'uomo, talora alata.[13][36]

Note modifica

  1. ^ Kelly, John Norman. Early Christian Doctrines Continuum Publishing, 2000 ISBN 0-8264-5252-3 p. 7
  2. ^ Daniele 10:13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Daniele 10:21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Daniele 12:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Giuda 1:9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ Apocalisse 12:7-9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ Ball, Anne. Encyclopedia of Catholic Devotions and Practices OSV Press 2003, ISBN 0-87973-910-X p.42
  8. ^ Saint Michael and the Angels Rockford, Illinois 61105, TAN Books and Publishers, Inc., 1983 ISBN 0-89555-196-9, p. 28
  9. ^ Stravinskas, Peter M. J., OSV's Catholic Encyclopedia, OSV Publishing, 1998 ISBN 0-87973-669-0 p. 100
  10. ^ CATHOLIC ENCYCLOPEDIA: Basilica of Saint Peter, su newadvent.org.
  11. ^ O'Boyle, Donna-Marie. Catholic Saints Prayer Book OSV Publishing, 2008 ISBN 1-59276-285-9 p.61
  12. ^ Keck, David. Angels and Angelology in the Middle Ages, Oxford University Press, 23 luglio 1998 ISBN 9780195354966
  13. ^ a b Catholic Encyclopedia: St. Michael the Archangel, su newadvent.org. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  14. ^ William Connell, Society and individual in Renaissance University of California Press, 2002 ISBN 0-520-23254-2 p. 418
  15. ^ Johnson, Richard Freeman. The Cult of Saint Michael the Archangel in Anglo-Saxon England, Northwestern University, 1998
  16. ^ Johnson (2005), p. 42.
  17. ^ Walsham, Alexandra. Angels in the early modern world, Cambridge University Press, 2006 ISBN 0-521-84332-4 p. 2008
  18. ^ Johnston, William M., Encyclopedia of Monasticism, Taylor & Francis, 2000, ISBN 1-57958-090-4, p.672
  19. ^ Butler, Alban. Lives of the Saints, Forgotten Books ISBN 1-60506-312-6 p.372
  20. ^ Armstrong, Regis. Francis of Assisi: early documents New City Press, 2000 ISBN 1-56548-112-7 p.374
  21. ^ a b Sancta Missa - Missale Romanum (Roman Missal) in PDF Format, su sanctamissa.org. URL consultato il 12 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2020).
  22. ^ Catholic Encyclopedia: Scapular, su newadvent.org.
  23. ^ Irish Ecclesiastical Review 7 (1886), 1050
  24. ^ Giovanni Paolo II, Regina Coeli, 24 aprile1994.
  25. ^ Ann Ball, 2003 Encyclopedia of Catholic Devotions and Practices ISBN 0-87973-910-X page 123
  26. ^ EWTN La Coroncina di San Michele Arcangelo
  27. ^ Ball (2003), p. 520.
  28. ^ Michael Kunzler, The Church's Liturgy, Pubblicato da LIT Verlag 2001 ISBN 3-8258-4854-X p. 317
  29. ^ Ordine di san Benedetto, su osb.org. URL consultato il 12 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  30. ^ George Wither, The hymns and songs of the church pubblicato da J. R. Smith, 1856, p. 248
  31. ^ John Henry Newman, Hymns 2008 ISBN 1-4097-1628-7 p. 186
  32. ^ Kuno Meyer, Selections from Ancient Irish Poetry 2007 ISBN 1-4086-3323-X p. 41
  33. ^ The Raccolta Collection of indulgenced prayers a cura di T. Galli, traduzione autorizzata da Ambrose Saint John. Pubblicata da Burns and Lambert, Londra, 1857, p. 252.
  34. ^ "Tibi Christe, splendor Patria", Vianini, su m.youtube.com.
  35. ^ Solrunn Nes, The mystical language of icons, Eerdmans Publishing, 2005 ISBN 0-8028-2916-3, p.91
  36. ^ Elven, John. 1854, The book of family crests Henry Washbourne Publisher, p. 112

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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