Sei Nazioni 2000

1ª edizione del Sei Nazioni maschile e 106ª assoluta del Championship

Il Sei Nazioni 2000 (in inglese 2000 Six Nations Championship; in francese Tournoi des Six Nations 2000; in gallese Pencampwriaeth y Chwe Gwlad 2000) fu la 1ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia, nonché la 106ª in assoluto considerando anche le edizioni dell'Home Nations Championship e del Cinque Nazioni.

Sei Nazioni 2000
2000 Lloyds TSB Six Nations
Logo della competizione
Competizione Sei Nazioni
Sport Rugby a 15
Edizione 106ª
Organizzatore Six Nations Rugby Ltd
Date dal 5 febbraio 2000
al 2 aprile 2000
Luogo Francia, Inghilterra, Galles, Irlanda, Italia e Scozia
Partecipanti 6
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
(33º titolo)
Calcutta Cup Bandiera della Scozia Scozia
Millennium Trophy Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Centenary Quaich Bandiera dell'Irlanda Irlanda
Cucchiaio di legno Bandiera dell'Italia Italia
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Inghilterra Jonny Wilkinson (78)
Record mete
Incontri disputati 15
Pubblico 919 310
(61 287 per incontro)
Gli italiani, all'esordio nel torneo, al termine della partita inaugurale contro gli scozzesi
Cronologia della competizione
Cinque Nazioni 1999 Sei Nazioni 2001

Noto per motivi di sponsorizzazione come 2000 Lloyds TSB Six Nations a seguito di accordo di partnership commerciale con la banca Lloyds TSB[1], si tenne dal 5 febbraio al 2 aprile 2000 e vide l'esordio assoluto dell'Italia, due anni dopo la sua ammissione formale alla competizione, avvenuta nel gennaio 1998[2]. Il consiglio federale, anche venendo incontro alle preferenze del comitato organizzatore del torneo, deliberò di utilizzare come impianto di casa lo Stadio Flaminio di Roma, struttura di proprietà comunale da circa 30000 posti, il meno capiente del torneo[3].

Il calendario dell'Italia, reduce dalla disastrosa Coppa del Mondo 1999 con tre sconfitte su tre incontri e 196 punti subìti[4], la contrapponeva nella partita inaugurale alla Scozia campione uscente; nonostante il giudizio negativo degli allibratori ‒ che pagavano fino a 250 volte l'eventuale scommessa vinta sulla conquista finale del trofeo da parte degli Azzurri[4] ‒ furono altresì proprio loro a imporsi vincendo 34-20 con 29 punti al piede di Diego Domínguez (una trasformazione, sei calci piazzati e tre drop) e una meta di Giampiero De Carli[4][5], anche se quella fu l'unica vittoria del torneo e dei due successivi.

Il torneo fu dominato dall'Inghilterra che vinse le sue prime quattro partite e si aggiudicò matematicamente il titolo prima ancora di scendere in campo nell'ultima giornata a seguito della sconfitta dell'Irlanda, unica contendente al successo rimasta in corsa, in casa contro il Galles[6]; i capilista si presentarono a Edimburgo in visita a una Scozia ancora a zero punti con ancora la Calcutta Cup palio, e furono sconfitti 13-19; nonostante la 33ª vittoria complessiva nel torneo, l'Inghilterra mancò così sia il Grande Slam che la Triplice Corona[7].

Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[8].

Nazionali partecipanti e sedi modifica

Squadra Città Impianto interno
  Francia Saint-Denis Stade de France
  Galles Cardiff Millennium Stadium
  Inghilterra Londra Twickenham
  Irlanda Dublino Lansdowne Road
  Italia Roma Stadio Flaminio
  Scozia Edimburgo Murrayfield

Risultati modifica

1ª giornata modifica

Roma
5 febbraio 2000, ore 15 UTC+1
Italia  34 – 20
referto
  ScoziaStadio Flaminio (24000 spett.)
Arbitro:   Jonathan Kaplan

Londra
5 febbraio 2000, ore 14:30 UTC+0
Inghilterra  50 – 18
referto
  IrlandaTwickenham (75000 spett.)
Arbitro:   Steve Walsh

Cardiff
5 febbraio 2000, ore 16 UTC+0
Galles  3 – 36
referto
  FranciaMillennium Stadium (72500 spett.)
Arbitro:   Chris White

2ª giornata modifica

Saint-Denis
19 febbraio 2000, ore 15 UTC+1
Francia  9 – 15
referto
  InghilterraStade de France (79310 spett.)
Arbitro:   Stuart Dickinson

Dublino
19 febbraio 2000, ore 16 UTC+0
Irlanda  44 – 22
referto
  ScoziaLansdowne Road (40000 spett.)
Arbitro:   Joël Dumé

Cardiff
19 febbraio 2000, ore 14 UTC+0
Galles  47 – 16
referto
  ItaliaMillennium Stadium (72500 spett.)
Arbitro:   Iain Ramage

3ª giornata modifica

Londra
4 marzo 2000, ore 14:30 UTC+0
Inghilterra  46 – 12
referto
  GallesTwickenham (73500 spett.)
Arbitro:   Jim Fleming

Edimburgo
4 marzo 2000, ore 14 UTC+0
Scozia  16 – 28
referto
  FranciaMurrayfield (67500 spett.)
Arbitro:   Steve Lander

Dublino
4 marzo 2000, ore 16 UTC+0
Irlanda  60 – 13
referto
  ItaliaLansdowne Road (40000 spett.)
Arbitro:   Derek Bevan

4ª giornata modifica

Cardiff
18 marzo 2000, ore 16 UTC+0
Galles  26 – 18
referto
  ScoziaMillennium Stadium (72500 spett.)
Arbitro:   David McHugh

Roma
18 marzo 2000, ore 14 UTC+1
Italia  12 – 59
referto
  InghilterraStadio Flaminio (30000 spett.)
Arbitro:   David Lewis

Saint-Denis
19 marzo 2000, ore 14 UTC+1
Francia  25 – 27
referto
  IrlandaStade de France (78500 spett.)
Arbitro:   Paul Honiss

5ª giornata modifica

Saint-Denis
1º aprile 2000, ore 14 UTC+2
Francia  42 – 31
referto
  ItaliaStade de France (77000 spett.)
Arbitro:   Pablo De Luca

Dublino
1º aprile 2000, ore 16 UTC+1
Irlanda  19 – 23
referto
  GallesLansdowne Road (40000 spett.)
Arbitro:   Andy Cole

Edimburgo
2 aprile 2000, ore 14 UTC+1
Scozia  19 – 13
referto
  InghilterraMurrayfield (77000 spett.)
Arbitro:   Clayton Thomas

Classifica modifica

Pos Squadra G V N P PF PS DP Pt
1   Inghilterra 5 4 0 1 183 70 +113 8
2   Francia 5 3 0 2 140 92 +48 6
3   Irlanda 5 3 0 2 168 133 +35 6
4   Galles 5 3 0 2 111 135 −24 6
5   Scozia 5 1 0 4 95 145 −50 2
6   Italia 5 1 0 4 106 228 −122 2

Note modifica

  1. ^ (EN) Lloyds TSB to sponsor Five Nations rugby, in Marketing Week, 7 agosto 1997, ISSN 0141-9285 (WC · ACNP). URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2021).
    «Lloyds TSB is hotly tipped to be the first sponsor of British rugby’s most prestigious competition, the Five Nations Rugby Championships. The sponsorship is understood to be worth 6m per year»
  2. ^ Storica Italia, ammessa tra le grandi, in la Repubblica, 17 gennaio 1998. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  3. ^ Sei Nazioni: l'Italia giocherà al Flaminio, in la Repubblica, 19 luglio 1998. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  4. ^ a b c (EN) Scots destroyed in Italian debut, in BBC, 5 febbraio 2000. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  5. ^ Corrado Sannucci, L'Italia in paradiso, in la Repubblica, 6 febbraio 2000, p. 44. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  6. ^ (EN) Wales triumph over fighting Irish, in BBC, 1º aprile 2000. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Brave Scots defeat England, in BBC, 2 aprile 2000. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Rugby Rules Changed for Faster Game, in The Canberra Times, 17 aprile 1992, p. 18. URL consultato il 15 dicembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.

Collegamenti esterni modifica


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