Solenopsis invicta
La formica di fuoco o formica guerriera (Solenopsis invicta Buren, 1972) è una formica appartenente alla sottofamiglia Myrmicinae.[1]
Descrizione
modificaLe operaie di Solenopsis invicta sono di colore bruno rossastro di piccole dimensioni, con una lunghezza che va dai 2 mm ai 4 mm. Sono dotate di un pungiglione velenoso che infligge punture molto dolorose, paragonabile a un fiammifero acceso conficcato sotto la pelle. Le regine di questa specie hanno una lunghezza che va dai 6 mm ai 8 mm. Sono di colore molto simile a quello delle operaie.
Distribuzione e habitat
modificaOriginaria del Brasile[2], S. invicta è stata introdotta e si è naturalizzata in Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Isole Vergini britanniche, Isole Cayman, Cina, Hong Kong, Malaysia, Nuova Zelanda, Paraguay, Porto Rico, Singapore, Taiwan, Trinidad e Tobago, Turks e Caicos, Stati Uniti meridionali, Isole Vergini.[3] Nel 2023 la specie è stata segnalata la prima volta in Europa in Italia.[4]
Queste formiche sono considerate dannose, non solo per il dolore causato dalla puntura, ma perché la costruzione dei formicai può danneggiare le radici delle piante, portando alla perdita di intere piantagioni, interferendo con la produzione agraria. Sovente i formicai appaiono contemporaneamente in campi o in aree suburbane. È stata inserita dagli specialisti della IUCN nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.[5]
Biologia
modificaAlimentazione
modificaL'alimentazione preferenziale della S. invicta è costituita dalle sostanze proteiche che ricava dagli insetti che preda[6] In ogni caso, la dieta può contemplare varie componenti di origine animale (invertebrati e vertebrati) o vegetale, incluse sostanze oleose e zuccherine, sebbene non consumi spesso nettare extrafloreale e non eserciti raramente attività di raccolta.[6]
Lotta biologica
modificaSono spesso impiegati nella lotta biologica contro le S. invicta i Phoridae, ditteri parassitoidi appartenenti alle specie Pseudacteon tricuspis e Pseudacteon curvatus, o i formichieri.
Genomica
modificaIl genoma della formica di fuoco è stato sequenziato nel 2010.[7]
Note
modifica- ^ Solenopsis invicta, su AntWeb. URL consultato il 10 marzo 2013.
- ^ Holway et al., The Causes and Consequences of Ant Invasions, in Annu. Rev. Ecol. Syst.; 33: 181-233., 2002.
- ^ Solenopsis invicta, su ISSG. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ (EN) Mattia Menchetti, Enrico Schifani, Antonio Alicata, Laura Cardador, Elisabetta Sbrega, Eric Toro-Delgado, Roger Vila, The invasive ant Solenopsis invicta is established in Europe, in Current Biology, vol. 33, n. 17, 2023-09, pp. R896–R897, DOI:10.1016/j.cub.2023.07.036. URL consultato il 21 settembre 2023.
- ^ Lowe S. J., M. Browne and S. Boudjelas (2000) 100 of the World's Worst Invasive Alien Species Archiviato il 22 dicembre 2018 in Internet Archive. IUCN/SSC Invasive Species Specialist Group (ISSG), Auckland, New Zealand.
- ^ a b Ness, J.H & Bronstein, J.L., The Effects of Invasive Ants on Prospective ant Mutualists, in Biological Invasions, vol. 6, n. 4, 2004, pp. 445–461, DOI:10.1023/B:BINV.0000041556.88920.dd.
- ^ Wurm et al., The genome of the fire ant Solenopsis invicta, in PNAS, vol. 108 no. 14 5679-5684, 2011.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Solenopsis invicta
- Wikispecies contiene informazioni su Solenopsis invicta
Collegamenti esterni
modifica- (EN) red imported fire ant, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85048456 · J9U (EN, HE) 987007533789505171 |
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