Ceresole d'Alba

comune italiano

Ceresole d'Alba (Ceresòle d'Alba o Cerzòle in piemontese) è un comune italiano di 2 000 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte. Il comune fa parte della delimitazione geografica del Roero. È il comune situato più a nord della provincia di Cuneo.

Ceresole d'Alba
comune
Ceresole d'Alba – Stemma
Ceresole d'Alba – Veduta
Ceresole d'Alba – Veduta
Il centro storico in una foto d'epoca.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoFranco Olocco (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate44°48′00″N 7°49′06″E / 44.8°N 7.818333°E44.8; 7.818333 (Ceresole d'Alba)
Altitudine301 m s.l.m.
Superficie37,05 km²
Abitanti2 000[1] (31-10-2023)
Densità53,98 ab./km²
FrazioniBorretti, Cappelli, Cabasse, Cascina Palermo
Comuni confinantiBaldissero d'Alba, Carmagnola (TO), Montaldo Roero, Monteu Roero, Poirino (TO), Pralormo (TO), Sommariva del Bosco
Altre informazioni
Cod. postale12040
Prefisso0172
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004062
Cod. catastaleC504
TargaCN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Nome abitanticeresolesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivolunedì successivo alla prima domenica del mese di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ceresole d'Alba
Ceresole d'Alba
Ceresole d'Alba – Mappa
Ceresole d'Alba – Mappa
Posizione del comune di Ceresole d'Alba nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Storia modifica

La prima menzione riguarda l'investitura del feudo di Ceresole da parte dell'imperatore Enrico III al vescovo di Asti nel 1041. Nel XIII secolo la consignoria passa alle famiglie dei Montaldo e degli Anterixio. Nel 1347 i Roero acquistano il feudo dalla signoria Viscontea di Asti. Nel XV secolo le continue lotte tra francesi e spagnoli portano alla decimazione degli abitanti e alla distruzione delle coltivazioni, con la distruzione del paese nel 1544 (battaglia di Ceresole). Alla fine del Seicento l'impoverimento della zona porta l'ultimo discendente dei Roero di Ceresole (Francesco Bernardino) a vendere le terre e il palazzo, riducendosi a vivere in miseria. Morirà nel 1707 nell'ospedale di Carmagnola.

Il 21 luglio 1944, in piena Resistenza, un gruppo di 350 tedeschi provenienti da Scalenghe marcia su Ceresole, attivo centro partigiano. All'alba presso la cascina Novarino i tedeschi fermano il proprietario Giovanni Novarino e Florindo Pettinati; poco dopo, proseguendo verso Ceresole, sorprendono Ruggero Degno. In regione Tagliata, inoltre, fermano sei giovani che cercavano invano di evitare il rastrellamento: Vincenzo Molina, Giuseppe Lusso, Michele Dassano, Gianfermo Burzio, Gregorio Ferrero e Tommaso Marocco, tutti tra i 19 e i 24 anni. I 10 fermati saranno condannati a morte e giustiziati: si salva solo Lusso, trattenuto per essere giustiziato altrove ma infine rilasciato. Allineati sul muro prospiciente l'albergo Campana, il parroco confessa i condannati mentre vengono preparati i cappi. La sentenza viene eseguita: sei condannati sono impiccati ai balconi dell'albergo Campana, altri tre al balcone della adiacente casa Croce. Uno di loro, Burzio, spezzatasi la corda, fu riappeso vivente per la seconda volta.

Simboli modifica

Nello stemma comunale è raffigurato un cliegio al naturale, fruttato di rosso. Il gonfalone è un drappo di rosso.

Onorificenze modifica

«Dopo l'8 settembre 1943 numerosi soldati del disciolto Esercito italiano confluirono nel territorio comunale e molti di loro costituirono un gruppo partigiano al quale la popolazione, con coraggiosa determinazione, forniva sostentamento e informazioni. Per tale collaborazione il paese fu oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni, razzie e incendi, ma la collettività locale sopportò, con ammirevole dignità, i patimenti subiti, dando un mirabile esempio di straordinarie virtù civiche, orientate ai più alti valori di libertà e di democrazia. 1943-1945 – Ceresole D'Alba (CN)»
— 19 ottobre 2017[3]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Una peschiera.
  • Peschiera dei fior di loto (Cascina Gallina)
  • Peschiere di Tenuta Palermo
  • Peschiera di Cascina Colombaro

Architetture religiose modifica

 
Chiesa della Madonna del Buontempo.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Ceresole Alba sono 174[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:

  1. Romania, 101

Cultura modifica

Ricorrenze modifica

  • Eccidio dei Martiri di Ceresole, impiccati da nazi-fascisti il 22 luglio 1944

Feste e fiere modifica

  • Ceresole in festa (prima domenica di settembre)
  • Fiera delle terre rosse (primo fine settimana di giugno)

Musei modifica

Economia modifica

L'economia del paese è prevalentemente agricola, con alcuni insediamenti di tipo misto (industriale/commerciale). Nonostante la denominazione del comune ("D'Alba"), l'economia gravita principalmente attorno al comune di Carmagnola e paesi limitrofi. I prodotti di maggiore rilievo sono: cereali, ortaggi, fragole e peperoni. Un cenno particolare per la tinca di Ceresole: è un pesce allevato in stagni e rappresenta un prodotto tipico del paese. È stato recentemente inserito tra i presidi Slow Food e come produzione D.O.P. con la denominazione di "Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino".

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Piumatti Indipendente Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Bruno Lovera Lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Bruno Lovera Lista civica Sindaco [10]
26 maggio 2014 in carica Franco Olocco Lista civica Sindaco [11]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Comune di Ceresole d'Alba, Medaglia d'oro al merito civile, su quirinale.it.
  4. ^ Cammilleri, p. 368.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  7. ^ Dati superiori alle 20 unità
  8. ^ Elezioni del 13 giugno 1999, su amministratori.interno.it.
  9. ^ Elezioni del 13 giugno 2004, su amministratori.interno.it.
  10. ^ Elezioni del 7 giugno 2009, su amministratori.interno.it.
  11. ^ Elezioni del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it.

Bibliografia modifica

  • Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020, ISBN 978-88-815-59-367.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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