Provincia di Cuneo

provincia italiana

La provincia di Cuneo (in piemontese provincia ëd Coni) è una provincia italiana del Piemonte di 580 249 abitanti[3]. Contando anche le 14 città metropolitane, è la ventinovesima provincia italiana per popolazione[4], seconda per numero di comuni (247)[5], nonché quarta per superficie subito dietro le province di Sassari, Bolzano e Foggia[6]. Per questo in Piemonte è anche detta la Granda ("grande" in piemontese).

Provincia di Cuneo
provincia
Provincia di Cuneo – Stemma
Provincia di Cuneo – Bandiera
Provincia di Cuneo – Veduta
Provincia di Cuneo – Veduta
Il palazzo sede della provincia
Localizzazione
StatoItalia Italia
Regione Piemonte
Amministrazione
Capoluogo Cuneo
PresidenteLuca Robaldo[1] (indipendente) dal 25-9-2022
Territorio
Coordinate
del capoluogo
44°23′N 7°33′E / 44.383333°N 7.55°E44.383333; 7.55 (Provincia di Cuneo)
Superficie6 905[2] km²
Abitanti580 249[3] (31-10-2022)
Densità84,03 ab./km²
Comuni247 comuni
Province confinantiTorino, Asti, Savona, Imperia, Alpi Marittime (FR-06), Alpi dell'Alta Provenza (FR-04), Alte Alpi (FR-05)
Altre informazioni
Cod. postale12100, 12010-12089
Prefisso011, 0141, 0171, 0172, 0173, 0174, 0175
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-CN
Codice ISTAT004
TargaCN
PIL procapite(nominale) 28.894€ (2019)
Cartografia
Provincia di Cuneo – Localizzazione
Provincia di Cuneo – Localizzazione
Provincia di Cuneo – Mappa
Provincia di Cuneo – Mappa
Posizione della provincia di Cuneo all'interno del Piemonte.
Sito istituzionale

Confina a ovest con la Francia (dipartimenti delle Alte Alpi, delle Alpi dell'Alta Provenza e delle Alpi Marittime nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord con la città metropolitana di Torino, a est con la provincia di Asti, a sud con la Liguria (province di Imperia e di Savona).

Istituita nel 1859, è stata fino al 1920 la quarta provincia italiana per estensione, preceduta dalle sole province di Sassari, Cagliari e Torino (che all'epoca comprendeva anche la Valle d'Aosta). Nel 1920 con l'istituzione della provincia di Trento (inizialmente comprendente anche l'Alto Adige) diviene quinta e dal 1927 ancora quinta (preceduta da Sassari, Cagliari, dalla neoistituita Bolzano e dalla ridelimitata provincia di Foggia) fino al 1975. Dopo l'istituzione di nuove province in Sardegna nel 2001, è la terza più grande provincia italiana dopo Bolzano e Foggia. In seguito alla riduzione del numero di province sarde dopo il referendum regionale del 2012, è la quarta provincia italiana per superficie dietro quelle di Sassari, Bolzano e Foggia.

Il territorio è composto per il 50,8% da montagna (circa la metà bassa montagna), per il 26,6% da collina e per il 22,6% da pianura/altopiano[7].

StoriaModifica

Venne istituita dal Decreto Rattazzi (Regio Decreto 3702 del 23 ottobre 1859).

Nel 1860 vennero assegnati alla provincia di Cuneo i comuni del mandamento di Tenda, già appartenenti alla provincia di Nizza ceduta alla Francia[8].

Nel 1947 cedette Tenda, Vievola, San Dalmazzo di Tenda e Briga Marittima e alcune frazioni dei comuni di Vinadio e di Valdieri alla Francia in virtù del trattato di pace di Parigi firmato dall'Italia il 10 febbraio 1947 al termine della seconda guerra mondiale.

Nel 1927 a Cuneo fu assegnata la sigla CU per le targhe automobilistiche, poi modificata nel 1928 in CN. Non ci sono prove che le targhe CU siano mai state realmente emesse e che non siano rimaste una pura teoria cartacea.[senza fonte]

Geografia fisicaModifica

MorfologiaModifica

Le Alpi Cozie e Marittime e le Alpi Liguri la circondano rispettivamente a ovest e a sud, con un grande arco che solo a est della valle del Tanaro si abbassa in forme più dolci, trapassando al sistema collinare delle Langhe e Roero. I rilievi formano pertanto un grande bordo ad U, entro il quale si apre l'alta pianura solcata dal Po, dal Tanaro e dai loro numerosi affluenti. Sulla sinistra del Tanaro rientra nella provincia una porzione delle colline del Monferrato, che restringono la pianura fra Bra e Saluzzo e deviano il corso del Tanaro, che raggiunge il Po solo dopo aver aggirato da sud l'intero sistema collinare.

Nell'arco alpino i fiumi incidono verdi valli trasversali, che convergono a ventaglio verso la pianura. La valle più settentrionale è quella del Po che nasce alle pendici del Monviso, massima elevazione della provincia (3841 m), la minima Santo Stefano Belbo (170 m); seguono, quasi parallele, le valli dei torrenti Varaita, Maira e Grana, affluenti di destra del Po, quelle della Stura di Demonte e del Gesso, le cui acque confluiscono nel Tanaro. Seguono le valli di alcuni affluenti di sinistra del Tanaro (Vermenagna, Pesio, Ellero, Corsaglia), e la valle del Tanaro stessa. Le valli del Belbo e della Bormida, che tributano al Tanaro da destra, incidono e delimitano con altri corsi d'acqua i rilievi delle Langhe.

Clima e idrografiaModifica

Il clima ha caratteristiche di continentalità abbastanza spiccate, determinate dallo schermo che i rilievi oppongono alle influenze del pur vicino Mediterraneo. Ma la varietà dei fattori altimetrici e morfologici causa condizioni climatiche locali piuttosto diverse tra la zona alpina, le Langhe e la pianura, specie per quanto riguarda l'andamento delle temperature, le condizioni di soleggiamento e il comportamento dei venti. Estesi sono i boschi, specie nelle valli alpine e nella zona più elevata delle Langhe.

Dal punto di vista idrografico il territorio comprende l'alto bacino del Po e gran parte di quello del Tanaro. I corsi d'acqua che convergono a ventaglio nella pianura sono generalmente brevi e ripidi, con scarsa portata media, magre accentuate in inverno e piene talore violente in corrispondenza dei periodi più piovosi.

Valli della provincia di CuneoModifica

I corsi d'acqua che circondano Cuneo e convergono verso la pianura formano verdi valli i cui comuni erano generalmente organizzati in comunità montane, in seguito spesso sostituite da unioni di comuni. Partendo da Nord Est, le valli della provincia sono:

Le Valli Gesso, Vermenagna e Pesio formavano un'unica comunità montana. La Comunità montana della Bisalta comprendeva i territori delle valli Josina e Colla. Le Valli Mongia e Cevetta facevano parte della Comunità montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana. La maggior parte della Valle Belbo rientrava nella Comunità montana Alta Langa, mentre l'ultima porzione del Belbo all'interno della provincia di Cuneo faceva parte della Comunità montana Alta Langa e Langa delle Valli Bormida e Uzzone

SocietàModifica

ComuniModifica

 
I confini territoriali dei comuni della provincia di Cuneo.

Dal 1º gennaio 2019 sono stati soppressi 3 comuni: Castellar (incorporato a Saluzzo), Valmala (incorporato a Busca) e Camo (incorporato a Santo Stefano Belbo). Appartengono alla provincia di Cuneo i seguenti 247 comuni:

Comuni più popolosiModifica

I comuni più importanti, ovvero le città con più di 15.000 abitanti della Provincia di Cuneo, sono sette: al capoluogo Cuneo seguono Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Savigliano, Saluzzo.

In ragione del loro numero, tali comuni sono localmente soprannominati “sette sorelle”[9].

Pos. Comune Abitanti Stemma Foto
1 Cuneo 56.131    
2 Alba 31.436    
3 Bra 30.224    
4 Fossano 24.466    
5 Mondovì 22.452    
6 Savigliano 21.605    
7 Saluzzo 16.928    

EconomiaModifica

 
Le Langhe

L'economia della provincia di Cuneo è tradizionalmente forte nei settori dell'agricoltura e della zootecnia.

Tra le industrie principali note a livello nazionale e internazionale, vanno ricordate:

Leader continentali e/o mondiali nei loro comparti sono:

  • Merlo Spa di Cervasca, costruttrice di mezzi da cantiere e agricolo/forestali.
  • Bottero Spa di Cuneo specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione di vetro piano e cavo.
  • Mondo Spa di Alba che produce piste di atletica per gli stadi olimpici e attrezzature sportive.
  • Abet Spa di Bra specializzata nella produzione di laminati plastici.
  • Arpa Industriale Spa di Bra anch'essa fra le principali aziende europee specializzate nella produzione di laminati plastici.
  • Mtm- Brc Spa di Cherasco gruppo leader nelle apparecchiature per la trazione a gas

A Savigliano opera lo stabilimento Alstom (già Fiat Ferroviaria Savigliano) azienda produttrice di materiale rotabile fra cui il famoso Pendolino ed il più recente ETR 500. A Verzuolo è nato il colosso cartario Cartiere Burgo, che dispone ancora in questa località, nei pressi di Saluzzo, del suo principale stabilimento in cui produce carta per l'editoria.

Sicuramente da segnalare il distretto delle bici made in Cuneo.Tra le più note:

  • Denver di Dronero
  • Telai Olagnero di Roccabruna
  • Dino Bikes di Borgo San Dalmazzo
  • Montana Bike di Magliano Alpi

Sono inoltre presenti sul territorio provinciale stabilimenti dei maggiori gruppi mondiali legati al settore automobilistico:

e al settore alimentare:

I comparti in cui eccelle il sistema industriale Cuneese sono quello alimentare:

  • lattiero-caseario (Biraghi, Osella, Valgrana, Inalpi, Occelli e Fattorie Fiandino)
  • dolciario (Ferrero, Maina, Balocco, Panealba ed Accornero, Cuba-Venchi, Baratti&Milano, Campiello)
  • conserve alimentari (Galfrè, Agrimontana, F.lli Saclà)
  • vini e liquori (Cinzano, Fontanafredda).

Sotto il profilo enologico, nella provincia di Cuneo vengono prodotti molti vini DOC e DOCG, conosciuti in Italia e nel mondo. A solo titolo esemplificativo e non esaustivo, si ricordano:

Va menzionato il settore imbottigliamento delle acque minerali con gli stabilimenti di Vinadio (marchio S.Anna), Garessio e Ormea (marchio S.Bernardo), Roccaforte M.vi (marchio Lurisia) e la più recente acqua Eva imbottigliata a Paesana alle pendici del Monviso. Questi quattro marchi (su 170 del frammentato panorama italiano) coprono oltre il 15% della produzione nazionale (fonte Beverfood 2017/2018).

Quello meccanico:

  • piattaforme aeree (OP-Pagliero, Altidrel)
  • semirimorchi, semirimorchi modulari e cargo (Rolfo, Cometto)
  • apparecchi di movimentazione (Gruniverpal)
  • sollevatori telescopici (Merlo)
  • treni e carrozze (Alstom)
  • rimorchi agricoli (F.lli Randazzo) (Crosetto)

TurismoModifica

Un ruolo importante nell'economia provinciale è rivestito anche dall'industria turistica, data la ricchezza del territorio dal punto di vista enogastronomico, storico e paesaggistico.

Infrastrutture e trasportiModifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia di Cuneo.

La posizione "marginale" della provincia, situata a ridosso del settore alpino sudoccidentale, si accompagna all'esistenza di vie d'accesso complessivamente poco capienti. L'isolamento del cuneese rispetto al resto del territorio nazionale italiano è storicamente tanto rilevante che per la provincia è stato coniato il soprannome di "terza isola d'Italia".

StradeModifica

 
Strade principali

Il capoluogo è collegato alla rete autostradale dal febbraio 2012[12], a seguito dell'inaugurazione del tratto Cuneo-Sant'Albano Stura dell'autostrada A33 Asti-Cuneo, che comprende tre uscite (Cuneo Est, Cuneo Centro e Sant'Albano) e interseca l'autostrada A6 Torino-Savona in prossimità della frazione Massimini del comune di Carrù. L'A6 è stata precedentemente la sola autostrada a servire il territorio della Granda mediante gli svincoli di Marene, Fossano, Carrù, Mondovì, Niella Tanaro, Ceva, Montezemolo. Altre arterie viarie d'importanza strategica sono poi la Strada statale 28 del Colle di Nava che collega alla Liguria, la Strada statale 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja, e la Strada statale 21 della Maddalena, che danno accesso alla Francia

La rete viaria cuneese, pur essendo la più lunga tra quelle delle province italiane (con un totale di 3683 km), soffre di vari problemi: la situazione è complicata dalla lentezza con cui vengono portati avanti gli ampliamenti più significativi (a titolo d'esempio, il cantiere dell'autostrada A33 avanza a ritmi lenti e con lunghi momenti di stasi) e le progettazioni di nuove strade (quali la tangenziale di Cuneo e i collegamenti Cuneo-Pinerolo, Cuneo-Sisteron e Cuneo-Nizza)[13].

FerrovieModifica

Il territorio provinciale è servito dalle ferrovie Cuneo-Ventimiglia-Nizza, Cuneo-Fossano e Torino-Savona; cuore del sistema è la stazione di Cuneo.

Anche la rete ferrata è caratterizzata da limiti ed arretratezza: tra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI varie linee secondarie (Savigliano-Saluzzo-Cuneo, Cuneo-Mondovì, Mondovì-Bastia Mondovì, Bastia-Bra, Bra-Cavallermaggiore, Cavallermaggiore-Savigliano, Ceva-Ormea) sono state dismesse o depotenziate; le tratte residue sono inoltre per lunghi tratti a binario unico e talora non elettrificate.

AeroportiModifica

Lo scalo aeroportuale di riferimento della provincia è Cuneo-Levaldigi, nel territorio comunale di Savigliano.

AutolineeModifica

Dal 2010 trasporto pubblico locale su gomma della provincia è gestito dalle aziende facenti parte del Consorzio Trasporti Granda Bus, con collegamenti sia all'interno della provincia stessa sia con le vicine provincie di Torino, Asti, Imperia e Savona.

Stemma e gonfaloneModifica

 
Gonfalone della provincia
 
Cartello stradale di inizio del territorio provinciale di Cuneo.

Lo stemma istituzionale vigente, concesso con Regio Decreto del 10 gennaio 1886, contiene gli emblemi delle città situate in corrispondenza dei quattro vertici del territorio provinciale[14]. Questa è la blasonatura:

«Inquartato: nel primo, d'argento a tre fasce di rosso, al capo di rosso alla croce d'argento (Cuneo); nel secondo, d'argento alla croce di rosso accantonata dalle lettere capitali A L B A , di nero (Alba); nel terzo, troncato d'azzurro e d'argento alla lettera gotica S d'oro attraversante (Saluzzo); nel quarto, di rosso alla croce d'argento, ai tre monti al naturale nascenti dalla punta (Mondovì)»

Il gonfalone è un drappo azzurro, ornato di ricami, frange e nappe d'oro, caricato del detto emblema e della dicitura PROVINCIA DI CUNEO.

AmministrazioneModifica

Elenco dei presidentiModifica

Periodo Presidente Partito Carica Note
1985 29 febbraio 1988 Guido Bonino Democrazia Cristiana Presidente
29 febbraio 1988 15 giugno 2004 Giovanni Quaglia Democrazia Cristiana
Partito Popolare Italiano
Presidente [15]
15 giugno 2004 9 giugno 2009 Raffaele Costa Forza Italia Presidente [15]
9 giugno 2009 13 giugno 2014 Gianna Gancia Lega Nord Presidente [15]
13 giugno 2014 13 ottobre 2014 Giuseppe Rossetto - Commissario straordinario [15]
13 ottobre 2014 24 settembre 2022 Federico Borgna Centro-sinistra (liste civiche) Presidente [15]
25 settembre 2022 in carica Luca Robaldo Indipendente Presidente

OnorificenzeModifica

  Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
— Cuneo, 2 giugno 1963[16]
  Medaglia d'oro al merito civile
«Al centro delle vie di comunicazione dell'Italia Settentrionale, la Comunità provinciale del Cuneese, sconvolta dall'accanita furia nemica e profondamente ferita, con eroico coraggio, indomito spirito patriottico e altissima dignità morale, partecipava alla guerra di liberazione, esponendosi alle ritorsioni delle truppe nazifasciste ed offrendo numerosi esempi di generoso spirito di solidarietà umana. Con eccezionale abnegazione e purissima fede in un'Italia migliore, libera e democratica, essa intraprendeva, poi, la difficile opera di ricostruzione, al fine di assicurare la continuità della vita civile, e in ciò manifestando elevate virtù civiche.»
— Cuneo, 11 marzo 2004

NoteModifica

  1. ^ Il sindaco di Mondovì Luca Robaldo è il nuovo presidente della Provincia, su lastampa.it.
  2. ^ [1]
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ comuni-italiani.it, Province per popolazione, su comuni-italiani.it.
  5. ^ tuttitalia.it, Province per numero di comuni, su tuttitalia.it.
  6. ^ tuttitalia.it, Province per superficie, su tuttitalia.it.
  7. ^ Canale YouTube, Il Cuneese dall'alto, su youtube.com.
  8. ^ R.D. 14 luglio 1860, n. 4176, art. 1
  9. ^ Valori ancora in miglioramento nell'ultima settimana. Molti comuni delle vallate si liberano dal contagio - targatocn.it, 19 apr 2021
  10. ^ a b (EN) Wine Spectator's Top 100 Wines—All Lists, su Wine Spectator Top 100 Wines. URL consultato il 29 aprile 2022.
  11. ^ Origini e caratteristiche del Re dei vini, il Barolo, su dizionario-di-vino.it. URL consultato il 29 aprile 2022.
  12. ^ Cuneo collegata alla rete autostradale, aperti 14 km A33
  13. ^ 3.683 km di strade, maggiore provincia d'Italia
  14. ^ webalice.it, Aree della provincia (JPG), su webalice.it (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  15. ^ a b c d e Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 16 aprile 2018.
  16. ^ [2]

BibliografiaModifica

Voci correlateModifica

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Collegamenti esterniModifica

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