Comazzo

comune italiano
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Comazzo (Comàzz in dialetto locale) è un comune italiano di 2 340 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia, posto all'estremità settentrionale della provincia.

Comazzo
comune
Comazzo – Stemma
Comazzo – Bandiera
Comazzo – Veduta
Comazzo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Lodi
Amministrazione
SindacoItalo Vicardi (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate45°26′31″N 9°27′57″E / 45.441944°N 9.465833°E45.441944; 9.465833 (Comazzo)
Altitudine98 m s.l.m.
Superficie12,8 km²
Abitanti2 340[1] (31-8-2023)
Densità182,81 ab./km²
FrazioniCascina Gardino, Lavagna
Comuni confinantiLiscate (MI), Merlino, Rivolta d'Adda (CR), Settala (MI), Truccazzano (MI)
Altre informazioni
Cod. postale26833
Prefisso02
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT098020
Cod. catastaleC917
TargaLO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 557 GG[3]
Nome abitanticomazzesi (anche se maggiormente in uso comazzini)
Patronosan Materno
Giorno festivo18 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Comazzo
Comazzo
Comazzo – Mappa
Comazzo – Mappa
Posizione del comune di Comazzo nella provincia di Lodi
Sito istituzionale

Storia modifica

Menzionata in documenti del IX secolo, fu contesa durante le lotte tra Lodi e Milano (XIII secolo). Dal 1661 appartenne ai Premoli e poi ai Pertusati.

In età napoleonica (1809-16) al comune di Comazzo furono aggregate Lavagna, Marzano e Vaiano, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Lavagna fu aggregata definitivamente nel 1841 insieme a Gardino.

Il nome antico è di origine latina (Comatio o Commacium).

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 ottobre 2001.[4][5]

Stemma

«D'azzurro, al ponte di un solo arco, d'argento, murato di nero, con l'impalcato uscente dai fianchi e convesso, sostenente a destra l'incudine di argento, a sinistra il leone poggiante la zampa posteriore sinistra sul ponte, esso leone afferrante con le zampe anteriori per il manico, posto in banda, la mazza, leone e mazza d'oro, il tutto accompagnato in punta dalla gemella ondata d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone

«Drappo di bianco con la bordatura di azzurro, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Di notevole interesse è la villa Pertusati, ristrutturata di recente ed adibita a sede del municipio, caratterizzata da un corpo centrale risalente alla fine del Cinquecento e da due laterali aggiunti nella seconda metà del Settecento.

Nella frazione Lavagna, notevoli la villa Visconti e in località Rossate il pregevole oratorio di San Biagio di epoca rinascimentale.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere modifica

Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Comazzo in totale sono 175[7], pari al 9,23% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:

Paese Popolazione (2008)
India 39
Romania 29
Marocco 28
Albania 12
Ecuador 10

Geografia antropica modifica

Secondo lo statuto comunale, il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, la frazione di Lavagna e le località di Bocchi, Cascina Rossate, Cascina Gardino, Cascina Caira, Cascina Cava, Cascina Mairana, Cascina Castiona, Cascina Capannone, Cascina Frati, Cascina Ghinella, Cascina Molino Molgora, Cascina Molino Torchio, Cascina Nuova, Cascina Torchio e Cascina San Bartolomeo[8].

Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro abitato di Comazzo, la frazione di Lavagna e la località di Bocchi[9].

Economia modifica

Per la sua ubicazione, Comazzo è molto più legata a Melzo e Paullo rispetto a Lodi.

Persiste la tradizionale attività agricola, con colture di cereali e foraggi e qualche allevamento bovino.

La maggior parte della popolazione trova lavoro nei centri vicini e nel capoluogo lombardo, anche se bisogna segnalare la presenza di un'industria chimico-farmaceutica di medie dimensioni.

Amministrazione modifica

Segue un elenco delle amministrazioni locali.[10]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1945 1945 Carlo Peveralli Sindaco
1946 1951 Gaspare Peveralli Sindaco
1951 1956 Angelo Bettinelli Sindaco
1956 1957 Mario Cei Sindaco
1957 1960 Colombo Tenca Sindaco
1960 1975 Erminio Colombo Sindaco
1975 1977 Vasco Lotti Sindaco
1977 1980 Silvio Mario Perego Sindaco
1980 1985 Giuseppe De Vecchi Sindaco
1985 1990 Giulio Bocchi Sindaco
1990 1999 Emilia Pirola Sindaco
1999 2009 Emanuele Colombo lista civica Sindaco
2009 Italo Vicardi lista civica Sindaco

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statuto del Comune di Comazzo (PDF), art. 4 Stemma e gonfalone.
  5. ^ Comazzo, su Archivio Centrale dello Stato.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Dati demografici ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2010).
  8. ^ Art. 3 comma 2 dello Statuto Comunale
  9. ^ ISTAT - Dettaglio località abitate, su dawinci.istat.it. URL consultato l'8 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
  10. ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 275.

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Collegamenti esterni modifica

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