Specie italiane di Carduus

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Voce principale: Carduus.

La voce elenca le specie italiane del genere Carduus.

Elenco delle specie italiane di Carduus modifica

Il seguente elenco è tratto dalla ”Flora d'Italia” di Sandro Pignatti Seconda edizione (2018).[1]

Specie italiane presenti in altre checklist:

Specie Flora d'Italia (2ª ed.)
C. aemilii Briq. & Cavill., 1931[2](sinonimo di C. nigrescens subsp. aemilii (Briq. & Cavill.) B.P.R.Chéron[3])
C. arabicus Jacq. ex Murray, 1784[4] C. pycnocephalus subsp. marmoratus (Boiss. et Heldr.) P.H. Davis[5]
C. australis L. f. subsp. marmoratus (Boiss. et Heldr.) Kazmi[6] C. pycnocephalus subsp. marmoratus (Boiss. et Heldr.) P.H. Davis[5]
C. macrocephalus Desf., 1799[7] C. nutans subsp. macrocephalus (Desf.) Nyman[8]
C. membranaceus Lojac., 1903[9] Esistenza dubbia[5]
C. micropterus (Borbás) Teyber, 1910[6] C. nutans subsp. micropterus (Borbas) Hayek[8]
C. rugulosus Guss.[10] C. acicularis Bertol.[11]
C. vivariensis Jord, 1846 subsp. australis Nyman, 1879[10][12] C. nigrescens subsp. australis (Nyman) Greuter[13]

Ibridi italiani modifica

Elenco di alcuni ibridi della flora spontanea italiana interspecifici e intragenerici.[14]

Ibridi interspecifici modifica

Ibridi intragenerici modifica

Specie europee-mediterranee modifica

Nell'areale europeo-mediterraneo oltre alle specie spontanee della flora italiana sono presenti le seguenti altre specie:[15]

Nomi obsoleti modifica

Elenco di alcuni nomi obsoleti (o sinonimi) contenuti in alcune checklist della flora spontanea italiana. Accanto al nome obsoleto è indicata la fonte.

Visione sinottica del genere modifica

Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della flora italiana) l'elenco seguente, tratto dalla ”Flora d'Italia” di Sandro Pignatti del 1982 e 2018 (2ª ed.) con relativi aggiornamenti, utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a caratterizzare e distingue una specie dall'altra).

  • 2A: le brattee mediane dell'involucro presentano una strozzatura verso la metà;
Carduus chrysacanthus Ten. - Cardo appenninco: il fusto è alato con spine patenti e non è molto alto; le foglie sono pennatosette con spine gialle rigide; i capolini sono addensati all'apice del fusto; il colore dei fiori è violetto. L'altezza della pianta varia da 3 a 5 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Endemico; l'habitat tipico sono i macereti su substrato calcareo; è una specie rara e in Italia è presente nel Meridione ad una altitudine compresa tra 1.600 e 2.400 m s.l.m..
Carduus nutans L. - Cardo rosso: i capolini sono reclinati ed hanno un involucro emisferico con squame strozzate nella parte mediana e ripiegate verso il basso; il diametro dei capolini, di colore rosso, arriva fino a 5 cm. L'altezza della pianta varia da 4 a 10 dm; il ciclo biologico è bienne; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Ovest Europeo; l'habitat tipico sono gli incolti aridi e i prati soleggiati; è una specie comune e si trova ovunque in Italia fino ad una altitudine di 1.700 m s.l.m..
Carduus argyroa Biv. - Cardo argiroa: questo cardo possiede un fusto molto ramoso e con ampie ali; le squame sono diritte; tutta la pianta è munita di robuste spine; la corolla è rosea. L'altezza della pianta varia da 2 a 8 dm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Steno Mediterraneo; l'habitat tipico sono gli incolti aridi, i pascoli e le aree lungo le vie; è una specie comune e in Italia è presente soprattutto nelle isole fino ad una altitudine di 600 m s.l.m..
  • 2B: le brattee mediane dell'involucro sono progressivamente ristrette dalla base all'apice (sono prive di strozzatura);
  • 3A: il pappo è lungo 13 - 18 mm;
  • 4A: le brattee dell'involucro sono oblique, patenti o riflesse con forme lanceolato-acuminate;
Carduus hamulosus Ehrh. - Cardo uncinato: questo cardo possiede un fusto con ampie ali; le squame sono progressivamente ristrette. L'altezza della pianta arriva fino a 10 dm; il ciclo biologico è bi-annuo; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Est Europeo; l'habitat tipico sono gli incolti aridi; si trova nel Tirolo meridionale.
Carduus litigiosus Nocca & Balb. - Cardo controverso: le spine delle foglie sono robuste e lunghe fino a 30 mm, mentre quelle del fusto, all'altezza dell'infiorescenza, sono di colore purpureo; i capolini sono grandi fino a 4 cm. L'altezza della pianta varia da 3 a 15 dm; il ciclo biologico è bienne; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Endemico Ligure-Provenzale (Orofita - Nord Ovest Mediterraneo); l'habitat tipico sono gli alvei fluviali, gli incolti e le siepi; è una specie rara e in Italia è presente solo al nord-est fino ad una altitudine di 1800 m s.l.m..
Carduus nigrescens Vill. - Cardo scuro: il fusto è eretto, ramoso e con ali larghe fino a 1,5 cm; le foglie sono molto spinose e hanno la forma pennatopartite (le incisioni raggiungono i 4/5 della lamina); i capolini sono solitari e grandi (fino a 5 cm). L'altezza della pianta varia da 4 a 10 dm; il ciclo biologico è bienne; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Sud Ovest Europeo; l'habitat tipico sono i pascoli aridi, le pietraie e i sentieri su substrato calcareo; è una specie rara e si trova al nord dell'Italia fino a 1900 m s.l.m..
  • Complesso di C. defloratus: piante montane con fusti non alati e capolino unico;
Carduus defloratus L. - Cardo dentellato: il fusto è ascendente e nella parte alta è privo di foglie e ali; le foglie sono generalmente glabre e appena dentate sui bordi con deboli spine; il capolino è isolato e nutante (oscillante); l'involucro è piriforme (a forma di fiamma) e le squame inferiori sono patenti e tutte sono mucronate. L'altezza della pianta varia da 3 a 5 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Orofita Alpino-Carpatico; l'habitat tipico sono le rupi soleggiate, i pendii franosi e prati alpini; è una specie rara e in Italia è presente al nord-est ad una altitudine fino a 2.000 m s.l.m..
Carduus carlinifolius Lam. - Cardo alpino: le foglie hanno una consistenza coriacea e presentano delle robuste spine (10 mm); i fusti sono ramosi e fogliosi fino all'infiorescenza; i capolini sono nutanti (oscillanti); l'involucro si presenta con squame patenti. L'altezza della pianta varia da 1 a 6 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Orofita Sud Ovest Europeo; l'habitat tipico sono i pascoli alpini e subalpini su substrato calcareo; è una specie rara e in Italia è presente sia sulle Alpi che sugli Appennini dai 1500 ai 2800 m s.l.m.
  • 4B: le brattee dell'involucro sono appressate con forme lineari;
Carduus collinus W. & K. - Cardo collinare: le squame esterne sono brevi ed appressate all'involucro di forma ovoide; il fusto è ramoso ma semplice nella parte alta; le foglie sono profondamente incise. L'altezza della pianta varia da 3 a 10 dm; il ciclo biologico è bienne; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Sud Est Europeo; l'habitat tipico sono gli incolti aridi, i pascoli e le aree lungo le vie; in Italia è una specie rara con distribuzione molto discontinua fino ad una altitudine di 1000 m s.l.m..
Carduus affinis Guss. - Cardo abruzzese: le squame dell'involucro sono più o meno tutte della stessa lunghezza e quelle esterne sono patenti; è una pianta perenne; i fusti sono fogliosi ed alati fino all'infiorescenza; le ali sono larghe fino a 1,5 cm e sono dotate di robuste spine; le foglie sono mediamente divise. L'altezza della pianta varia da 2 a 9 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Endemico; l'habitat tipico sono i pascoli e i recinti per gli armenti; è una specie comune e in Italia è presente dal centro al sud ad una altitudine compresa tra 1500 e 2200 m s.l.m..
  • 3B: il pappo è lungo 8 - 13 mm;
Carduus carduelis (L.) Gren - Cardo frizzolato: il fusto è abbastanza semplice nella parte alta (senza ali e foglie); le foglie sono quasi prive di spine e hanno delle incisioni fin quasi alla nervatura centrale; i capolini sono lungamente peduncolati e corimbosi. L'altezza della pianta varia da 3 a 12 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Endemico / Sud Est Alpino / Dinarico (Sub Illirico); l'habitat tipico sono i prati montani regolarmente falciati e concimati e le radure boschive; è rara e si trova solo sulle Alpi dai 600 ai 2000 m s.l.m..
Carduus personata (L.) Jacq. - Cardo personata: il fusto è eretto e ramoso; le foglie sono ben sviluppate con lamina scarsamente spinulosa, quelle inferiori sono grandi (2 dm di larghezza, 4 dm di lunghezza). L'altezza della pianta varia da 5 a 15 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Orofita – Sud Est Europeo; l'habitat tipico sono le radure umide, gli avvallamenti e i bordi dei ruscelli boschivi; è una specie rara e in Italia è presente al nord e al centro ad una altitudine compresa tra 500 e 1700 m s.l.m..
Carduus acanthoides L. - Cardo branca-orsina: il fusto è alato per tutta la sua lunghezza con spine robuste (5 – 8 mm); le foglie sono pennatopartite con segmenti spinosi; i capolini sono sessili, riuniti in gruppi di 2 – 4; le squame dell'involucro sono assottigliate nella parte terminale. L'altezza della pianta varia da 5 a 15 dm; il ciclo biologico è bienne; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Europeo Caucasico; l'habitat tipico sono gli incolti e le zone ruderali; è una specie rara e in Italia è presente solo al nord fino ad una altitudine di 1100 m s.l.m..
Carduus crispus L. - Cardo crespo: le foglie sono dotate di spine deboli e piccole (1 – 2 mm) e sono verde - scuro nella pagina superiore e bianco - tomentoso in quella inferiore; il fusto è completamente alato e porta all'apice da 3 a 5 capolini sessili di 2 cm di diametro. L'altezza della pianta varia da 5 a 12 dm; il ciclo biologico è bienne; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Eurosiberiano; l'habitat tipico sono le boscaglie umide, le rive, le zone ruderali e le siepi; è una specie rara e in Italia è presente solo al nord fino ad una altitudine di 1900 m s.l.m..
  • 5A: le brattee mediane dell'involucro sono larghe 0,5 - 1 mm;
Carduus corymbosus Guss. - Cardo corimboso: le squame si restringono progressivamente verso una punta acutissima; i fiori sono più grandi dell'involucro; la parte inferiore delle foglie è irsuta; il fusto è ramoso, ma ogni ramo porta una sola infiorescenza. È presente al sud e nelle isole a basse quote. L'altezza della pianta varia da 3 a 7 dm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Endemico; l'habitat tipico sono gli incolti aridi, le zone a macerie e le aree lungo le vie; è una specie comune e in Italia è presente soprattutto al sud fino ad una altitudine di 600 m s.l.m..
Carduus acicularis Bertol.. - Cardo con squame aghiformi: la parte inferiore delle squame è allargata, mentre quella terminale è lunga e appuntita; i fiori sono più piccoli dell'involucro che si trova su un lungo peduncolo senza ali; la parte inferiore delle foglie si presenta bianco - tomentosa. L'altezza della pianta varia da 3 a 6 dm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Nord Mediterraneo; l'habitat tipico sono gli incolti aridi, gli alvei dei fiumi e le aree lungo le vie; è una specie rara e in Italia è presente soprattutto al centro e al sud fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..
  • 5B: le brattee mediane dell'involucro sono larghe 1,5 - 3 mm;
  • 6A: l'infiorescenza si compone di 5 - 20 capolini;
  • Complesso di C. cephalanthus: l'areale delle piante è tirreniano; i fusti hanno delle strette ali;
Carduus cephalanthus Viv. - Cardo agglomerato: il pappo, lungo fino a 12 mm, è più piccolo della corolla di colore rosso; le squame sul ventre sono ragnatelose o lanose; il fusto è molto ramoso, bianco – tomentoso e con ali evidenti e robuste spine (3 – 5 mm); le foglie sono completamente divise in spine robuste e sono di consistenza coriacea; i capolino sono densamente agglomerati (fino a 20). L'altezza della pianta varia da 3 a 12 dm; il ciclo biologico è bienne (annuo); la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn) (terofita scaposa); il tipo corologico è Subendemico; l'habitat tipico sono gli incolti, le siepi e le zone ruderali; è una pianta rara e si trova soprattutto nelle isole fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..
Carduus fasciculiflorus Viv. - Cardo sardo-corso: il pappo, lungo fino a 17 mm, è più lungo della corolla di colore bianco; le squame sono glabre; le foglie possono essere a volte glabre e a volte pubescenti e sono profondamente dentate; il fusto è ramosissimo con ali molto larghe; l'infiorescenza si presenta in modo denso nella parte terminale. L'altezza della pianta varia da 3 a 8 dm; il ciclo biologico è bienne (annuo); la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn) (terofita scaposa); il tipo corologico è Endemico; l'habitat tipico sono gli incolti, le siepi e le zone ruderali; è una pianta rara e si trova solo in Sardegna e Corsica fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..
  • 6B: l'infiorescenza si compone di 2 - 5 capolini;
Carduus pycnocephalus L. - Cardo saettone: le squame mediane sul bordo sono fittamente cigliate, mentre sul dorso sono sparsamente ragnatelose; il fusto è eretto e ramoso; l'infiorescenza è corimbosa composta da capolini più lunghi che larghi. È comune in tutta l'Italia. L'altezza della pianta varia da 2 a 6 dm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è (Euri-)Mediterraneo - Turanico; l'habitat tipico sono i bordi lungo le vie; è una specie comune e la distribuzione in Italia è continua su tutto il territorio fino ad una altitudine di 1000 m s.l.m..
Carduus tenuiflorus Curtis - Cardo minore: le squame mediane sul bordo sono glabre, mentre sul dorso sono sparsamente ragnatelose; il fusto è eretto, ramoso ed alato; l'infiorescenza è corimbosa composta da diversi capolini (fino a 12). L'altezza della pianta varia da 2 a 7 dm; il ciclo biologico è annuo/bienne; la forma biologica è terofita scaposa (T scap)/emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Ovest Europeo (Subatlantico); l'habitat tipico sono gli incolti aridi; è una pianta rara con distribuzione discontinua fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..
Carduus sardous DC. - Cardo di Sardegna: le squame esterne sono gradatamente attenuate all'apice e terminano in una punta allungata. L'altezza della pianta varia da 2 a 7 dm; il ciclo biologico è annuo/bienne; la forma biologica è emicriptofita bienne (H bienn); il tipo corologico è Endemico; l'habitat tipico sono i prati incolti; è una pianta rara con distribuzione discontinua fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..

Zona alpina modifica

Delle due dozzine di specie spontanee della flora italiana la metà vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione delle specie alpine[19].

Specie Comunità
vegetali
Piani
vegetazionali
Substrato pH Livello trofico H2O Ambiente Zona alpina
Carduus acanthoides 5 collinare Ca - Si basico alto secco B2 B4 TN BZ VI UD
Carduus carduelis 11 subalpino
montano
Ca – Ca/Si basico medio medio B6 F3 F7 G2 BS TN BL VC PN UD
C. collinus subsp. cylindricus 9 collinare Ca – Ca/Si basico medio secco B1 B2 UD
Carduus crispus 5 montano
collinare
Ca - Si neutro alto medio B2 B5 G2 TO SO TN BZ
C. defloratus subsp. carlinifolius 10 subalpino
montano
Ca basico medio secco B6 C2 C3 F2 F5 IM SV CN TO
C. defloratus subsp. defloratus 10 alpino
subalpino
montano
Ca – Ca/Si basico medio secco B6 C2 C3 C4 F5 CN TO AO VC NO SO BZ
C. defloratus subsp. summanus 10 subalpino
montano
Ca basico medio secco C2 C3 F5 I1 NO BZ BL TN UD
C. defloratus subsp. rhaeticus 10 subalpino
montano
collinare
Si basico medio secco B6 C2 C3 F2 F5 Alpi centro-orientali
Carduus litigiosus 5 montano
collinare
Ca - Si basico medio arido B1 B2 B5 F2 G3 IM SV CN TO
C. nigrescens subsp. australis 5 montano
collinare
Ca basico alto arido B1 B2 TO
C. nigrescens subsp. nigrescens 5 montano
collinare
Ca basico alto arido B1 B2 AO ? TO ?
C. nutans subsp. alpicola 5 subalpino Ca - Ca/Si basico alto secco B2 B4 CN
C. nutans subsp. nutans 5 montano
collinare
Ca - Ca/Si basico alto secco B2 tutto l'arco alpino
(escl. VA CO)
C. nutans subsp. platylepiss 5 montano
collinare
Ca - Si neutro alto secco B2 SO TN BZ VI BL
C. personata subsp. personata 11 subalpino
montano
Ca – Ca/Si basico alto umido D2 F3 G2 tutto l'arco alpino
(escl. VA VC)
Carduus pycnocephalus 2 collinare Ca – Ca/Si basico alto arido B2 TO NO BG SO BSVR VI TN
Carduus tenuiflorus 2 collinare Ca - Si neutro alto arido B2 CN
Legenda e note alla tabella.

Substrato con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).
Comunità vegetali: 2 = comunità terofitiche pioniere nitrofile; 5 = comunità perenni nitrofile; 9 = comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche; 10 = comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite; 11 = comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Ambienti: B1 = campi, colture e incolti; B2 = ambienti ruderali, scarpate; B3 = siepi e margini dei boschi; B4 = riposi del bestiame; B5 = rive, vicinanze corsi d'acqua; B6 = tagli rasi forestali, schiarite, strade forestali ; C1 = ambienti sabbiosi, affioramenti rocciosi; C2 = rupi, muri e ripari sotto roccia; C4 = campi solcati; C5 = cave di ghiaia e pietra; D2 = bordi dei ruscelli; F2 = praterie rase, prati e pascoli dal piano collinare al subalpino; F3 = prati e pascoli mesofili e igrofili; F5 = praterie rase subalpine e alpine; F7 = margini erbacei dei boschi; G2 = praterie rase dal piano collinare a quello alpino; G3 = macchie basse; I1 = boschi di conifere

Alcune specie modifica

Note modifica

  1. ^ Pignatti 2018, pag. 930.
  2. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 26 giugno 2021.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 giugno 2021.
  4. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 giugno 2021.
  5. ^ a b c Pignatti 2018, pag. 942.
  6. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 68.
  7. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 giugno 2021.
  8. ^ a b Pignatti 2018, pag. 932.
  9. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 giugno 2021.
  10. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 69.
  11. ^ Pignatti 2018, pag. 940.
  12. ^ Aeschimann et al. 2004, vol. 2 pag. 576.
  13. ^ Pignatti 2018, pag. 934.
  14. ^ Copia archiviata, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 7 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2013).
  15. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16 gennaio 2012.
  16. ^ a b c d e f g h i j k l m Checklist della flora vascolare d'Italia, su dbiodbs1.univ.trieste.it. URL consultato il 16 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  17. ^ a b c d e f Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 142.
  18. ^ a b c Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 570.
  19. ^ Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 570 - 580.

Bibliografia modifica

  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, pp. 142-151, ISBN 88-506-2449-2.
  • D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume 2, Bologna, Zanichelli, 2004, pp. 570-550.
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, pp. 68-69, ISBN 88-7621-458-5.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione. Volume 3, Bologna, Edagricole, 2018, pag. 738-1196.

Collegamenti esterni modifica