Spinus crassirostris

specie di uccello

Il lucherino beccogrosso (Spinus crassirostris (Landbeck, 1877)) è un uccello passeriforme della famiglia Fringillidae[2].

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Lucherino beccogrosso
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPasseroidea
FamigliaFringillidae
SottofamigliaCarduelinae
TribùCarduelini
GenereSpinus
SpecieS. crassirostris
Nomenclatura binomiale
Spinus crassirostris
(Landbeck, 1877)
Sinonimi

Carduelis crassirostris
Sporagra crassirostris

Etimologia

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Il nome scientifico della specie, crassirostris, deriva dall'unione delle parole latine crassus ("grosso") e roster ("rostro"), col significato di "dal becco grosso: il loro nome comune altro non è che una traduzione di quello scientifico.

Descrizione

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Dimensioni

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Misura 12,5–14 cm di lunghezza, per un peso di 19 g[3]: questi valori, pur modesti, rendono il lucherino beccogrosso il rappresentante di maggiori dimensioni fra i lucherini.

Aspetto

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Si tratta di uccellini dall'aspetto robusto, muniti di testa arrotondata, becco conico e appuntito, ali appuntite anch'esse e coda dalla punta lievemente forcuta. Nel complesso, i lucherini beccogrosso somigliano molto all'affine lucherino testanera, rispetto al quale presentano dimensioni maggiori, aspetto più massiccio e bianco sul ventre.

Il piumaggio è di colore nero su testa, parte superiore del petto, ali (dove sono però presenti ampi specchi di colore giallo sugli orli delle copritrici e sulle remiganti centrali) e coda, mentre petto, codione e sottocoda sono di colore giallo, con tendenza a schiarirsi nel biancastro su ventre e fianchi: la nuca ed il dorso sono di colore verde oliva. Il dimorfismo sessuale è ben evidente, con le femmine che mancano del cappuccio nero cefalico e del giallo del petto, che si presenta grigiastro, mentre la testa è grigio-nerastra.
In ambedue i sessi il becco e le zampe sono di colore nerastro, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro.

Biologia

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Si tratta di uccelli dalle abitudini essenzialmente diurne, che si muovono in coppie o in piccoli gruppi e passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo fra i cespugli e l'erba alta, facendo poi ritorno per passare la notte a posatoi riparati.

Alimentazione

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La dieta del lucherino beccogrosso è basata sulle piante di Polylepis, dei quali questi uccelli consumano sia i semi che le foglioline e i germogli, soprattutto durante il periodo riproduttivo: essi si nutrono tuttavia anche di semi di altre piante, sia erbacee che arbustive, oltre che di foglioline tenere e germogli, nonché (molto sporadicamente) anche di insetti e piccoli invertebrati.

Riproduzione

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Il periodo riproduttivo comincia in gennaio, con nidi e uova rinvenuti in febbraio e marzo: mancano altre informazioni sulle abitudini riproduttive di questi uccelli, tuttavia si ha motivo di credere che esse seguano, per modalità e tempistica, quanto osservabile fra i fringillidi in generale e fra i lucherini in particolare.

Distribuzione e habitat

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Il lucherino beccogrosso è un abitatore della cordigliera delle Ande, della quale popolano (anche se in maniera discontinua) la porzione meridionale dal Perù centro-meridionale all'area di confine fra Argentina e Cile centrali.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla puna e dalla steppa andina con presenza di cespugli sparsi o di aree cespugliose a prevalenza di Polylepis, piante alla quale essi sono molto legati.

Tassonomia

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Se ne riconoscono due sottospecie[2]:

  • Spinus crassirostris crassirostris (Landbeck, 1877) - la sottospecie nominale, diffusa in Bolivia meridionale, Cile nord e centro-occidentale ed Argentina nord e centro-orientale;
  • Spinus crassirostris amadoni George, 1964 - diffusa in Perù centrale e meridionale, nell'estremità sud-occidentale della Bolivia e nell'estremo nord del Cile;

le popolazioni del Perù centro-meridionale (fra le regioni di Ancash e Ayacucho), con caratteri intermedi fra le due sottospecie, sono secondo alcuni autori da elevare al rango di sottospecie a sé stante[4].

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Spinus crassirostris, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 26 settembre 2017.
  3. ^ (EN) Thick-billed Siskin (Spinus crassirostris), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 26 settembre 2017.
  4. ^ (EN) Schulenberg, T. S.; Stotz, D. F.; Lane, D. F.; O’Neill, J. P. & Parker, T. A., Birds of Peru, Princeton University Press, Princeton, New Jersey, 2007.

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Collegamenti esterni

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