Strona di Mosso

torrente piemontese
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Lo Strona di Mosso (Stron-a ëd Mòss in piemontese) è un torrente del Piemonte, affluente in sinistra orografica del Cervo. Il suo corso si sviluppa interamente in Provincia di Biella.

Strona di Mosso
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Lunghezza23 km[1]
Portata media(alla confluenza) 2,1 m³/s[1]
Bacino idrografico102 km²[1]
Altitudine sorgenteca. 1 300 m s.l.m.
NasceBocchetto di Sessera
AffluentiQuargnasca
Sfocianel Cervo
45°32′20.84″N 8°12′30.88″E / 45.539121°N 8.208577°E45.539121; 8.208577
Mappa del fiume
Mappa del fiume

L'intero bacino dello Strona ha un perimetro di 49 km.[1]

Idronimo modifica

Il nome del torrente deriverebbe a sua volta da storn o strom, radici celtiche che stanno a indicare acqua corrente o fiume.[2]

Percorso modifica

Nasce poco a sud del Bocchetto di Sessera e solca la gola di Camandona, ove viene trattenuto nell'invaso artificiale di Ponte Vittorio originando un laghetto ricco di trote. Da qui forma la Valle di Mosso o Vallestrona (omonima a quella del Cusio, in provincia di Verbania), densamente abitata e ricca di opifici tessili. Aggirato il Monte Rovella il corso il torrente si dirige verso sud-est; raggiunta Cossato riceve il contributo idrico del Quargnasca ed esce nella pianura agricola confluendo infine nel Cervo.

 
La zona dei canyon di sabbia

Rappresenta il corso d'acqua più significativo del Biellese centrale e la valle che forma è caratterizzata da un paesaggio dove una massiccia presenza di stabilimenti industriali coesiste con i bei boschi che ammantano le pendici delle montagne circostanti.[3]
Nella zona della confluenza dello Strona nel Cervo l'erosione ha scavato caratteristiche formazioni note come canyon di sabbia nei depositi di sabbia compatta e rossiccia attraversati dagli alvei dei due torrenti. Questi depositi sabbiosi vengono poi scavati in alcuni punti dall'azione erosiva dei ciottoli trasportati dalla corrente che produce marmitte di sabbia, analoghe come meccanismo di formazione alle marmitte dei giganti[4] presenti nei torrenti di montagna.

Lo Strona attraversa i comuni di Tavigliano, Callabiana, Camandona, Veglio, Pettinengo, Valle Mosso, Bioglio, Strona, Crosa, Lessona e Cossato (tutti in Provincia di Biella).

Principali affluenti modifica

 
Il rio Poala e, sullo sfondo, il ponte della Pistolesa
  • in sinistra idrografica:
    • Rio Berguso: confluisce nello Strona al Lago di Ponte Vittorio;
    • Rio Overa: scende da Bielmonte passando tra Camandona e Veglio;
    • Rio Poala: è attraversato dall'altissimo viadotto della Pistolesa e si getta nello Strona appena a monte del centro di Valle Mosso;
    • Rio Caramezzana: confluisce nello Strona poco più in basso del Poala, dopo aver segnato per lungo tempo il confine fra Mosso Santa Maria e Pistolesa;
    • Rio Toléra: scende da Capomosso, solcando la gola fra Mosso e Crolle, sotto Buggie si getta nello Strona in Valle Mosso;
    • Rio Venalba: nasce sotto dalla Ragna di Margosio, e dopo aver segnato per secoli il confine fra Mosso Santa Maria e Valle Superiore Mosso, e fra Croce Mosso e Valle Mosso, nel centro di quest'ultimo, in regione Prelle, confluisce nello Strona;
    • Rio Merle: ha le sue sorgenti alle pendici dell'abitato di Croce Mosso, e dopo aver lambito le frazioni Gallo e Molina si getta nel torrente maggiore in prossimità dell'abitato di Falcero;
    • Rio Campore: prende il nome dalla frazione nei pressi della quale confluisce nello Strona, ma le sue sorgenti sono fra Regione Massaro e Premarcia;
  • in destra idrografica:

Regime modifica

 
Lapide in memoria delle vittime dell'alluvione del 1968 in comune di Strona

Le piene dello Strona hanno causato danni anche gravissimi durante gli eventi alluvionali che hanno coinvolto il Biellese; quello del novembre 1968 è stato quasi certamente il più rovinoso.
L'alluvione causò infatti nella valle 58 morti e più di 100 feriti; 250 abitazioni e molti stabilimenti industriali vennero distrutti e numerose aziende dovettero ricorrere alla cassa integrazione, che arrivò ad interessare circa 13.000 lavoratori. [6]

Portate medie mensili modifica

Portata media mensile (in m3/s)
Stazione idrometrica: Cossato - cod. 1010 (settembre 1999 - agosto 2002)
Fonte: AA.VV., Piano di tutela della acque - Allegato tecnico I.c/1 - luglio 2004; Regione Piemonte (consultato nel dicembre 2011)

Stato ambientale modifica

 
Lo Strona presso Molino Filippo (Valle San Nicolao)

Lo stato ambientale delle acque del torrente è stato classificato al 2002 dalla Regione Piemonte come "BUONO" fino a Veglio e "SUFFICIENTE" a Cossato, essendo il tratto di valle caratterizzato da immissioni di origine civile e industriale e dalla presenza di residui di prodotti fitosanitari.[1]

Utilizzi modifica

 
Lo Strona a Cossato

La purezza e le proprietà chimiche delle sue acque sono state fonte della fortuna del comparto tessile della valle per il lavaggio delle pezze, ancor prima che inesauribile sorgente di energia cinetica.
Il torrente subisce tuttora numerosi prelievi idrici per uso industriale e promiscuo. Significativo tra questi quello della Società Acquedotto Industriale Vallestrona, che ha in gestione il già citato invaso di Ponte Vittorio a Camandona per uso industriale e irriguo.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Piano di tutela delle acque (AI 18 - Cervo); Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - 2007 (on-line in formato .pdf) Archiviato il 29 ottobre 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Comuni della Provincia di Biella, pag. 140; AA.VV, Nerosubianco edizioni, Cuneo 2005
  3. ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 della Regione Piemonte - 1999
  4. ^ AA.VV., Escursione lungo il Torrente Cervo: fossili e ambienti del Biellese da 4 milioni di anni fa ad oggi (PDF), Edoardo Martitetto e Cristina Festa (a cura di), Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino; Associazione Culturale Verde Antico, 2013, p. 5. URL consultato il 17 giugno 2021.
  5. ^ Carta dei sentieri della Provincia di Biella 1:25.00 - Biellese centro-orientale, Provincia di Biella, 2004
  6. ^ Biellese: la catastrofica alluvione del novembre 1968, Angelo Giovi, articolo on-line su www.meteogiornale.it Archiviato il 6 maggio 2014 in Internet Archive.(consultato nell'ottobre 2009)

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