Gaetano Grasso

politico, imprenditore e docente italiano
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Gaetano Grasso detto Tano (Capo d'Orlando, 9 novembre 1958) è un attivista e politico italiano.

Gaetano Grasso (Tano)
Tano Grasso, Firenze luglio 1996

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato1992 –
1996
LegislaturaXI, XII
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico della Sinistra, Progressisti
CircoscrizioneXXVI - Sicilia 2
CollegioCatania
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico della Sinistra
Titolo di studioLaurea in filosofia
Professioneimprenditore

Ex commerciante, è laureato in Filosofia all’Università di Firenze con una tesi in Filosofia del Rinascimento. Attualmente è presidente onorario nazionale della FAI, la Federazione delle Associazioni antiracket e antiusura Italiane[1] - di cui è stato il fondatore negli anni ’90 - che si batte per il contrasto alle pratiche del “pizzo” (estorsione) e dell’usura.

Movimento antiracket modifica

Titolare di un negozio di calzature, Tano Grasso è stato fondatore e presidente della prima associazione antiracket nata in Italia, l’A.C.I.O. (Associazione Commercianti ed Imprenditori Orlandini) di Capo d’Orlando, costituita esattamente il 7 dicembre 1990 da un gruppo di commercianti orlandini presi di mira con richieste di denaro e danneggiamenti alle loro attività compiute da due agguerriti clan originari della vicina Tortorici, i Bontempo Scavo e i Galati Orlando, che miravano ad estendere il loro potere sulla cittadina tirrenica[2][3]. Grazie alle loro denunce[4][5], fu possibile celebrare un processo contro gli affiliati ai due clan, in cui l'A.C.I.O. si costituì parte civile[6] e che si concluse il 26 novembre 1991 con quattordici condanne "per essersi riuniti in una associazione armata di tipo mafioso al fine di commettere una serie indeterminata di estorsioni e danneggiamenti, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento ed omertà che ne derivano e per avere instaurato il controllo ed il predominio mafioso nel territorio di Tortorici, Capo d’Orlando, Rocca di Caprileone ed altre zone viciniori ricadenti nel circondario del Tribunale."[7]

Dal settembre 1991, Grasso vive sotto scorta[8].

Negli anni successivi, e fino a oggi, è stato promotore della nascita di altre associazioni impegnate nella lotta al racket. Di fatto è stato coordinatore nazionale del movimento antiracket italiano.

Incarichi di docenza modifica

Dall’anno accademico 2008/2009 è professore a contratto all’Università di Catanzaro, presso la Facoltà di Giurisprudenza e insegna “Storia e dinamiche della mafia”. In questi anni ha tenuto e tiene lezioni e conferenze negli atenei di varie università italiane.

In occasione del ciclo di seminari "La città che vorrei" organizzato dall'Università di Foggia, è stata annunciata l'inaugurazione di un nuovo corso assegnatogli, intitolato "Letteratura e Mafia"[9].

Cariche pubbliche modifica

Tano Grasso ha ricoperto diverse cariche pubbliche. È stato il primo Commissario straordinario di Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura a livello nazionale dal 1999 al 2001. Successivamente è stato consulente del Comune di Roma (2002-2006), promuovendo l’attivazione di una rete di sportelli per la prevenzione dell’usura. Anche consulente del Comune di Napoli (2002-2006), promuovendo la nascita del movimento antiracket campano.

In Parlamento modifica

Tano Grasso viene eletto per la prima volta Deputato della Repubblica Italiana nella XI Legislatura, dal 1992 al 1994. È stato primo firmatario di tre proposte di legge: “Norme per la lotta alle estorsioni e riconoscimento giuridico delle associazioni aventi la medesima finalità” (1992); “Modifiche al decreto-legge 31 dicembre 1991, n. 419, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 1992, n. 172, recante istituzione del Fondo di sostegno per le vittime di richieste estorsive” (1993); “Modifiche al codice penale in tema di usura” (1993). Numerose le proposte di legge presentate come cofirmatario. È stato secondo firmatario della legge 109/06 per l’uso sociale di beni confiscati alle mafie[10].

Viene rieletto Deputato anche nella XII legislatura (1994-1996). Primo firmatario, in questo periodo, di due proposte di legge: “Modifiche al codice penale in tema di usura” (1994) e “Modifiche al decreto-legge 15 gennaio 1991, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 marzo 1991, n. 82, per l'introduzione di nuove norme a sostegno dei testimoni di gravi eventi criminosi” (1995). Altrettanto numerose le proposte di legge presentate come cofirmatario[11].

Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia dal 1997 al 1999. Ha poi ricoperto la carica di assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme (Catanzaro) dal 2010 al 2011.

Opere modifica

Tano Grasso è autore di numerose pubblicazioni a partire da articoli pubblicati su diversi quotidiani nazionali e locali. Ha collaborato con il settimanale “Avvenimenti”, con il Corriere del Mezzogiorno e attualmente pubblica editoriali sul portale web ‘Tiscali News’[12]. È autore di diversi libri e ha firmato l’introduzione di decine di libri che trattano di racket, di criminalità organizzata e in particolare di organizzazioni criminali di stampo mafioso. Altresì ha realizzato diverse ricerche.

  • Contro il racket. Come opporsi al ricatto mafioso, Laterza, 1992, ISBN 88-420-4110-6.
  • Ladri di vita. Storie di strozzini e disperati, con Gaetano Savatteri, Baldini e Castoldi, 1996, ISBN 88-8089-130-8.
  • Antiracket. Le associazioni, le denunce, i processi (1990-97), in Quaderni del commercio, turismo, servizi: rivista trimestrale della Confesercenti nazionale, Edizioni Commercio, 1997.
  • 'U pizzu. L'Italia del racket e dell'usura, con Aldo Varano, Baldini e Castoldi, 2002, ISBN 88-8490-156-1.
  • Tano Grasso e Vincenzo Vasile, Non ti pago. Storie di estorsioni mafiose e di antiracket, prefazione di Vincenzo Consolo, Roma, Nuova iniziativa editoriale, 2005.
  • Nino Daniele, Antonio Di Florio e Tano Grasso, La camorra e l'antiracket, Ghezzano, Felici editore, 2012, ISBN 978-88-6019-578-4.
  • Mai più soli. Le vittime d'estorsione e d'usura nel procedimento penale, Soveria Mannelli, Rubbettino editore, 2014, ISBN 978-88-498-4313-2.

Note modifica

  1. ^ Antiracket.info, Home, in www.antiracket.info. URL consultato il 9 marzo 2018.
  2. ^ COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI SIMILARI, Relazione sulle risultanze dell'attività del gruppo di lavoro incaricato di svolgere accertamenti sullo stato della lotta alla criminalità organizzata nella provincia di Messina (PDF), su senato.it, X Legislatura.
  3. ^ ' SONO MAFIOSI' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 marzo 2022.
  4. ^ ' SIGNOR GIUDICE, ECCO I MIEI ESTORSORI' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 marzo 2022.
  5. ^ ' MI HANNO AVVERTITO: SE PARLI, TI UCCIDIAMO' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 marzo 2022.
  6. ^ ' ABBIAMO PAURA MA IL RACKET NON FERMERA' LE DENUNCE' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 marzo 2022.
  7. ^ ' TAGLIEGGIATORI E MAFIOSI: IN GALERA' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 marzo 2022.
  8. ^ VIVRANNO SOTTO SCORTA GLI IMPRENDITORI ' ANTI - PIZZO' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 marzo 2022.
  9. ^ Letteratura e Mafia: il nuovo corso dell'Università di Foggia affidato all'imprenditore antiracket Tano Grasso, su FoggiaToday. URL consultato il 14 gennaio 2022.
  10. ^ La Camera dei Deputati, La Camera dei Deputati, su legislature.camera.it. URL consultato il 9 marzo 2018.
  11. ^ La Camera dei Deputati, La Camera dei Deputati, su legislature.camera.it. URL consultato il 9 marzo 2018.
  12. ^ Tano-Grasso, in Tiscali Notizie. URL consultato il 9 marzo 2018.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN56522930 · ISNI (EN0000 0000 4954 4122 · SBN RAVV077759 · LCCN (ENnr98015437 · WorldCat Identities (ENlccn-nr98015437