Torchiera

frazione del comune italiano di Pontevico, provincia di Brescia

Torchiera (Torcéra in dialetto bresciano)[1] è una frazione del comune italiano di Pontevico, in provincia di Brescia, nella regione Lombardia.

Torchiera
frazione
Torchiera – Veduta
Torchiera – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Pontevico
Territorio
Coordinate45°16′17.93″N 10°05′09.1″E / 45.271646°N 10.085861°E45.271646; 10.085861 (Torchiera)
Abitanti274 (20-7-2023)
Altre informazioni
LingueItaliano
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Torchiera
Torchiera

Geografia fisica modifica

Il centro abitato è posto a circa 56 metri sul livello del mare e dista 2,15 chilometri da Pontevico.[2]

Clima modifica

Torchiera, come l'intero territorio di Pontevico, è parte della zona climatica E.[3]

Origini del nome modifica

Il nome sembra derivare dalla presenza nel territorio di un ambiente contenente un torchio.[1]

Storia modifica

Età medievale modifica

Già in epoca Longobarda, il territorio era abitato da gruppi di contadini. Proprio in questo periodo, sorse una chiesetta in località San Michele.

Il borgo andò sviluppandosi grazie al compimento, sul territorio, di opere di progresso agricolo, irrigazione e sistemazione delle terre, nascendo perciò a cavallo tra il XIII e il XIV secolo.

Risale alla seconda metà del Quattrocento la fondazione di un convento da parte degli Eremitani Agostiniani, al quale venne annessa una vasta chiesa.[1]

Età moderna modifica

In una visita pastorale compiuta nel 1565 dal vescovo Bollani, risultarono presenti ben tre chiese sul territorio: quelle di San Michele, Santa Maria del Paradiso e della Beata Vergine della Cintura. Quest'ultima, annessa al convento, nel 1586 ospitò San Carlo Borromeo, il quale annotò undici altari.

Durante la tremenda peste che nel XVII secolo decimò la popolazione pontevichese, Padre Gabriele Angelo de Poncarali (rettore del convento torchiese), unitamente ai confratelli compì un'opera di soccorso e sollievo alla popolazione gravemente colpita dalla malasorte. Insieme al priore del convento, si distinse per l'assistenza servita nel lazzaretto di San Michele. Sulla strada di carità seguita dal piccolo centro abitato, i monaci affiancarono il nobile Ottavio Pontevico nella creazione del Pio Luogo poveri all'interno del capoluogo del territorio. Il monastero era costruito su due piani ed era munito di chiostro, corti, foresteria e stalle, mentre la chiesa ad esso annessa vantava coro, undici altari, sagrestia, campane e, di conseguenza, un campanile.

Nel 1705, Torchiera venne saccheggiata dai soldati francesi.

 
La Chiesa della Beata Maria Vergine della Cintura nel 2023.

La Repubblica di Venezia nel 1786 mise in vendita il convento, le cascine limitrofe e tutti i terreni di proprietà degli agostiniani, acquistati da don Francesco Barbieri. Alla morte di quest'ultimo, i beni passarono al nipote che vendette tutti i terreni e se ne guardò bene dell'obbligo di mantenere la chiesa e di far praticare la messa; di conseguenza, la struttura passò sotto il controllo della Fabbriceria di Pontevico che ricostruì la chiesa, la quale tuttavia perse l'antica monumentalità.[1]

Età contemporanea modifica

Nel 1933-1934, vennero aperti l'acquedotto e l'asilo infantile.

Nel 1997 venne inaugurata nei pressi della frazione una bretella stradale, che passa dallo svincolo statale per Torchiera a un centinaio di metri di distanza dalla Cascina Palazzina, nei pressi di Chiesuola. La nuova sovrastruttura diede il via all'apertura di stabilimenti industriali sul territorio, su tutti quello della multinazionale Nadine (1999).[1]

Monumenti e luoghi di interesse modifica

Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola modifica

La nuova chiesa costruita nel corso dell'Ottocento venne intitolata a Sant'Ignazio di Loyola. Il campanile tra il 1923 e il 1976 era sovrastato da una cuspide sostenente una statua della Madonna, rovinata a seguito della caduta di un fulmine risalente al 1974; la torre campanaria è munita di un concerto di cinque campane.

La struttura si presenta all'esterno in linee semplici. All'interno, sono presenti un presbiterio, contente una tela di Tagliaferri e due statue di San Pietro e San Paolo, e tre cappelle laterali. Sopra la porta laterale, sono presenti una statua di Sant'Ignazio di Loyola e una tela raffigurante la "Natività". Tra le decorazioni, si trovano anche gli altari della Madonna della Medaglia Miracolosa e del Sacro Cuore. A completare gli interni, sono presenti gli stalli di coro, un armonium e la fonte battesimale, decorata dalla statua della Madonna e da un altorilievo raffigurante il battesimo di Gesù.[1]

Accanto ad essa, dal 1944 è presente un oratorio.[4]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f TORCHIERA, su enciclopediabresciana.it.
  2. ^ La Frazione di Torchiera, su italia.indettaglio.it.
  3. ^ Classificazione climatica in provincia di Brescia, su tuttitalia.it.
  4. ^ ORATORI Maschili, su enciclopediabresciana.it.
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