Tram ATM serie 2800

modello di tram in uso sulla rete torinese

Le vetture tranviarie serie 2800 dell'ATM di Torino, ora del GTT, sono una serie di vetture tranviarie articolate, ottenute dalla trasformazione di vecchie vetture monocassa.

Tram ATM serie 2800
Vettura tranviaria articolata a due casse
Vettura 2885
Anni di costruzione 195860 (I serie)equipaggiate con carrelli moncenisio equipaggiamento elettrico tibb con inseritore manuale a tacche
1982 (II serie)equipaggiate con carrelli commowhealt equipaggiamento elettrico tibb con inseritore manuale a tacche
Anni di esercizio dal 1958
Quantità prodotta 103
Costruttore Fiat, Moncenisio, OMS, SEAC tutte le motrici sono dotate di pattini elettromagnetici, impianto di sollevamento pantografo, convertitore statico e interruttore extrarapido
Lunghezza 20.145 mm
Capacità 29 posti a sedere
140 posti in piedi
Quota del piano di calpestio 995 mm
Scartamento 1.445 mm
Interperno 6.600 mm
Passo dei carrelli 1.625 mm (I serie)
1.575 mm (II serie)
Massa in servizio 39,81 t (I serie)
40,125 t (II serie)
Massa vuoto 28,25 t (I serie)
18,565 t (II serie)
Rodiggio Bo+Bo+Bo
Diametro ruote motrici 680 mm
Velocità massima omologata 41 km/h
Alimentazione a corrente continua a 750 volt con presa di corrente a pantografo. (Fino al 1991 presa a stanga e rotella).
Tipo di motore RETAM RT45
TIBB GDTM 1252
Dati tratti da:
[1]

La prima serie delle vetture 2800 fu realizzata dal 1958 al 1960 unendo vecchie vetture monocassa delle serie 2100 e 2200, risalenti agli anni trenta.

Vennero realizzate 58 vetture, numerate da 2800 a 2857, ad opera delle officine Moncenisio, SEAC e Stanga. Le 2800 furono le seconde vetture articolate messe in servizio (dopo la serie 2700) sulla rete tranviaria cittadina, ma la prima con l'articolazione del tipo "giostra Urbinati", progettata dalle Officine Meccaniche della Stanga, che risolse i molti problemi di rumorosità e maneggevolezza della serie 2700 (costituita da due carrozze monocasse inframmezzate da una terza più corta mono carrello, da cui il nomignolo "due camere e cucina")

La seconda serie fu realizzata parecchi anni dopo, nel 1982, unendo vetture della serie 2500. La trasformazione comprese anche la costruzione di un nuovo frontale, di linea più moderna e nuovi con infissi in alluminio in luogo dei classici in legno, che nel frattempo era stato applicato sulle motrici della prima serie dopo l'eliminazione del bigliettaio a bordo (1977). Nel 1991 fu abbandonata la presa di corrente asta rotella con un più funzionale pantografo (erano memorabili gli scarrucolamenti del trolley in mezzo agli incroci dove il manovratore doveva riposizionare la rotella sul filo aereo[1]).

Tra il 2007 e il 2012, un ulteriore aggiornamento ha visto la ristrutturazione della cabina per il manovratore, dotata di condizionamento d'aria e la contestuale trasformazione della prima porta anteriore, divisa in due parti: metà riservata al manovratore e metà riservata ai passeggeri; questa modifica è stata apportata a tutte le motrici della seconda serie più 10 tram della prima. Inoltre i carrelli sono stati per l'occasione schermati con materiale insonorizzante onde ridurre la rumorosità interna[2].

Al 2014 sono in servizio circa 90 unità; esse costituiscono l'ossatura del parco tranviario torinese dopo l'accantonamento delle motrici della serie 7000 costruite nel 1982.

Nel 2020 risultano circolanti poco meno di 70 vetture: 25 tram con cabina non modificata, tutte della prima serie, e 42 vetture con cabina modificata, tra la prima (7 vetture) e la seconda serie (35 vetture). È previsto che le vetture di prima serie terminino la loro carriera entro il 2022, dopo l'arrivo di 30 nuovi tram Hitachi nel 2021/2022. La seconda serie continuerà a circolare ancora per 8/10 anni, in numero molto ridotto anche dopo l'arrivo di ulteriori 40 nuovi tram.

Le 2800 entrarono in servizio con una livrea a due toni di verde, sostituita dall'inizio degli anni ottanta dall'"arancio ministeriale".

Circolano ancora 5 vetture con livrea verde, le restanti sono tutte arancio.

Unità speciali

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Negli anni ottanta l'unità 2800 fu ricostruita a pianale parzialmente ribassato, costituendo un prototipo per la serie 5000. Verniciata in una vistosa livrea rosso-crema, venne successivamente ritirata dal servizio e demolita nel 2000[3].

Nel 2002 l'unità 2841, danneggiata l'anno precedente in un incidente, fu trasformata in tram-ristorante, assumendo il nome commerciale di Ristocolor[4]. Nel 2011 è stata allestita una seconda unità, la 2823, battezzata Gustotram[5].

Alcune unità sono state ricolorate nella livrea storica a due toni di verde; una (la 2847) è stata ricostruita con frontali, interni e finestrini originari (mantenendo però il pantografo)[6] ed è utilizzata dall'Associazione Torinese Tram Storici.

L'unità 2840 è stata ceduta nel 2009 alla città brasiliana di Santos, dove presta servizio su una linea tranviaria esercitata con vetture storiche[7].

  1. ^ Immagine di una 2800 con il frontale originario
  2. ^ LE NUOVE CABINE DEI TRAM SERIE 2800
  3. ^ Prototipo TPR 2800
  4. ^ Ristocolor 2841
  5. ^ Gustotram 2823
  6. ^ Immagine[collegamento interrotto]
  7. ^ BONDES DE TURIM. Storia di due tram donati dalla città di Torino a Santos, Brasile, su tramditorino.it, http://www.tramditorino.it. URL consultato il 18 marzo 2015.

Voci correlate

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