Ursula Marvin

geologa, mineralogista e storica della scienza statunitense

Ursula Bailey Marvin (Bradford, 20 agosto 1921Concord, 12 febbraio 2018[1][2]) è stata una geologa, mineralogista e autrice di storia della scienza statunitense che ha lavorato per lo Smithsonian Astrophysical Observatory[3]. Il Marvin Nunatak dell'Antartide è chiamato in suo onore così come l'asteroide 4309 Marvin[4].

Ursula B. Marvin

Biografia modifica

Marvin nacque a Bradford, nel Vermont il 20 agosto 1921[5], e passò l'infanzia vicino alle White Mountains del New Hampshire, dove, come ricordava nel 1997, i tramonti "brillavano di un bagliore rosa-viola". Il posto la fece innamorare della vita all'aria aperta, ma non le suscitò dall'inizio l'interesse per la geologia. Per raggiungere i requisiti scientifici necessari durante i suoi studi di storia alla Università Tufts, seguì un corso di geologia e si appassionò al soggetto. Chiese al suo professore di geologia di cambiare specializzazione in geologia, ma lui si rifiutò, dicendo che avrebbe dovuto imparare a cucinare[5]. A questo punto, Marvin aggiunse corsi di geologia, matematica e fisica al suo programma, laureandosi in storia nel 1943. In seguito frequentò la Harvard University-Radcliffe, conseguendo un master in geologia nel 1946.

Carriera e ricerca modifica

 
Ursula B. Marvin in Antartide

Dopo la seconda guerra mondiale, si trasferì a Chicago per diventare ricercatrice associata presso l'università[5]. Mentre otteneva il dottorato in geologia ad Harvard, lavorò al fianco del suo secondo marito, Thomas Crockett Marvin (28 giugno 1916 - 1 luglio 2012) - che aveva sposato nel 1952 - alla ricerca di depositi di minerali in Brasile e Angola a partire dal 1953. Dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1958, insegnò per due anni mineralogia alla Tufts University, prima che le fosse offerto un lavoro alla ricerca di meteoriti ad Harvard. Venne nominata per una posizione di personale di ricerca permanente presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory nel 1961, ricevendo un dottorato di ricerca in geologia da Harvard nel 1969[6].

È autrice del libro del 1973 Continental Drift: Evolution of a Concept[7] e autrice di oltre 160 articoli di ricerca. I suoi contributi chiave nella scienza planetaria si concentrarono sugli studi di meteoriti e campioni lunari. Nelle sue pubblicazioni è inclusa l'analisi dei prodotti di ossidazione dello Sputnik 4 per determinare l'alterazione mineralogica nel tempo di esposizione, con applicazioni a meteoriti ferrosi[8]. Partecipò in numerosi studi di campioni restituiti dai programmi lunari americani e russi, comprese le missioni Apollo 12[9], Apollo 15[10], Apollo 16[11][12], Luna 16[13] e Luna 20[14].

Viaggiò in Antartide per tre delle prime indagini ANSMET[15] e analizzò il primo meteorite lunare, Allan Hills A81005[16], la prima donna del team americano a condurre ricerche lì[5]. Per onorare i suoi contributi alla ricerca in Antartide, venne intitolato a lei una piccola montagna sulla calotta glaciale, il Marvin Nunatak.

Fu nominata trustee presso la Tufts University dal 1975 al 1985[17].

Premi e riconoscimenti modifica

  • 1997, Lifetime Achievement Award da parte di Women in Science and Engineering (WISE)[18]
  • 1986, History of Geology Award, Geological Society of America
  • 2005, Sue Tyler Friedman Medal[19]
  • 2012, Service Award, Meteoritical Society[20], in parte per il suo lavoro di registrazione della storia orale dei meteoritici[6][21]
  • Marvin Nunatak nell'Antartide è intitolato in suo onore
  • L'asteroide 4309 Marvin è intitolato a lei

Note modifica

  1. ^ Thomson Gale, American Men & Women of Science, University of Michigan, ISBN 9780787665289.
  2. ^ Bryan Marquard, Ursula Bailey Marvin, 96, groundbreaking geologist, in Boston Globe, 19 febbraio 2018. URL consultato il 26 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  3. ^ ABC-CLIO American Women of Science Since 1900 ISBN 9781598841589
  4. ^ (4309) Marvin = 1978 QC = 1978 SE8 = 1973 SK4 = 1973 UW, su The International Astronomical Union's Minor Planet Center. URL consultato il 26 febbraio 2018.
  5. ^ a b c d (EN) Richard Sandomir, Ursula Marvin, Geologist of the Extraterrestrial, Dies at 96, in The New York Times, 9 marzo 2018, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 12 marzo 2018.
  6. ^ a b Derek Sears, 2012 Service Award of the Meteoritical Society for Ursula Marvin, in Meteoritics & Planetary Science, vol. 47, n. 7, 13 luglio 2012, pp. 1238–1240, Bibcode:2012M&PS...47.1238S, DOI:10.1111/j.1945-5100.2012.01389.x.
  7. ^ Ursula B. Marvin, Continental drift : the evolution of a concept, 2. print., with correctionsª ed., Washington, DC, Smithsonian Inst. Press, 1974.
  8. ^ Ursula Marvin, Mineralogy of the oxidation products of the Sputnik 4 fragment and of iron meteorites, in Journal of Geophysical Research, vol. 68, n. 17, 1º Sep 1963, pp. 5059–5068, Bibcode:1963JGR....68.5059M, DOI:10.1029/JZ068i017p05059.
  9. ^ Ursula Marvin, A transient heating event in the history of a highlands troctolite from Apollo 12 soil 12033, in Journal of Geophysical Research, vol. 90, S2, Feb 18, 1985, pp. C420–C430, Bibcode:1985JGR....90..421M, DOI:10.1029/JB090iS02p0C421.
  10. ^ Ursula Marvin, Cordierite-Spinel Troctolite, a New Magnesium-Rich Lithology from the Lunar Highlands, in Science, vol. 243, n. 4893, Feb 1989, pp. 925–928, Bibcode:1989Sci...243..925M, DOI:10.1126/science.243.4893.925, PMID 17783768.
  11. ^ Ursula B. Marvin, Marilyn M. Lindstrom e T. J. Bernatowicz, The composition and history of breccia 67015 from North Ray Crater, in Journal of Geophysical Research, vol. 92, B4, 1987, pp. E471, Bibcode:1987JGR....92E.471M, DOI:10.1029/JB092iB04p0E471.
  12. ^ Ursula B. Marvin e Marilyn M. Lindstrom, Rock 67015: A feldspathic fragmental breccia with KREEP-rich melt clasts, in Journal of Geophysical Research, vol. 88, S02, 1983, pp. A659, Bibcode:1983JGR....88..659M, DOI:10.1029/JB088iS02p0A659.
  13. ^ John B. Reid, G. Jeffrey Taylor e Ursula B. Marvin, Luna 16: Relative proportions and petrologic significance of particles in the soil from Mare Fecunditatis, in Earth and Planetary Science Letters, vol. 13, n. 2, gennaio 1972, pp. 286–298, Bibcode:1972E&PSL..13..286R, DOI:10.1016/0012-821X(72)90104-5.
  14. ^ G.Jeffrey Taylor, Michael J Drake e John A Wood, The Luna 20 lithic fragments, and the composition and origin of the lunar highlands, in Geochimica et Cosmochimica Acta, vol. 37, n. 4, aprile 1973, pp. 1087–1106, Bibcode:1973GeCoA..37.1087T, DOI:10.1016/0016-7037(73)90203-2.
  15. ^ Ursula Marvin, Meteorites on Ice: Preliminary Report on the 1978-1979 Antarctic Field Season, in Meteoritics, vol. 14, Dec 1979, pp. 486–487, Bibcode:1979Metic..14..486M.
  16. ^ Ursula B. Marvin, The discovery and initial characterization of Allan Hills 81005: The first lunar meteorite, in Geophysical Research Letters, vol. 10, n. 9, settembre 1983, pp. 775–778, Bibcode:1983GeoRL..10..775M, DOI:10.1029/GL010i009p00775.
  17. ^ (EN) Historical Trustees, su Tufts University.
  18. ^ Staff report (July 1997). Ursula Marving honoers by 'WISE' award for lifetime achievement in science. The CfA Almanac
  19. ^ Geological Society of London, Sue Tyler Friedman Medal, su geolsoc.org.uk.
  20. ^ (EN) The Meteoritical Society, su meteoriticalsociety.org.
  21. ^ Ursula Marvin, Response to Presentation of the Service Award of the Meteoritical Society, in Meteoritics and Planetary Science, vol. 47, n. 7, 13 luglio 2012, pp. 1241–1242, Bibcode:2012M&PS...47.1241M, DOI:10.1111/j.1945-5100.2012.01388.x.

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