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Francesco Crucitti (Reggio Calabria, 17 novembre 1930Roma, 26 agosto 1998) è stato un chirurgo italiano.


Francesco Crucitti ( Reggio Calabria, 17 novembre 1930Roma, 26 agosto 1998) è stato un chirurgo italiano che ha promosso l'avanzamento dell'Istituto di Clinica Chirurgica ad Istituto Dipartimentale Policattedra del Policlinico Agostino Gemelli. Egli è anche conosciuto come il "chirurgo del Papa " per aver operato tre volte Papa Giovanni Paolo II.


Biografia

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Famiglia e formazione

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Francesco Crucitti nacque a Reggio Calabria il 17 novembre 1930 da "padre", un ferroviere, e da "madre", casalinga. Essendo stato il primo di tre figli gli fu data l'opportunità di studiare: decise di frequentare il liceo scientifico "nome". All'età di sedici anni, egli scelse di conseguire gli esami di maturità da privatista in modo da poter iniziare subito a studiare medicina. Conseguito questo obiettivo, Francesco Crucitti si trasferì a Bologna, che all'epoca era la migliore sede universitaria per la facoltà di Medicina e Chirurgia, dove si mantenne con i pochi soldi che la famiglia poté fornirgli e vivendo in una casa senza riscaldamento. Si laureò, in anticipo, a ventidue anni il 30 luglio 1952 con il massimo dei voti e la lode. [1]

Medico e docente universitario

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Francesco Crucitti si trasferì a Padova nell'autunno del 1953 per avviare la specializzazione seguendo la scuola di Vittorio Pettinari. Egli conseguì la specializzazione in Chirurgia toracica il 18 luglio 1958 e in Urologia nel 1960. In quello stesso anno egli ottenne il premio per "Operosità scientifica" infatti egli aveva lavorato sulla Patologia toracica e sulla chirurgia del mediastino mediastino ed inoltre aveva indagato sul ruolo della timectomia timectomia nella patologia di Miastenia gravis. A partire dal 1963 Francesco Cruicitti conseguì svariate libere docenze ed in particolare: Patologia Chirurgica (1963), Chirurgia Toracica (1964), Chirurgia Generale ( 1965), Terapia Chirurgica ( 1966) e in Semeiotica Chirurgica ( 1971). In questi anni egli iniziò ad acquisire fama e notorietà accademica cosicché ricevette l'invito di Giancarlo Castiglioni, allora direttore dell'Istituto di Clinica Chirurgica e Terapia Chirurgica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, a diventare aiuto di Clinica Chirurgica a Roma: egli ricoprì questo ruolo dal 1966 fino al 1972. A partire dal 1972 fino al 1977 egli coordinò la cattedra di Urologia e dal 1973 fino al 1986 divenne direttore dell'Istituto di Semeiotica Chirurgica; nel 1977 inoltre egli istituì la cattedra di Semeiotica Chirurgica. A partire dal 1983 fu direttore del corso di Specializzazione in Chirurgia d’urgenza e Pronto soccorso fino alla sua abolizione e dal 1987 fu direttore dell'Istituto di Patologia Chirurgica e poi dell'Istituto di Clinica Chirurgica; nel biennio 1990 - 1992 egli fu anche Vicepresidente della Società Italiana di Chirurgia.[2]

Principali contributi scientifici

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Francesco Crucitti sotenne fortemente le tecniche di terapia integrata in Chirurgia Oncologica ed importò dal Giappone e dagli Stati Uniti l’utilizzo della Radioterapia Intraoperatoria (I.O.R.T.) per i tumori del retto, dello stomaco e del pancreas. Egli, inoltre, aderì al registro delle ri-resezioni epatiche per metastasi da cancro colo-rettale e codificò i principi di nutrizione parenterale ed entrale nei pazienti oncologici affetti da malnutrizione preoperatoria. Negli ultimi anni di carriera Franchesco Crucitti si impegnò sul fronte del trapianto polmonare ed infatti egli portò a termine i primi sei casi di trapianto presso il Policlinico Universitario A. Gemelli Roma, uno dei primi centri in Italia.[3]

Incarichi di rilievo

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Egli è stato membro di molte società con fini di ambito chirurgico, come per esempio la “Società Italiana di Chirurgia Toracica e Geriatrica” (1886-1888), di alcune di esse ne è stato anche presidente o vice presidente, come nel caso della “Società Italiana di Riabilitazione Medico-Chirurgica” (vice dal 1988), oppure la “Società Italiana di Chirurgia Oncologica” (presidente dal 1992 al 1994). Egli è stato anche membro e socio fondatore del “Consiglio Direttivo della Società Italiana di Chirurgia Endoscopica”. Il 13 giugno 1985 fu nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica Cossiga e in quello stesso anno egli ricevette la Medeglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica. Negli anni ’90 Francesco Crucitti fu designato dal Governo come consulente della regione Calabria e divenne membro del Comitato di Coordinamento e Progettazione del Centro di Ricerca e di Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche dell’Univerisità Cattolica di Campobasso Campobasso.[4]

Vita Privata

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L’incessante attività di Crucitti si frapponeva al suo forte desiderio di tornare in Calabria, dai suoi familiari, nella sua città natia. E durante una delle passeggiate sul lungomare con gli amici di un tempo, incontrò l’allora diciasettenne Alessandra de Lieto, la donna della sua vita, una delle donne più corteggiate della città. Alessandra de Lieto apparteneva ad una storica famiglia di ingegneri napoletani, con un’estrazione sociale nobile ed economicamente benestante. Era sua abitudine passeggiare per la città con la sua tata che, come ordinato del padre Antonio de Lieto, non la abbandonava mai e pertanto fu impossibile per Crucitti avvicinarsi per presentarsi. Pur di conoscerla, egli si presentò un giorno a casa sua con una scatola di cioccolatini per chiedere all’Ing. Antonio de Lieto il permesso di poter incontrare sua figlia. Nonostante la differenza di età e la diversa estrazione, Crucitti ed Alessandra de Lieto decisero di sposarsi nel mese di luglio del 1961. Dopo il ricevimento al Miramare ed il viaggio di nozze in Spagna, si trasferirono a Padova, dove già lavorava Crucitti. Dalla loro unione nacquero: il primo figlio, Antonio (26 agosto 1962), Roberta (ottobre 1964) e Pierfilippo (27 aprile 1978).[5]

Nel 1990 Francesco Crucitti scoprì l'insorgenza di un tumore alla prostata e venne operato presso il Johns Hopkins University Medical Center, negli U.S.A..[6] Nonostante ciò la sua patologia si aggravò ma egli continuò a praticare la professione fino agli ultimi mesi prima della morte. Infatti come ricorda Giambattista Doglietto:

«Tuttavia continuava a lavorare, spesso con il busto. Era un uomo di incredibile volontà. Sapeva di essere vicino alla fine, ma era soddisfatto, diceva di aver avuto tutto dalla vita e dalla carriera [7]»

Francesco Crucitti è morto a Roma il 26 agosto 1998 all’età di 67 anni: i funerali sono stati celebrati dal cardinale Sodano nella chiesa dell’Università Cattolica e Giovanni Paolo II si è recato a casa del defunto per impartirgli l’ultima benedizione e ringraziare i suoi familiari. Inoltre in occasione della sua morte i cittadini di Reggio Calabria gli hanno porto l’estremo saluto sfilando in orgoglioso silenzio nella sala consiliare e nella cattedrale. Dopo il rito religioso molte persone sconosciute si avvicinavano ai familiari dicendo:

«… sapete, io lo conoscevo… ,grazie, … mi ha salvato la vita[8]»

Relazione con Karol Wojtyla

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Il 13 maggio 1981 fu la data che diede visibilità a questo chirurgo: Francesco Crucitti diresse l'operazione chirurgica di urgenza di Karol Wojtyla, che era stato sparato da Mehmet Ali Ağca durante un’udienza, dalle 17,30 alle 23 in collaborazione con i chirurghi Marin e Salgariello, gli anestesisti Manni, Beccia e Fischetti, il cardiologo Manzoli e il medico personale del Papa Buzzoletti: operarono, con successo, delle resezioni multiple e la riparazione del tenue e del sigma con colostomia. Era la prima volta che un Papa veniva operato al di fuori dello Stato del Vaticano. La riservatezza, la bravura e la disponibilità di quest'uomo fu così apprezzata dal Papa che negli anni seguenti fu sempre lui ad essere scelto come chirurgo del Papa. Infatti nel 1992 egli operò nuovamente Karol Wojtyla: una resezione intestinale con laparotomia per un polipo cancerizzato polipo cancerizzato del colon discendente insieme all'asportazione della colecisti per calcolosi, con una durata complessiva dell'intervento di 4 ore. Prima di questa operazione, Francesco Crucitti si era recato con entusiasmo presso il Vaticano con un libro di chirurgia sottobraccio in modo da poter illustrare e spiegare nel dettaglio al Papa come si sarebbe dovuto svolgere l’intervento.[9]. E l' 8 ottobre 1996 egli operò, sorretto da un busto a causa del tumore[10], per l’ultima volta su Karol Wojtyla un’ appendicectomia per appendicite appendicite subacuta in collaborazione con il chirurgo Castagneto, il cardiologo Maseri, il medico personale Buzzoletti, gli anestesisti Manni, Proietti e Ranieri. Francesco Crucitti è stato il primo medico nella storia ad aver operato tre volte un Papa.[11] Alla sua morte, il Papa decise di raggiungere la famiglia Crucitti a casa, in via delle Fornaci (RM), dopo la sua udienza settimanale in Vaticano e prima di recarsi nella sua casa estiva a Castel Gandolfo: parlò con la moglie Alessandra ed i figli e lo benedisse dopo avergli carezzato lievemente una guancia. [12] Prima di andarsene disse:

«Sono venuto per mostrare la mia gratitudine nei confronti dell’uomo che mi ha salvato la vita.[13]»

Francesco Crucitti intrattenne una relazione amichevole con Karol Wojtyla, infatti molto spesso il chirurgo intratteneva lunghe chiacchierate col Papa, ma dal punto di vista professionale il loro era un rapporto conflittuale: Crucitti, difatti, ammoniva molto spesso il Papa riguardo la sua “iperattività” e gli consigliava frequentemente di assumere uno stile di vita meno frenetico, ma senza essere ascoltato. “E’ un “cattivo” malato. Avrà bisogno soprattutto di nuova serrenità” aveva affermato in un’intervista per il Corriere della Sera dell’ 8 Ottobre 1996.

Monumenti e Ricordi

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Via Francesco Crucitti

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In occasione dell’anniversario di nascita di Francesco Crucitti e a dieci anni dalla sua morte, il 17 novembre 2008 gli è stata dedicata una targa toponomastica: Via Francesco Crucitti (ex Via Agostino Gemelli) locata difronte l’ospedale in cui il chirurgo aveva trascorso maggiormente la sua carriera. La celebrazione è stata presieduta dal sindaco di Roma On. Gianni Alemanno.[14]

Surgical Research Association “Francesco Crucitti”

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L’8 aprile 2011 è stata inaugurata un’associazione per la promozione della ricerca clinica e traslazionale in ambito chirurgico. Essa è aperta a tutti i laureandi o laureati in Medicina e Chirurgia con tesi di laurea o lavori scientifici attinenti alle discipline chirurgiche di: Chirurgia Generale, Chirurgia Toracica, Chirurgia Vascolare , Chirurgia dell’apparato digerente, Ginecologia Ginecologia, Urologia, Chirurgia maxillo-facciale.

Premio “Francesco Crucitti”

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E' stato istituito un premio riservato al miglior chirurgo italiano under 40 che si distingue per l’attività interventistica, professionale clinica e scientifica svolta durante la carriera. Il premio è assegnato annualmente con l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana e consta di una medaglia del Presidente della Repubblica e una targa d’argento del Presidente della Società Polispecialistica Italiana Giovani Chirurghi (SPIGC).

Curiosità

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  • Egli ha svolto durante la sua carriera circa quindicimila interventi operatori;[15]
  • È l’autore di circa cinquecento pubblicazioni scientifiche; ;[16]
  • Gli allievi principali della sua scuola sono Barone-Aldesi, Sacco, Zucchetti, Doglietto e Bellantore;
  • Intorno agli anni ’90, viste le sue capacità ed il ruolo accademico per il progresso della salute, da più parti giunsero i solleciti affinché si presentasse alle politiche per essere eletto senatore della Repubblica: egli rifiutò lasciando intendere che nel futuro sarebbe stato possibile, ma sopraggiunsero i problemi di salute.[17]
  1. ^ Nicola Cerbino, Nota Stampa dell’Università Cattolica, 17 novembre 2008, Roma
  2. ^ "Surgical Research Association “Francesco Crucitti"
  3. ^ “Surgical Research Association “Francesco Crucitti”
  4. ^ Adnkronos Salute, 26 agosto 1998, Roma
  5. ^ Surgical Research Association “Francesco Crucitti”
  6. ^ John Tagliabue, New York Times, 27 agosto 1998
  7. ^ L.Co. Corriere della sera 27 agosto 1998 pag. 14
  8. ^ Surgical Research Association “Francesco Crucitti”
  9. ^ Anne Hanley, The Independent 23 ottobre 2011
  10. ^ L.Co. Corrier della Sera 27 agosto 1998 pag 14
  11. ^ Corriere della Sera 8 ottobre 1996
  12. ^ Repubblica 27 agosto 1998
  13. ^ Anne Hanley, The Independent 23 ottobre 2011
  14. ^ Bollettino Società Italiana di Chirurgia, 3 febbraio 2009, pag 3
  15. ^ Adnkronos Salute, 26 *agosto 1998
  16. ^ Adnkronos Salute, 26 agosto 1998
  17. ^ Surgical Research Association “Francesco Crucitti”

Bibliografia

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Archivi storici di:

  • Nota Stampa dell'Università Cattolica
  • Surgical Research Association “Francesco Crucitti”
  • Adnkronos Salute
  • New York Times
  • Corriere della Sera
  • The Independent
  • Repubblica
  • Bollettino Società Italiana di Chirurgia

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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