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Museo storico dello Sbarco in Sicilia – 1943

Il Museo storico dello Sbarco in Sicilia – 1943, che ha sede all’interno del Centro fieristico Le Ciminiere di Catania, è stato istituito, con deliberazione di giunta n.720 del 2000, dalla Provincia Regionale di Catania (oggi Città metropolitana di Catania).

Il sito modifica

Il Centro fieristico Le Ciminiere è ciò che rimane di un vasto ex complesso industriale per la raffinazione dello Zolfo di Sicilia, fiorente durante gli ultimi trent’anni dell’Ottocento, che sorgeva a nord-est della Stazione di Catania Centrale. Dopo un lungo periodo di abbandono le superstiti architetture industriali dismesse sono state oggetto di un progetto di recupero elaborato dall’architetto Giacomo Leone[1], per essere adibito a centro polifunzionale con funzioni fieristica, espositiva e congressuale.

Il museo modifica

Il Museo storico dello in Sicilia – 1943, nato da una idea dell’allora presidente della Provincia regionale di Catania Nello Musumeci, è stato inaugurato nel mese di dicembre del 2002. I lavori di realizzazione sono stati affidati all’architetto Gasparre Mannoia, affiancato da un comitato organizzatore[2]. Il museo si sviluppa su una superficie di circa 3500 mq.

Nella sua ratio museografica è un museo didattico concepito come luogo di tutela e valorizzazione delle memorie della Battaglia di Sicilia (Operazione Husky), che diede inizio alla liberazione dell’isola e dell’intero territorio italiano dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista.

Le collezioni esposte (tutte attinenti all’estate del 1943 (disambigua)), pervenute con acquisti nella fase allestitiva, sono state poi incrementate con il fondamentale contributo di armi e munizioni concesse dallo Stato maggiore dell'Esercito italiano e di donazioni reperti vari da parte della Croce Rossa Italiana, di privati, di enti italiani e associazioni straniere nonché attraverso comodati con il Centro Siciliano Modellismo Storico, istituti culturali e la Piazzaforte di Augusta, l’Archivio di Stato di Catania, gli archivi Storici Comunali di Caltagirone e Paternò.

Il percorso museale. modifica

Il 10 luglio 1943 i contingenti anglo-americani sbarcarono nella parte sud-orientale dell’isola; sulle coste di Gela, Licata e Scoglitti le divisioni americane, sulle coste di Pozzallo, Capo Passero, Pachino e Avola le divisioni del Regno Unito, dei canadesi e degli australiani e altri contingenti del Commonwealth.

Il museo racconta e ripercorre non solo gli avvenimenti dello sbarco americano a Gela e la loro avanzata nella Sicilia occidentale fino a Palermo, ma anche tutte le tappe degli scontri di guerra che le divisioni inglesi affrontarono fino all’importate Battaglia di Ponte Primosole, e poi quelle di Agira e Troina.

Il percorso del museo fa rivivere quei momenti della storia di Sicilia a partire dalle ricostruzioni ambientali dell'epoca, come quello della piazzetta tipica di un paesino siciliano (con botteghe e Casa del Fascio, di un rifugio antiaereo, di ambienti colpiti durante i bombardamenti e di un Bunker.

Il museo ha anche una fase espositiva con vetrine che contengono rigorosamente reperti autentici del 1943: documenti, giornali, equipaggiamento militare e divise italiane, tedesche, statunitensi, inglesi, scozzesi e canadesi, armi e munizioni vere demilitarizzate.

Lungo il percorso, una serie di monitor trasmettono filmati d'epoca che provengono dagli archivi dell’Imperial War Museum di Londra, dal National Archives and Records Administration di Washington e da archivi privati. Una ricca cartellonistica, fotografica e testuale, illustra l'avanzata anglo-americana e, riproduzioni di scene di vita al fronte, una tenda sala operatoria della Croce Rossa italiana, una postazione radio ricetrasmittente, una scena di militari italiani durante una pausa per la consumazione del rancio.

Impressionante è l’effetto realistico di cinque personaggi di cera, modellati dai maestri dei Madame Tussauds Studios di Londra, che riproducono i grandi protagonisti dello sbarco come il presidente americano Franklin Delano Roosevelt ed il primo ministro britannico Winston Churchill, che a Casablanca nel gennaio del 1943 avevano deciso lo sbarco in Sicilia.

Non meno importante è la sala delle interviste. Testimonianze di uomini e donne che hanno vissuto lo sbarco in Sicilia e che si rivelano sempre più rare se non uniche.

Il percorso continua con la riproduzione in scala reale della tenda militare e dei personaggi protagonisti dell'avvenimento storico decisivo per le sorti dell'Italia: a Cassibile, il 3 settembre 1943, il comandante USA Walter Bedell Smith ed il generale italiano ,Giuseppe Castellano firmano l'armistizio che metteva fine alle ostilità tra l'Italia e le truppe alleate. L'armistizio verrà reso pubblico cinque giorni dopo: l'8 settembre.

Il percorso museale pone anche l’accento sulle vittime civili alle quali è dedicata una delle sale. Ai caduti è dedicata l’ultima sala del terzo piano dove vengono riuniti simbolicamente tutti caduti senza distinzione di nazionalità con la contemporanea vista dell’immagine del cimitero del Commonwealth inglese che si trova alle porte di Catania, della copia della cultura bronzea che si trova all’ingresso delle sale del Cimitero militare germanico di Motta Sant'Anastasia, l’esposizione di elmetti italiani e infine una lapide elettronica sulla quale scorrono migliaia di nomi di caduti di tutte le nazionalità.

Infine, nel 2013 in occasione del 70° anniversario della Battaglia di Sicilia e stata organizzata la mostra del fotoreporter ‘Phil Stern, Sicily 1943’ (70 immagini fotografiche) integrata nel 2022 con una mostra fotografica dedicata ad un altro fotoreporter: Nick Parrino.

Fonti archivistiche per la realizzazione del museo: modifica

Imperial War Museum, Londra

National Archives and Records Administration, Washington D.C.

Australian War Memorial, Canberra

Archivi storici dell’Esercito, dell’Aeronautica e della Marina Militare, Roma

Archivio storico dell’Arma dei Carabinieri, Roma

Istituto Luce Cinecittà, Roma

Bundesarchiv, Coblenza e Berlino

Archivio di Stato, Catania

Archivi comunali di Caltagirone e di Paternò

Archivio della Soprintendenza ai Beni Culturali, Catania


Note modifica

[1] https://www.lasicilia.it/cronaca/catania-addio-a-giacomo-leone-larchitetto-che-sognava-una-citta-migliore-1104368/

[2] Catalogo, Museo storico dello sbarco in Sicilia. 1943, Le Nove Muse Editrice, Catania 2002: Vedi i nomi dei componenti del comitato organizzatore e dei collaboratori (in vendita presso il museo).