Utente:Dan1gia2/Sandbox7
Anemia | |
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Striscio periferico in paziente con anemia ferro sideropenica. Si notino gli eritrociti piccoli ed ipocromici. | |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
Si definisce anemia (dal greco ἀναιμία, senza sangue[1]) la riduzione patologica dell'emoglobina (Hb) o dei globuli rossi nel sangue al di sotto dei livelli di normalità.[2][3] Può anche essere definita come una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno.[4] Quando l'anemia si instaura lentamente, i sintomi sono spesso vaghi e possono includere: sensazione di stanchezza, debolezza, mancanza di respiro o di una scarsa capacità di compiere esercizi. L'anemia può anche verificarsi rapidamente e quando avviene i sintomi sono più marcati e possono comprendere: stato confusionale, sensazione di svenimento e aumento della sete. L'anemia deve essere significativa prima che una persona assuma un aspetto notevolmente pallido. Si possono verificare ulteriori sintomi a seconda della causa sottostante.[5]
Vi sono tre principali tipi di anemia, classificati in base alla causa: a causa di una perdita di sangue, a causa di una ridotta produzione di globuli rossi, a causa di maggior distruzione dei globuli rossi. Le cause di una perdita di sangue possono includere, tra le altre, un trauma e un sanguinamento gastrointestinale. Le cause della diminuzione della produzione di globuli rossi possono essere una carenza di ferro, una carenza di vitamina B12, la talassemia e una serie di neoplasie del midollo osseo. Per quanto riguarda una maggior distruzione dei globuli rossi, le cuase potrebbero essere un certo numero di condizioni genetiche come l'anemia falciforme, infezioni come la malaria e alcune malattie autoimmuni. L'anemia può anche essere classificata in base alle dimensioni dei globuli rossi e alla quantità di emoglobina presente. Se i globuli rossi sono piccoli si parla di anemia microcitica, se sono grandi di anemia macrocitica e se sono di dimensioni normali di anemia normocitica. Negli uomini la diagnosi si basa su un valore di emoglobina inferiore a 130 o 140 g/L, mentre nelle donne questo valore deve essere inferiore a 120 o 130 g/L.[5][6] Ulteriori test vengono quindi eseguiti per determinare la causa.[5]
Alcuni gruppi di persone, come le donne in gravidanza, beneficino dell'uso di pillole di ferro per la prevenzione.[5][7] L'integrazione alimentare, senza aver determinato la causa specifica, non è raccomandata. Il ricorso a trasfusioni di sangue è tipicamente deciso sui segni e sintomi del paziente.[5] In coloro che sono asintomatici, le trasfusioni non sono raccomandate a meno che i livelli di emoglobina non scendano sotto i 60 o 80 g/L.[5][8] Tali raccomandazioni possono valere anche per alcune persone con una emorragia acuta in atto.[5] I farmaci stimolanti l'eritropoiesi sono consigliati solo in coloro che accusano una grave anemia.[8]
L'anemia è il disturbo del sangue più comune e che colpisce circa un quarto della popolazione mondiale.[5] L'anemia da carenza di ferro colpisce quasi 1 miliardo di individui[9] e nel 2013 è stata la causa di circa 183.000 decessi, un dato in diminuzione dai 213.000 morti registrati nel 1990.[10] Si riscontra più frequentemnte nelle femmine rispetto ai maschi,[9] tra i bambini, durante la gravidanza e negli anziani.[5] L'anemia aumenta i costi delle cure mediche e abbassa la produttività delle persone attraverso una diminuzione della capacità di lavorare.[6]
Epidemiologia
modificaL'anemia è un problema che riguarda la salute mondiale, soprattutto nei bambini. Diversi studi sono stati fatti per comprendere la sua diffusione nel mondo, arrivando a quantificarne la sua presenza nel 43% degli infanti con un'età inferiore ai 4 anni.[11] In passato è stata un'emergenza per gli USA intorno agli anni 1960-1970, sia per i bambini che per le ragazze adolescenti soprattutto per la forma chiamata anemia da carenza di ferro e ci fu un grande intervento da parte dello stato per riuscire ad equilibrare la situazione.[12][13]
Segni e sintomi
modificaSpesso l'anemia passa inosservata in molte persone ed i sintomi possono essere lievi o vaghi. I segni ed i sintomi possono essere correlati alla causa sottostante o all'anemia stessa. Più comunemente, le persone con anemia accusano una sensazione di debolezza o stanchezza, malessere generale e difficoltà nella concentrazione. Può essere, inoltre, segnalata dispnea (respiro corto) da sforzo e un caratteristico colorito pallido della pelle e delle mucose. Inoltre si possono manifestare problemi di splenomegalia e dolori al fianco sinistro (milza) e un basso calore corporeo. Nei casi di grave anemia, il corpo può compensare la mancanza di capacità di trasporto di ossigeno da parte del sangue aumentando la gittata cardiaca. In seguito a ciò il paziente può avere sintomi come palpitazioni, angina (se è presente una cardiopatia preesistente), claudicatio intermittens delle gambe e sintomi di insufficienza cardiaca. All'esame, le indicazioni esposte possono includere pallore, ma questo non è un segno affidabile. Ci possono essere d4i segni di cause specifiche di anemia, ad esempio, coilonichia (in carenza di ferro), ittero (quando vie è una distruzione abbondante di globuli rossi, come nell'anemia emolitica), deformità ossee (presenti nella talassemia major) o ulcere alle gambe (nell'anemia falciforme). In caso di grave anemia, ci possono essere segni di una circolazione iperdinamica: tachicardia (un battito cardiaco veloce) e ipertrofia ventricolare cardiaca (allargamento). Ci possono essere segni di insufficienza cardiaca. L'anemia cronica può causare disturbi comportamentali nei bambini, come risultato diretto di una compromissione nello sviluppo neurologico e ridotto rendimento scolastico in quelli in età scolare. La sindrome delle gambe senza riposo è più comune nei pazienti con anemia sideropenica.
L'entità della sintomatologia non dipende tanto dai valori assoluti di emoglobina ma dalla velocità con cui si instaura l'anemia e di conseguenza dal tempo che l'organismo ha per adattarsi alle variazioni dei suoi livelli. Un ulteriore indizio è dato dalla fragilità delle unghie che tendono a spezzarsi e sfogliarsi; inoltre possono assumere una caratteristica forma a cucchiaio, presentandosi piatte o nel peggiore dei casi concave (coilonichia).
Diagnosi
modificaLimiti
modificaI limiti stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità della concentrazione dell'emoglobina ematica per porre diagnosi di anemia sono:[15]
Età o sesso | Limiti inferiori Hb (g/dl) | Limiti inferiori Hb (mmol/l) |
---|---|---|
Bambini (0.5–5.0 anni) | 11.0 | 6.8 |
Bambini (5–12 anni) | 11.5 | 7.1 |
Adolescenti (12–15 anni) | 12.0 | 7.4 |
Donne (>15 anni) | 12.0 | 7.4 |
Donne gravide | 11.0 | 6.8 |
Uomini (>15 anni) | 13.0 | 8.1 |
Nella definizione si possono usare anche altri due parametri, quali l'ematocrito (maschi Ht<40%; femmine Ht<37%), in tal caso si parla di oligocitemia o il numero di globuli rossi, parametro tuttavia meno specifico.
Diagnosi differenziale delle anemie microcitiche
modificaMalattia cronica | Carenza marziale | Sindrome mielodisplasica | Talassemia | |
---|---|---|---|---|
Sideremia | diminuito | diminuito | aumentato | aumentato |
Transferrina | diminuita | aumentata | diminuita | diminuita |
Ferritina | aumentata | diminuita | aumentata | aumentata |
Biopsia midollare | deposito di ferro nei macrofagi | stock di ferro deficitari | stock aumentati sideroblasti ad anello |
stock normali |
Classificazione delle anemie
modificaEsistono molti tipi di anemie e posso essere classificate essenzialmente in due modi: a seconda del meccanismo patogenetico (classificazione fisiopatologica) o in base all'alterazione della morfologia degli eritrociti (classificazione morfologica)[16][17]. Le due classificazioni servono a scopi abbastanza differenti: se la prima è molto più didattica e utile ai fini della comprensione del processo che ha portato alla formazione dell'anemia, la seconda rappresenta un approccio molto più clinico e viene usata dai medici per effettuare la diagnosi[16].
Classificazione fisiopatologia
modificaI meccanismi alla base delle anemie si possono dividere in tre grandi gruppi: perdita ematica, aumentata distruzione degli eritrociti (emolisi) e diminuzione o alterazione della produzione di globuli rossi[16]. Alcuni testi considerano la perdita ematica all'interno del gruppo emolitico, però è da tenere concettualmente distinta dal momento che non sussistono alterazioni nel percorso di vita dei globuli rossi[18].
Anemie da perdita ematica
modificaLe perdite ematiche si dividono in due gruppi fondamentali[16]:
- perdite ematiche acute: nelle emorragie importanti si ha una perdita considerevole sia della parte liquida sia della parte cellulare del sangue; delle due la prima viene ripristinata in poco tempo, mentre la componente cellulare richiede più tempo per essere rigenerata portando all'anemia[19].
- perdite ematiche croniche: nelle piccole emorragie, come lo stillicidio ematico tipico di lesioni gastro-intestinali o alcune patologia ginecologiche, la formazione dell'anemia è molto più diluita nel tempo e porta essenzialmente ad anemie sideropeniche, cioè da carenza di ferro[19].
Anemie emolitiche
modificaQuesto tipo di anemie si contraddistingue per una distruzione prematura[20] dei globuli rossi, senza alterazioni della loro produzione. Questo fenomeno possono essere causato da problemi intrinseci nei globuli rossi (intraglobulari) o essere dovuto a cause esterne (extraglobulari)[21].
Emolisi da cause intraglobulari
modificaLe cause intraglobulari si dividono in:
- difetti di membrana (sferocitosi ereditaria, ellissocitorsi ereditaria, emoglobinuria parossistica notturna)[21];
- difetti enzimatici (Carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, deficit di piruvato chinasi)[21].
Emolisi da cause extraglobulari
modificaLe cause extraglobulari si dividono in:
- non immuni: traumi (microangiopatia, valvulopatia, emoglobinuria da marcia)[21], agenti infettivi (malaria, babesiosi)[16];
- immuni: da alloanticorpi (reazione emolitica trasfusionale, malattia emolitica del neonato), da autoanticorpi (Anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi, Malattia da agglutinine fredde).
Anemie da diminuita eritropoiesi
modificaL'eritropoiesi, cioè il processo che porta alla formazione di globuli rossi maturi, può essere alterata in due
- Anemie per difetto di produzione
- Difetti del precursore ematopoietico
- Difetti a carico del DNA
- Difetti della formazione dell'Hb
- carenza d'EPO
- Anemie per aumentata emolisi
- Difetti degli eritrociti (Anemie emolitiche intracorpuscolari)
- difetti di membrana
- difetti enzimatici
- difetti dell'emoglobina
- Fattori extraeritrocitari (Anemie emolitiche extracorpuscolari)
- autoanticorpi
- farmaci
- malattie infettive, setticemia
- tossici
- malattie del metabolismo
- Trasfusioni di sangue di gruppo incompatibile al gruppo del soggetto
- Parassiti (Babesia, Trypanosoma)
- Squilibri osmotici
In generale l'emoglobina fuoriuscita viene filtrata a livello renale e cristallizza nei tubuli renali divenendo spesso causa di necrosi tubulare e quindi insufficienza renale
- Anemie per perdite
- Sanguinamenti cronici (es: proctorragia, gastrorragia)
- Emorragie acute
- Difetti della compartimentazione
- Sequestro di cellule sanguigne nella milza
Classificazione morfologica
modificaLa classificazione morfologica trova le sue basi nell'analisi dell'esame emocromocitometrico. Partendo dal presupposto che in condizioni di anemia, l'emoglobina è per definizione diminuita, i due valori da prendere in considerazione per suddividere le anemie sono il volume corpuscolare medio (MCV) e contenuto cellulare medio di emoglobina (MCH). Si ottiene la seguente classificazione:
- anemie normocromiche normocitiche (MCH e MCV nella norma);
- anemie ipocromiche microcitiche (MCH e MCV diminuiti);
- anemie macrocitiche (MCV aumentato).
Da questa semplice suddivisione parte poi un algoritmo diagnostico molto ordinato che permette, con l'ausilio di altri esami, di arrivare alla diagnosi.
Anemia microcitica | Anemia normocitica | Anemia macrocitica |
---|---|---|
Volume corpuscolare medio (MCV) diminuito |
MCV normale | MCV aumentato |
Ferro aumentato nelle talassemie | Reticolociti aumentati: -anemia emolitica -anemia emorragica |
Reticolociti normali: anemie megaloblastiche |
Ferro diminuito nella carenza marziale | Reticolociti diminuiti: -anemia aplasia -anemia renale |
Sindrome mielodisplasica (sovente ipercromica macrocitaria, qualche volta normocromica, raramente ipocromica) |
Ferro diminuito e ferritina aumentata nelle anemie da malattia cronica: infiammatoria, infettiva, tumorale. A volte tali anemie possono essere normocitiche |
Complicanze
modificaL'anemia spesso è una complicanza di altre malattie, che aggrava la condizione della persona portando esiti anche fatali come nei casi della broncopneumopatia cronica ostruttiva e della leucemia.
Farmaci antianemici
modificaI più importanti farmaci usati nella terapia delle anemie sono il ferro, la vitamina B12 e l'acido folico, per la ricostituzione delle riserve; invece per stimolare la produzione di globuli rossi si usa testosterone, nandrolone decanoato, per le forme più gravi si può rendere utile l'uso dell'eritropoietina e la IL-3.
Note
modifica- ^ anaemia, su Dictionary.com. URL consultato il 7 luglio 2014.
- ^ Anemia, su http://www.merriam-webster.com/. URL consultato il 7 luglio 2014.
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- ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ^ I globuli rossi vivono in media 120 giorni, quindi se i globuli rossi presentano una sopravvivenza media inferiore a tale valore è da considerare un aumento della loro distruzione. cfr. Robbins, pag. 631
- ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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