Utente:Il Tuchino/Sandbox/Cucina canavesana

La cucina canavesana si è formata nel secolare miscelarsi delle tradizioni contadine con la scienza culinaria torinese, con quella francese e (soprattutto nelle aree montane) con gli usi alimentari della Valle d'Aosta, con cui confina.
L'offerta della ristorazione ha subito una certa influenza dalle abitudini del Meridione d'Italia, a causa del grande flusso migratorio degli anni settanta del XX secolo, in parte arricchendosi di nuovi prodotti e ricette, in parte perdendo la purezza nell'organizzazione dei menù.


Caratteristiche

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burro vs olio

Le sue caratteristiche più importanti consistono nella scarsa importanza della pasta, a tutto vantaggio degli antipasti, e nella quasi completa sostituzione dell'olio con il burro. [1]

camoscio e stambecco, capra... paniere della tradizione

vicinanza con francia con trasformazione delle sortie a favore degli antipasti che diventano il pezzo forte

In pratica, vivendo di prodotti locali e limitando gli scambi con l'esterno al minimo, si può definire la tradizione culinaria del canavese come una cucina locale che avvicina alla tradizione delle altre cucine regionali italiane le tipicità montane della valle d'Aosta e della vicina Francia.

I prodotti locali sono essenzialmente cereali di montagna, prodotti caseari bovini e caprini, carni e derivati di bovini, suini e di camoscio. Oltre ai Prodotti agroalimentari tradizionali locali, gil ingredienti principali sono rappresentati da

La presenza del riso è localizzata nella zona

Alcuni prodotti, piatti e bevande hanno superato i confini regionali, tipici il formaggio DOP Fontina, la Fonduta e la Polenta concia, oltre alla vasta gamma di vini DOC.

Cucina celtica

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La polenta di avena

La mocetta cita web AAVV, Nuova enciclopedia popolare, Editore Giuseppe Pomba & Comp., torino, 1841 pag. 1253 citazione: ///I Celti, gli Scandinavi, i Galli, i Germani l'apprezzavano assai come alimento, e la mangiavano torrefatta sotto forma di pane, di polenta, ecc.///

Medioevo

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IIS Albert http://www.istituto-albert.it/areadocenti/materiali-didattici/cucina/632-ricette-di-origine-medievale.html

Maestro Martino prima ricetta della finanziera:

«Per fare un pastello de creste, ficatelli et testiculi di galli. Taglia ciaschuna de le creste in tre parti et li figatelli in quattro, et li testicoli lasciali sani et togli un pocho di lardo et taglialo ben menuto, ma non lo battere. Et togli doi, o tre once de bon grasso de vitello et battilo molto bene; et meglio farai con la medolla del bove overo de esso vitello; et habi trenta o quaranta cerase 13 brusche et secche, et cannella et zenzevero, assai zuccharo et rafiuoli pochi et meschia tutte queste cose inseme, et fa' un pastello et ponilo a cocere nel forno, o ne la padella. Et quando è mezo cotto togli un rosso d'ovo, et zafrano, et agresto, et batti inseme et mittele nel dicto pastello, et lassalo stare tanto che sia cotto»

Ducato e regno

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Ottocento e Novecento

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I pasti

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colazione

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merenda sinòira

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pranzi delle feste

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portate

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antipasti

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quiche e focacce

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Secondi

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  • , un bollito di carne bovina composto da e accompagnato con
  • Trota alla canavesana

contorni

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  • Pere Martin sec, una varietà di piccola taglia, da mangiare sciroppate dopo averle cotte nel vino
  • Renette
  • Castagne
  • Vin cheuit
  Lo stesso argomento in dettaglio: Piemonte (vino).

Riportiamo un elenco dei vini DOC e DOCG canavesani:

Liquori

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  • Grappa, ottenuta per distillazione di vinaccia tra novembre e dicembre
  • Génépy

Proverbi e canzoni

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  • Su:

...
(« citaz. »).

<references>

Voci correlate

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  1. ^ Federico Fiandro, La storia del vino in Canavese, Grafica Santhiatese, Santhià 2004