Grand Slam modifica

La Grand Slam era un bomba sviluppata dall'ingegnere britannico Barner Wallis alla fine del 1944 e rappresentava la messa in opera della sua idea di bomba terremoto (earth quake bomb), sviluppata alla fine degli anni'30 e destinata all'impiego contro grandi strutture fortificate come i bacini-bunker degli U-Boot. Con il suo peso di quasi 10 tonnellate, il doppio della precedente Tall Boy, fu il più grande ordigno impiegato durante la seconda guerra mondiale.

Storia modifica

L'idea di un ordigno di grosso potenziale che esplodesse solo dopo aver penetrato il terreno sino ad una certa profondità, di modo da sviluppare un'onda d'urto sotteranea era stata sviluppata da Wallis alla fine degli anni'30.

L'ordigno previsto dall'ingegnere britannico era una bomba del peso di 10 tonnellate, che venisse lanciata da una quota di 12.200 m (40.000 piedi). Poichè all'epoca la Royal Air Force non disponeva di un alcun bombardiere in grado di portare un simile carico ad una simile quota, Wallis s'impegnò nello sviluppo di un aereo atto allo scopo: l'esamotore Victory. Il progetto della bomba e del relativo bombardiere venne accantonato dagli alti comandi, visti gli alti costi di un programma di sviluppo così specialistico.

Durante la seconda guerra mondiale i comandi tornarono sui loro passi e Wallis potè sviluppare la prima delle sue bombe terremoto, la Tall Boy da 5 tonnellate. Quest'ordigno si dimostrò efficace nella demolizione di grosse strutture protette ed infrastrutture quali viadotti e ponti.

Una volta verificato che gli Avro Lancaster B1 opportunamente modificati per il trasporto/lancio della Tall Boy erano in grado di operare cn un carico ancora maggiore inizarono i lavori sulla Grand Slam, che era, a tutti gli effetti una versione ingrandita della Tall Boy. Principale differenza la migliore aerodinamica.

Tipo 1: senza tabelle annidate modifica

Mezzi blindati della prima guerra mondiale
  Regno Unito   Stati Uniti d'America
Lanchester - Rolls Royce Jeffrey Armoured Car - White Armoured Car
  Francia   Belgio
Charron - Puegeot Minerva
  Italia   Russia
Lancia 1Z - Bianchi Austin-Putilov - Renault-Mgebrov
  Impero Tedesco   Impero d'Austria e Regno di Ungheria
Panzerkraftwagen Eherardt 1905 Daimler 40 PS

Tipo 2:con tabelle annidate modifica

Mezzi blindati della prima guerra mondiale
  Regno Unito
Lanchester - Rolls Royce
     Francia      Belgio
Charron - Puegeot Minerva
     Italia      Russia      Stati Uniti d'America
Lancia 1Z - Bianchi Austin-Putilov - Renault-Mgebrov Jeffrey Armoured Car - White Armoured Car
  Impero Tedesco
Panzerkraftwagen Eherardt 1905
  Impero d'Austria e Regno di Ungheria
Daimler 40 PS

Tempalte carro armato senza tabelle annidate modifica

Carri armati della prima guerra mondiale
  Regno Unito
Mark I - Mark V series - Mark VIII - Mark IX
Medium Mk A Whippet - Medium Mark B - Medium Mark C - Flying Elephant- Mark VI - Mark VII
  Francia
Renault FT-17 - St. Chamond - Schneider CA1 - Char 2C
  Italia   Russia   Stati Uniti d'America
Fiat 2000 Tsar Holt Gas-Electric - Steam Tank
  Impero Tedesco
A7V - K-Wagen

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Etienne modifica

Il carro Schneider era un veicolo corto e compatto, progettato dai francesi secondo il padre d’oltralpe delle forze corazzate francesi, il generale Estienne. Esso era basato sul trattore d’artiglieria americano Holt, ma le trincee dei tedeschi si dimostrarono troppo larghe per fargliele agevolmente superare. Primo impiego nel 1917.

Storia modifica

Il colonnello Estienne era un precursore, in Francia, nello studio dei mezzi meccanizzati moderni, e la sua attenzione si concentrò presto sulle possibilità dei cingolati nella marcia fuoristrada. Di lui il suo Omologo inglese Fuller scrisse: è un tipetto simpatico e divertente. Sa pensare solo ai cannoni e alle donne, alle donne e ai cannoni...vuole riempire i suoi carri di armi da 75mm. e il suo alloggio di un gruppo di ragazze...non sa nulla della scienza bellica (K.Macksey, Carri armati: gli scontri decisivi).

Nonostante questi insulti, Estienne era tutt'altro che ignorante in materia di cingoli e sì, indubbiamente ci teneva ai cannoni da 75mm. Alla fine del 1915 assieme al tecnico Brillè della Schneider-Creusot approntò il progetto di un carro medio, che venne autorizzato da Joffre come tentativo di sbloccare la drammatica guerra di trincea che da oltre un anno si era venuta a creare . Poco dopo, inizio 1916, vennero ordinati 400 dei nuovi mezzi, pensati come 'corazzate terrestri'. Il nome, C.1 significava 'Char D'assault' n.1.

Tecnica modifica

Il compatto mezzo aveva le principali innovazioni nelle capacità motorie, come era lecito attendersi data la sua epoca pionieristica, tuttavi esso non introduceva una tecnologia nuova in termini assoluti, ma l'applicava alla guerra corazzata.

Il movimento era assicurato da un motore a benzina e un treno di rotolamento, entrambi collegati ai 2 longheroni che costituivano la base del telaio corazzato.
IL treno di rotolamento era costituito da 2carrelli, uno da 3 e uno da 4 ruote, che venivano collegati al telaio da un sistema di bielle e traverse. Si trattava del sistema americano Holt, introdotto con i trattori e che a tutt'oggi appare impiegato su veicoli come le macchine per movimento terra, grazie alla sua robustezza e rigidità. Le sospensioni erano basate su robuste molle.

I cingoli avevano 34 elementi, con una struttura a frange che consentiva di tenerli aderenti alle ruote.
Per la locomozione era presente una ruota motrice anteriore, che era regolabile nella tensione e permetteva quindi di adattare il mezzo al terreno, mentre la posteriore era di rinvio.

Il motore era un tipo a 4 cilindri, costruito espressamnte per tale veicolo dalla Schneider, con cilindri uniti a 2 a 2, corsa170mm, alesaggio 135. Esso aveva accensore a magnete, doppio carburatore, ventola di raffreddamento e erogava 60hpa 1200 giri.

Per la trasmissione vi era un meccanismo a cono rovesciato, ccon un cambio con 3 moltipliche e 2 frizioni secondarie, perchè ciascuna agiva su di una ruota motrice, e quindi era possibile usandole in maniera differenziale, rallentare un cingolo rispetto all'altro e far ruotare in un verso il mezzo. L'azionamento di cambi e frizione era dato da leve e pedali.

protezione modifica

LA corazzatura era costruita sopra il telaio a foggia di ridotta corazzata, con una struttura pensata per resistere ai fucili Mauser tedeschi a 15 metri con proiettili ordinari.
Essa era dotata di una porta posteriore a 2 battenti, feritoie e finestrini, un lucernaio per evacuare i fumi, uno sperone per impedire l'affondamento di muso quando il mezzo finiva dentro un fosso, e 2 code per lo stesso scopo dietro lo scafo.

Armi modifica

L'armamento era costituito da una un cannone S.oB.S. nella parte destra anteriore dello scafo, con una cularra conica e una canna da appena 9,5 calibri. Esso sparava una granata con una velocità di appena 200ms. ovvero ampiamente subsonica. Questo lo rendeva dotato di una gittata di appena 600m. ma era preciso solo ad un terzo di tale raggio. Il settore verticale era di -10/+20 gradi, wquello orizzontale di 50. Esso era leggermente spostato verso destra. Le 2 mtg. leggere da 8mm erano le nuove Hutckiss 1914, con supporti oscillanti semisferici, una per lato e leggermente sfalsate. Queste avevano un campo di tiro di 53 gradi orizzontale e -45/+20 in vrticale. L'equipaggio, infine, era costituito da un'ufficiale che era capocarro/pilota, un sottufficiale, 1 cannoniere ,1 cannoniere, 2 mitraglieri e un meccanico (?).

Servizio modifica

Prima ancora che il mezzo venne posto in servizio ci si rese conto che le munizioni K tedesche erano sufficienti a perforarlo, e così si aggiunse una corazza di almeno 5,5mm per un peso di 500 kg.
Essa era sistemata a 40mm dallo scafo, per cui si potrebbe trattare della prima corazza scaglionata della storia. A parte questo, il mezzo ebbe altre modifiche, via via che se ne presentava la necessità.

La prima azione britannica di carri armati ebbe luogo nel 1916, ma il ridotto numero di veicoli che vi presero parte non diede i risultati sperati e consegnò ai tedeschi la notizia della nuova 'arma segreta'. Nel caso dei francesi la prima azione di guerra avvenne a Berry-au-Bac, più noto forse con il suggestivo nome di Chemin de Dames. Là i francesi raggrupparono un gran numero di carri, per cui a differenza degli inglesi non commisero l'errore di eseguire azioni di poco conto senza prima prepararle adeguatamente. COsì entrarono in azione ben 128 C.1, una cinquantina dei quali andò peraltro persa. La loro opera non fu così rimarchevole, in ogni caso.
Nel caso dei piccoli carri francesi il problema non era il numero, ma le ridotte capacità belliche, nonostante che la struttura fosse più moderna di quella dei Mark I, almeno nel senso in cui si considerano i carri armati nella loro forma 'matura'.
Tra i vari problemi che essi diedero vi era il serbatoio di benzina, che venne trovato pericoloso in quanto sistemato dentro lo scafo. Questo in teoria era un criterio di protezione saggio, ma se i proiettili arrivavano fino ad esso era la fine, così venne sdoppiato e spostato dietro il veicolo in strutture da 100 litri con blindature più spesse del normale. Praticamente la stessa soluzione adottata per il VCC-1 di 60 anni dopo. Tra le varie modifiche l'aggiunta di una porta sul fianco sinistro, e di lamiere di protezione sotto lo scafo,la cui mancanza era uno dei motivi per cui il serbatoio interno era pericoloso.

Ma il problema era sopratutto che la cingolatura non era lunga quanto lo scafo del mezzo, che quindi aveva una mobilità modesta. I fossati anticarro tedeschi erano già stati ampliati per far fronte ai mezzi inglesi e questi carri francesi,più corti, ci cadevano letteralmente dentro. Alcuni vennero costruiti come veicoli rifornitori, altri ceduti all'esercito americano e 1, il N.212 venne sperimentato dall'esercito italiano.

Successori come l'avanzato Come il CA.2 con torretta girevole da 47mm e CA.3 con doppia torretta e scafo allungato non ebbero seguito, mentre la carriera dei veicoli francesi venne via via oscurata dagli agili FT-17. Alcuni finirono addirittura in Spagna, ma l'unico che è sopravvissuto fino ad oggi è un'esemplare americano, che è esposto al museo di Aderbeen assieme al più potente conterraneo Carro St. Chamond.

Corsa aerea Istres Damasco Parigi modifica

Numero di gara Aereo Matricola Nome Equipaggio
de Havviland DH 88 Comet G-ACSS "Grosvenor House"
Breguet 470 T 12 Fulgur F-APDY "Raoul Ribière" I pilota: Paul Codos
II pilota: Maurice Arnoux
Marconista-meccanico: Louis Agnus
F-3 Bloch MB.160 F-ARFA
F-4 Caudron C 640 Typhon Maurice Rossi
Farman F.2331 F-APUZ Chef pilote Laurent Guerrero [1] pilota: Guillaumet
Lanata
Duff
Vauthier
I-5 Savoia-Marchetti S.M.79C I-BIMU Squadriglia Sorci Verdi Attilio Biseo
Bruno Mussolini
I-6 Savoia-Marchetti S.M.79C I-TOMO Squadriglia Sorci Verdi Tondi
Moscatelli
I-7 Savoia-Marchetti S.M.79C I-LICA Squadriglia Sorci Verdi Lippi
Castellani
I-8 Fiat B.R.20A I-ROBO Rolandi
Bonini
I-9 Caproni Ca.405 Procellaria I-SUAN Suster
Anzani
I-10 Fiat B.R.20A I-GAQU Gaeta
Questa
I-11 Savoia-Marchetti S.M.79C I-CUPI Squadriglia Sorci Verdi piloti: T.Col. Cupini
Cap. Paradisi
marconista: M.llo Vaschetto
motorista: M.llo Trovi
I-12 Savoia-Marchetti S.M.79C I-ROTR Squadriglia Sorci Verdi Rovis
Triboli
I-13 Savoia-Marchetti S.M.79C I-FILU Squadriglia Sorci Verdi Fiori e Lucchini

Note modifica

  1. ^ L'aereo venne ribattezzato Chef pilote Laurent Guerrero nell'ottobre 1937

Produttori di aeromobili modifica

Nome Logo Inizio attività note
Aermacchi 80px 1913, Italia  
Agusta 80px 1923, Italia  
AgustaWestland 80px 2000, Italia, Regno Unito  
Airbus 80px 1970, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito
 
Antonov 30px 1946, URSS
Bloch (Société des Avions Marcel Bloch) 1903, Francia Nel 1949 cambiò nome in Dassault Aviation
Boeing 80px 1916, Stati Uniti d'America
Caproni 1910, Italia
Dassault Aviation 80px 1949, Francia Nata dalla Bloch
Junkers 80px 1914, Germania
Lockheed Martin 80px 1995, Stati Uniti d'America Nata dalla fusione tra Lockheed Corporation e Martin Marietta
Messerschmitt 80px 1927, Germania
Mikoyan 80px 1939, URSS
Rinaldo Piaggio SpA 80px 1915, Italia La dita venne fondata nel 1884, ma l'attività aeronautica iniziò solo nel 1915, con la produzione di motori.
Nel 1998 viene rilevata dalla Piaggio Aero Industries.
Piaggio Aero Industries 80px 1998, Italia Nata nel 1998, dalla acquisizione della Rinaldo Piaggio
Sukhoi 80px 1930, URSS
Tupolev 80px 1922, URSS

nome NATO modifica

Cosmonautica modifica

Per quanto riguarda i razzi vettori esistono due distinte classifcazioni. La più diffusa prevede l'uso della siglia SL (per Satellite Launcher) seguita da un numero progressivo, analoga alla convenzione del USDD per i missili militari. A questa ssi affianca una che preved una lettera miuascola per il tipo, seguita da un numero indicante il numero superiore degli stadi ed una lettera minuscola per una descrizione sommaria. Le lettere impiegate:

  • e per escape, missile in grado di portare il proprio carico oltre l'orbita terrestre;
  • m per maneuverable, manovrabile, nel senso di trazzo che disponga di mezzi per la correzione della rotta (eventualmente anche la sola possibilità di riaccendere i motori);
  • r per recoverable, reucperabile e rituilizzabile;

Ekranoplani modifica

Per questi mezzi particolari la segretezza è stata per molto tempo assoluta. Sia in URSS, dove il termine era proibito, sia in occidente dove se ne negava l'esistenza per non ammettere a superiorità sovietica in questo settore (In occiddente volavano i WIG, molto più piccoli dei loro omologhi sovietici)Nei libri del periodo a cavallo degli anni'70-'80 classificavano le voci sull'esistenza dei giganteschi WIG d'oltrecortina come leggende metropolitane. Il KM, il primo grande ekranoplano ad essere indivudato da satellite ricevette l'appelativo di Caspian Sea Monster (mostro marino del Caspio, ma piuttosto che un nome in codice rappresentava lo stupore dell'intelligence USA di fronte ad un mezzo di quelle dimensioni. Per l'A-90 Orlyonok, il primo ad entrare in serivizio non si hanno notizie a riguardo di un eventuale nome in codice NATO, mentre al Lun, ekranoplano lanciamissili, venne assegnato il nome di Utka, papero in lingua russa.

Buonasera modifica

Sera,oggi che sono particolarmente di buon umore, ne approfitto per passare da queste parti.

  • Che ne pensi delle mie risposte per la candidatura ad admin? Prima di accettare la candidatura, riflettendo con Pil, ero già consapevole del fatto che la mia firma è poco nota in giro, ergo optai per risposte abbastanza schiette. Devo dire che mi aspettavo più astenuti e sono già più che lusingato del risultato, comunque era qualche tempo per chiedere "al mio principale sponsor" se effettivamente per essrere schietto sono risultato spocchioso.
  • Se cerchi qualche mezzo per far risalire rapidamente gli edit della tua utenza suggerisco: Lista di classi di imbarcazioni militari#C, come vedi ci sono un po' di titoli da verificare. Verificare che il nome sia corretto, spostato al nome della nomelcatura, verificare che le voci per le navi sovietiche siano linkati anche da Lista di nomi in codice NATO per navi sovietiche. controllare che siano cateogirzzate in ordine alfabetico per nome. Evita comunque all'inizio navi e mezzi da sbarco. Alcuni di essi vanno inglobati in altre voci, ad esempio Classe LCT(4) va inglobato in LCT. Poi i nomi delle classi vanno opportunatamente disambiguati... Le voci sistemate vanno tolte da controllare e messe in ordine alfabetico con il nome... Lavoro noioso, ma che consetirà una rapida esclation ai tuoi edit^^. A sistemare nomi e disambigue

Link modifica

Re.2006

Savoia-MArchetti S.M.93