Ginestra (torrente)
Il torrente Ginestra, detto anche torrente della Ginestra[3][4] o vallone dei Cesari[5], è il principale tributario del fiume (o torrente) Miscano, il quale a sua volta costituisce il più importante affluente del fiume Ufita; tutti i suddetti corsi d'acqua scorrono nell'Appennino campano.
Ginestra | |
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Uno scorcio della valle solcata dal torrente Ginestra; sullo sfondo si osserva il ponte a nove arcate della strada statale 90 bis. | |
Stato | Italia |
Regioni | Campania |
Province | Benevento Avellino |
Comuni | Montefalcone di Val Fortore, San Giorgio la Molara, Ginestra degli Schiavoni, Casalbore, Montecalvo Irpino |
Lunghezza | 16 km[1] |
Altitudine sorgente | 858 m s.l.m.[2] |
Altitudine foce | 288 m s.l.m.[2] |
Nasce | fontanile San Lorenzo 41°18′51.88″N 14°58′59.87″E |
Sfocia | fiume Miscano 41°13′29.38″N 15°02′33.45″E |
Percorso
modificaIl torrente Ginestra nasce dal fontanile San Lorenzo (presso il monte Difesa San Luca)[1], ricevendo poi gli apporti di numerosi ruscelli, tra cui i valloni Ridauro e Sant'Angelo[5], provenienti dai territori comunali di Montefalcone di Val Fortore e San Giorgio la Molara e dirigendosi quindi verso sud-est. Dopo aver rasentato il piccolo borgo di Ginestra degli Schiavoni (così chiamato poiché anticamente popolato da una colonia slava di schiavoni[3]) il torrente punta decisamente verso sud toccando la località disabitata di Pietrapiccola, nel territorio di Casalbore, ove vi è una sorgente di acqua sulfurea[6]. Più a valle il corso d'acqua è attraversato dalla strada statale 90 bis tramite un ponte a nove archi, nonché dal tratturo Pescasseroli-Candela mediante un semplice guado. Infine, immediatamente prima della sua foce alla destra idrografica del fiume Miscano, sorgono i resti del ponte romano dalla via Traiana (costruita dall'omonimo imperatore in sostituzione della più antica via Minucia), del quale rimane in piedi un unico pilone alla località Santo Spirito nel territorio di Montecalvo Irpino[7]; tale maestoso rudere è infatti detto ponte di Santo Spirito[8], ma è altresí noto come ponte u diàvele ("ponte del diavolo") nel locale dialetto irpino[9].
Note
modifica- ^ a b Torrente Ginestra, su Fiumi italiani (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2016).
- ^ a b Istituto Geografico Militare, Foglio n° 420 Troia, in Carta topografica d'Italia (scala 1:50.000), 1ª ed., Firenze, 1984.
- ^ a b Claudio Corvino, Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Campania, Newton & Compton, 2002, p. 271.
- ^ ElencoAcquePubbliche, p. 2.
- ^ a b Ristampa Elenco Acque Pubbliche, 1900, p. 1561.
- ^ Guida d'Italia del Touring club italiano, vol. 18, 1963, p. 279.
- ^ Touring club italiano, Le strade dell'Italia romana, Touring Editore, 2004, pp. 116-117, ISBN 9788836532957.
- ^ Ponte di Santo Spirito, su Pleiades (archiviato il 28 maggio 2022).
- ^ Michele Marcantonio, La superstizione nell'alta valle del Fortore, Tip. Casa del Sacro Cuore, 1968, p. 116.
Bibliografia
modifica- Settore Provinciale del Genio Civile di Avellino, Elenco delle Acque Pubbliche Provincia di Avellino, come da Regio Decreto n. 1775 dell'11 dicembre 1933 (DOC), su Regione Campania, Ministero dei lavori pubblici, p. 2. URL consultato il 10 luglio 2023 (archiviato il 4 agosto 2018).
- Ristampa con correzioni di Regio decreto che approva l'elenco delle acque pubbliche per la Provincia di Benevento (7 maggio 1899) Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 093 del 20 Aprile 1900 parte ufficiale e parte non ufficiale (PDF), su augusto.agid.gov.it, Progetto Au.Gu.Sto. - DigitPA, 20 aprile 1900, p. 1561. URL consultato il 10 luglio 2023 (archiviato il 3 marzo 2020).
Voci correlate
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