Adriano Franceschini
Adriano Franceschini (Ferrara, 17 aprile 1920 – Ferrara, 22 dicembre 2005) è stato uno storico ed epigrafista italiano.
Biografia
modificaAll'insegnamento elementare, cui si dedicò per tutta la vita, prestò affiancò una più che quarantennale attività di ricerca storica condotta attraverso lo studio di documenti notarili, epigrafi e testi antichi, molti dei quali conservati nella Biblioteca comunale Ariostea, nell'archivio del Duomo di Ferrara e nelle biblioteche di Verona, Modena e Mantova e di vari centri del Polesine. Si è interessato particolarmente alle vicende locali di Ferrara e dintorni, pubblicando, tra gli altri, dei saggi sul ghetto ebraico, sui commerci e sulla vita medievale e rinascimentale, sugli artisti e sulle storie di tante persone comuni. Mai in cerca di visibilità a buon mercato, Franceschini ha ottenuto in seguito il giusto riconoscimento da parte dei tanti studiosi che si sono giovati dei risultati della sua intensa e umile, ma cruciale, attività di cartista.
Inizio dell'attività di ricerca
modificaCome molti storici più legati agli archivi che non agli studi accademici, la sua attività prese spunto da una committenza, che nel caso specifico arrivò dal Comune di Bergantino, interessato a recuperare fonti autorevoli sulla sua storia locale.
Da questo stimolo iniziale prese il via il suo lavoro di ricerca, per vari aspetti simile a quello di un altro grande storico contemporaneo, Marino Berengo. Fu spinto dalla sua saggezza contadina quando cominciò ad indagare, attraverso gli atti notarili, le vicende dell'Alto Polesine, e fu questo approccio a spingerlo in seguito ad interessarsi della storia della sua città, delle sue vicende artistiche e della presenza ebraica. Come apertura al primo testo che produsse[1] scelse le parole di un'epigrafe: Ognuno vede ciò che reca in cuore, e tali parole possono sintetizzare lo spirito che lo muoveva.[2][3]
Frequentò in modo attento, minuzioso e assiduo i luoghi dove sono conservati i testi antichi, e concretizzò la sua azione nella trascrizione dei volumi consultati in centinaia di quaderni contenenti anche appunti personali, ricontrollando le fonti pure a distanza di decenni. Dedicò molta parte del suo tempo e del suo stipendio di maestro elementare nelle spese per i viaggi e per la ricerca dei documenti originali. Per Adriano Prosperi l'immagine che più lo rappresenta è quella che ritrae Jacob Burckhardt mentre esce dall'Archivio di Basilea con una grande teca di documenti sotto il braccio.[4]
Partendo dallo studio delle comunità polesane iniziò ad interessarsi dei mutamenti prodotti dall'avvento della giurisdizione episcopale in sostituzione del precedente primato benedettino. Venne così in contatto col lavoro di altri studiosi, del passato o recenti, come Ludovico Antonio Muratori, Girolamo Tiraboschi, Giovanni Tabacco e Pier Francesco Fumagalli.[5]
Presenza ebraica a Ferrara
modificaFranceschini arrivò ad indagare sulla presenza ebraica nella zona ferrarese dopo il lungo lavoro di approfondimento sulle comunità contadine polesane. Pure gli ebrei, come i contadini dei quali si era interessato, erano stati soggetti a vessazioni e soprusi, spesso cacciati dalle loro terre, considerati estranei eppure necessari. Appare quindi molto probabile che il maestro ritenesse doveroso riconoscere al popolo ebraico, integrato e radicato da secoli nella comunità ferrarese, in particolare considerando il periodo del ghetto, le persecuzioni e la spinta a rimuovere la sua identità attraverso il battesimo, il diritto del ricordo per il ruolo avuto nella storia cittadina.[5]
La sua opera principale dedicata a questo tema: Presenza ebraica a Ferrara. Testimonianze archivistiche fino al 1492 e pubblicata postuma ebbe genesi da un incontro fortuito tra il maestro e l'avvocato Paolo Ravenna durante i lavori di preparazione di una mostra al Palazzo dei Diamanti. Era la fine degli anni 80 e la mostra sarebbe stata preparata per il 1990. Lo studioso era già noto a livello internazionale ed era impegnato in quel momento nella stesura di tre volumi: Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale, che sarebbero stati pubblicati nel 1993, nel 1995 e nel 1997.[6]
Citazioni
modificaViene citato da vari studiosi che si sono interessati ai temi da lui approfonditi. Tra questi Dana E. Katz fa riferimento ai lavori di Franceschini nel suo The Jew in the Art of the Italian Renaissance.[7]
Onorificenze e riconoscimenti
modificaMel 1976 ottenne il Premio Stampa Ferrara e, per la prima volta, il premio venne consegnato senza una cerimonia ufficiale in una sala di rappresentanza ma a domicilio, e la commissione, nella quale era presente anche il sindaco di Ferrara Radames Costa, si recò a Fondo Reno, dal maestro, che per modestia aveva cercato di non apparire pubblicamente.[nota 1]
La sua attività venne apprezzata da storici a livello nazionale e internazionale, e il suo lavoro forse più impegnativo, Presenza ebraica a Ferrara. Testimonianze archivistiche fino al 1492, venne pubblicato postumo, nel 2007. Nella presentazione del volume il Presidente della Fondazione Carife ricorda la sua modestia come persona e il suo valore come studioso del patrimonio artistico e culturale della città estense nel periodo rinascimentale.[8]
Nel 1999 è stato insignito del titolo di Benemerito della cultura e dell’arte per essersi distinto nel mondo della cultura. L'anno successivo l'Università degli Studi di Ferrara gli ha riconosciuto la Laurea honoris causa in Lettere.[9]
A lui è stata intitolata la Scuola Elementare di Porotto, dove insegnò per moltissimi anni, e la sala di studio dell'Archivio di Stato di Ferrara, tante volte frequentata.[10]
Opere
modifica- I frammenti epigrafici degli statuti di Ferrara del 1173 venuti in luce nella cattedrale, Girolamo Arnaldi (presentazione), Ferrara, Ferrariae decus e Deputazione provinciale ferrarese di storia patria, 1969, OCLC 6485554.
- Spigolature archivistiche prime, Ferrara, Deputazione prov. ferrarese di storia patria, 1975, SBN FER0030427.
- Istituzioni benedettine in diocesi di Ferrara (sec. X-XV), in Analecta Pomposiana, VI, 1981.
- Inventari inediti di biblioteche ferraresi del sec. XV: B. la biblioteca del Capitolo dei Canonici della Cattedrale, Ferrara, Deputazione provinciale ferrarese di storia patria, 1982, OCLC 887219139.
- Giurisdizione episcopale e comunità rurali altopolesane: Bergantino, Melara, Bariano, Trecenta, Bologna, Patron, 1986, SBN MIL0064981.
- Paesaggio medievale ferrarese, Ferrara, Rotary gruppo estense, 1988?, SBN FER0164197.
- Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale/1, Dal 1341 al 1471, Ferrara, Corbo, 1993, ISBN 978-88-853-2518-0.
- Artisti a Ferrara in eta umanistica e rinascimentale/2.1, Dal 1472 al 1492, Roma-Ferrara, Corbo-Cassa di risparmio di Ferrara, 1995, ISBN 978-88-853-2563-0.
- Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale/2.2, Dal 1493 al 1516, Ferrara, Corbo, 1997, ISBN 978-88-8532-586-9.
- Paolo Ravenna (a cura di), Presenza ebraica a Ferrara. Testimonianze archivistiche fino al 1492, Ferrara, Carife, 2007, ISBN 978-88-222-5741-3.
Note
modifica- Annotazioni
- ^ Motivazioni del Premio Stampa Ferrara 1976: "Profondo conoscitore della storia medievale e umanistico-rinascimentale, citato nella bibliografia italiana e straniera per l’originalità delle sue scoperte, Adriano Franceschini ha trattato con metodo scientifico e illuminato acume, la Vita Sociale del Medioevo ferrarese, dell’Università di Ferrara, degli umanisti ferraresi”.Premio Stampa Ferrara, p.18.
- Fonti
- ^ comunità rurali altopolesane.
- ^ Franceschini, p.X.
- ^ Andrea Zerbini, In memoriam (PDF), su santafrancesca.altervista.org, Centro Storico Benedettino Italiano, gennaio-giugno 2014, p. 4. URL consultato il 23 maggio 2016.
- ^ Franceschini, p.IX.
- ^ a b Franceschini, p.XI.
- ^ Franceschini, p.XIII.
- ^ Dana E. Katz.
- ^ Franceschini, p.VII.
- ^ laNuovaFerrara.
- ^ S.E.A.Franceschini.
- ^ FRANCESCHINI Adriano, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica, 2 marzo 1999. URL consultato il 13 settembre 2016.«Medaglia d'argento ai benemeriti della cultura e dell'arte»
Bibliografia
modifica- Franco Cazzola, Adriano Franceschini, Marcella Marighelli, Marica Peron, Lucio Scardino, Enrico Bovi, Porotto nella storia, Ferrara, Liberty house, 2003, OCLC 929774659.
- (EN) Dana E. Katz, The Jew in the Art of the Italian Renaissance, Philadelphia, PENN University of Pennsylvania Press, 2008, SBN LO11254179.
- Francesco Scafuri, Passeggiando per Ferrara: tre itinerari alla scoperta della città antica, Ferrara, Comune di Ferrara, 2009, SBN UFE0911437.
- Stefano Zamponi (a cura di), Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni 2015: atti del seminario internazionale di studi, Firenze, Firenze University press, 2016, SBN UFI0642337.
- (EN) Charles M. Rosenberg, The Court Cities of Northern Italy: Milan, Parma, Piacenza, Mantua, Ferrara, Bologna, Urbino, Pesaro and Rimini, Cambridge, Cambridge University Press, 2010, SBN VEA1022171.
- Marina Romani (a cura di), Storia economica e storia degli ebrei: istituzioni, capitale sociale e stereotipi (secoli XV-XVIII), Milano, Angeli, 2017, SBN LO11675699.
- Aron di Leone Leoni, A proposito di un'edizione postuma di Adriano Franceschini (La rassegna mensile di Israel), 2009, SBN UFE0970113.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adriano Franceschini
Collegamenti esterni
modifica- (FR) Détail de l'auteur - Auteur Adriano Franceschini, su bibliotheque.irht.cnrs.fr. URL consultato il 10 febbraio 2016.
- Fondazione Carife, su fondazionecarife.it, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara. URL consultato il 10 febbraio 2016.
- (EN) Dana E. Katz, The Jew in the Art of the Italian Renaissance, su books.google.it, University of Pennsylvania Press, 7 maggio 2008. URL consultato il 10 febbraio 2016.
- Francesco Scafuri, Passeggiando per Ferrara (PDF), su comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 10 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2016).
- Scuola Elementare Adriano Franceschini Porotto, su scuole.italia-mia.it. URL consultato il 21 maggio 2016.
- Tito Manlio Andreoli, I granai voluti dal duca Ercole diventano Pia Casa di Ricovero, su gelocal.it, Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, 22 aprile 2004. URL consultato il 19 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2016).«Come risulta dai documenti pubblicati da Adriano Franceschini in Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale»
- Fonti per la Storia. L'Archivio di Stato di Ferrara e Adriano Franceschini, su archiviodistatoferrara.beniculturali.it, 16 dicembre 2015. URL consultato il 21 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2016).«Nella foto in basso una rara immagine pubblica del Maestro, il quarto da sinistra in prima fila»
- Alfredo Santini, Un ferrarese fra Roma, Padova e Venezia, su fondazionecarife.it, Cassa di Risparmio di Ferrara. URL consultato il 14 luglio 2018.«Poi, la fondamentale opera di Adriano Franceschini Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale: tre volumi di documenti dal 1341 al 1506. E infine La storia di Ferrara in 7 volumi.»
- Alfredo Santini, lanuovaferrara.gelocal.it, laNuovaFerrara, 8 maggio 2012, http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2012/05/08/news/due-cittadini-illustri-per-borgo-scoline-1.4480580 . URL consultato il 14 luglio 2018.«Sempre nella frazione visse anche Adriano Franceschini, storico e ricercatore, laureato honoris causa cui sono dedicate le scuole di Porotto»
- Antonio Samaritani, L'amore per l'umile gente (Il congedo ad Adriano Franceschini), su fondazionecarife.it, Cassa di Risparmio di Ferrara, 2006. URL consultato l'11 agosto 2018.
- Associazione stampa Ferrara - Premio Stampa Ferrara (PDF), su cronacacomune.it, Comune di Ferrara, 2015, p. 18. URL consultato il 12 agosto 2018.
- "Presenza ebraica a Ferrara" di Adriano Franceschini, su fondazionecarife.it, Cassa di Risparmio di Ferrara, 2006. URL consultato il 12 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2018).«Adriano Franceschini (1920-2005) è stato uno dei più grandi storici che Ferrara abbia potuto vantare»
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