L'Associazione Calcio Femminile Urbe Tevere era una società calcistica femminile fondata nel 1968[1] con sede all'EUR a Roma[2].
Il signor Franco Bellei[3] fonda nel 1968 l'A.C.F. Lazio 2000, mentre sua moglie, la professoressa Mira Bellei fonda l'A.C.F. Roma Lido.
Alcune ragazze, non soddisfatte della conduzione dei dirigenti si staccarono e andarono a fondare nel 1969 la Zucchet Lazio.
Cronistoria dell'Associazione Calcio Femminile Urbe Tevere
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- 1968 - Nasce l'Associazione Calcio Femminile Lazio 2000. Si affilia subito alla F.I.C.F.
- 1968 - 5ª nel girone B della Serie A F.I.C.F. A fine campionato alcune ragazze confluiscono nella neonata Zucchet Lazio. Cambia denominazione in A.C.F. Lazio.
- 1969 - 10ª in Serie A F.I.C.F.
- 1970 - 13ª in Serie A F.I.C.F.
- 1971 - Disputa il campionato laziale di Serie B della neo costituita F.F.I.G.C. All'unificazione delle due federazioni è ammessa al campionato di qualificazione.
- 1972 - 5ª nel girone C di qualificazione della Serie A, non è ammessa alla nuova Serie A ma alla neo costituita Serie A Interregionale.
- 1973 - Nel girone B della Serie A Interregionale.
- 1974 - 2º girone F della Serie A Interregionale. È ammessa alle finali per la promozione in Serie A, ma rinuncia subito ad incontrare il Potenza.
- 1975 - 1º girone F dell'Interregionale. Ammessa alle finali passa in 1º turno per rinuncia dell'Agostini Viareggio, al 2° l'Apulia Bitonto, ai quarti di finale la Jolly Componibili Cutispoti Catania ed è eliminata alle semifinali dalla Cibus Cazzago San Martino (2-4 in casa e 1-7 fuori). Rinuncia ad iscriversi all'Interregionale per iscriversi in Serie B laziale.
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- 1976 - In Serie B laziale. Promossa in Interregionale.
- 1977 - 2º girone E dell'Interregionale.
- 1978 - 7º girone D della Serie B.
- 1979 - 7º girone C della Serie B, retrocessa in Serie C Regionale.
- 1980 - Rinuncia al campionato per causa di forza maggiore e mantiene il vincolo delle calciatrici[4].
- 1981 - In Serie C laziale. Cambia denominazione in A.C.F. Urbe Lazio.
- 1982 - In Serie C laziale. Promossa in Serie B.
- 1983 - 5º girone B della Serie B. Cambia denominazione in A.C.F. Palombini Caffè Urbe Lazio.
- 1984 - 5º girone C della Serie B. Cambia denominazione in A.C.F. Urbe Tevere.
- 1985 - 1º girone C della Serie B, ammessa alle finali. In finale pareggiando col Padova 0-0 e bettendo il Prato 2-0 è campione d'Italia di Serie B. Promosso in Serie A. Cambia denominazione in A.C.F. Urbe Tevere.
- 1985-86 - 14° in Serie A, retrocessa in Serie B.
- 1986 - Alla cessazione della F.I.G.C.F. e passaggio in F.I.G.C. le viene offerta la riammissione in Serie A, ma rinuncia: inattiva.
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- ^ Come lettera del club datata 23 settembre 1978 e conservata fra i propri documenti dal Presidente dell'A.C.F. Gorgonzola Livio Bolis.
- ^ Coppola, pag. 10 in "Squadre partecipanti campionato di qualificazione"..
- ^ Coppola, pag. 5 in "Atto di nascita del calcio femminile". (ulteriore descrizione).
- ^ Comunicato ufficiale della F.I.G.C.F. n. 18 del 15 luglio 1980.
- Comunicati ufficiali della F.I.G.C.F. conservati da un archivio privato.
- Bruno Migliardi, Storia del calcio femminile (1968-1973), Roma, Stab. Tipolitografico Edigraf, 1974.
- Lino Coppola, Rassegna del calcio femminile, Salerno, Arti Grafiche Boccia S.r.l., 1972.
- Il pallone d'oro - Prima enciclopedia storica del calcio mondiale - Volume 7°, Il calcio femminile in Italia e nel mondo, Perna Editore, Via Mario Pagano 41 Milano - edito nel 1969 e 1970.