Attilio Mereu
Attilio Mereu (Cagliari, 4 marzo 1895 – Farra d'Isonzo, 22 agosto 1917) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della prima guerra mondiale.
Attilio Mereu | |
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Nascita | Cagliari, 4 marzo 1895 |
Morte | Farra d'Isonzo, 22 agosto 1917 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Luogo di sepoltura | Cimitero monumentale di Bonaria |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Anni di servizio | 1915-1917 |
Grado | Tenente |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Fronte italiano (1915-1918) |
Battaglie | Decima battaglia dell'Isonzo Undicesima battaglia dell'Isonzo |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Cagliari il 4 marzo 1895, figlio di Arturo e Maina Graziani.[2] Rimasto orfano di padre venne assunto presso la Delegazione provinciale del Ministero del Tesoro al fine di provvedere al sostentamento della famiglia.[1] Nel giugno 1915, dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, fu arruolato nel Regio Esercito assegnato in servizio al 45º Reggimento fanteria.[1] Promosso caporale nel mese di settembre venne trasferito al 152º Reggimento fanteria della Brigata Sassari, schierata sul fronte del basso Isonzo.[1] Si distinse a Castelnuovo nel mese di novembre, venendo insignito della medaglia di bronzo al valor militare.[1] Nominato sottotenente di complemento per merito di guerra fu assegnato per il servizio di prima nomina a un battaglione territoriale, rientrando al fronte nel gennaio 1916 in forza al 234º Reggimento fanteria della Brigata Lario.[1] Nel mese di ottobre fu promosso tenente e divenne aiutante maggiore del III Battaglione con il quale, nell'aprile 1917, fu chiamato a costituire il 265º Reggimento fanteria della Brigata Lecce.[1] Nel maggio 1917 si distinse valorosamente a Faiti durante l'offensiva della decima battaglia dell'Isonzo.[1] Il 19 agosto, nel corso dell'undicesima battaglia dell'Isonzo, il III Battaglione ricevette l'ordine di superare il torrente Frigido e di occupare l'abitato di Raccogliano cosa che fece catturando numerosi prigionieri.[3] Rimase gravemente ferito in combattimento il 21 agosto durante l'attacco alle trincee di Biglia colpito a morte da una raffica di mitragliatrice dopo aver superato i reticolati e preso possesso della trincea, durante il contrattacco lanciato dal nemico.[3] Decedette il giorno successivo presso l'85ª sezione di sanità a Farra d'Isonzo, provincia di Gorizia.[2]
Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4] Una caserma di Cagliari e una via di Monserrato portano il suo nome.
Onorificenze
modifica— Decreto Luogotenenziale 13 giugno 1918.
Note
modificaAnnotazioni
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Fonti
modifica- ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
- ^ a b Unione Sarda.
- ^ a b Coltrinari, Ramaccia 2018, p. 121.
- ^ Coltrinari, Ramaccia 2018, p. 122.
- ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
Bibliografia
modifica- Massimo Coltrinari e Giancarlo Ramaccia, 1917. L'anno terribile: Dalla Bainsizza alla sorpresa strategica di Caporetto, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2018.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al Valor Militare 1917, Roma, Tipografia regionale, 1968, p. 106.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Mereu Attilio, su Unione Sarda.
- Mereu, Attilio, su Combattenti Liberazione.