Bonzo (Groscavallo)
Bonzo è una frazione del comune di Groscavallo della città metropolitana di Torino, situato a 973 m s.l.m. Prima di essere aggregato a Groscavallo fu capoluogo di un comune autonomo, del quale facevano parte anche le frazioni Bioletto e Migliere.[3]
Bonzo frazione | |
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Il paese visto da ovest | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città metropolitana | Torino |
Comune | Groscavallo |
Territorio | |
Coordinate | 45°22′06.02″N 7°18′25.45″E |
Altitudine | 973[1] m s.l.m. |
Abitanti | 41[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10070 |
Prefisso | 0123 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | E199 |
Cartografia | |
Geografia fisica
modificaBonzo è collocato nella Val Grande di Lanzo, sulla sinistra idrografica della Stura[4]. È collegato alla bassa valle e di qui alla pianura Padana tramite la SP 33 della Val Grande.
Storia
modificaA inizio Settecento il territorio di Bonzo, che in precedenza apparteneva alla castellania di Lanzo, fu infeudato ai conti Valfrè di Bra.[5]
Fino al 1765 anche Mottera e le località contigue facevano parte del comune di Bonzo. Una dura controversia tra gli abitanti di Mottera e quelli di Bonzo riguardante la collocazione dell'albo pretorio si trascinò con alterne vicende per alcuni decenni ed ebbe come risultato finale il distacco del territorio di Mottera da Bonzo e la creazione di un comune autonomo.[3]
Il comune di Bonzo contava nel 1774 669 abitanti, che nel 1855 erano scesi a 501.[4]
Nell'Ottocento molti dei suoi abitanti durante l'inverno emigravano nelle pianure piemontesi ma anche in « regioni lontanissime » per esercitarvi le professioni di « pizzicagnolo, venditori di agnelli e capretti, minatori ». Durante l'estate invece il clima veniva ritenuto « dolce e piacevole » e molte « persone ragguardevoli » si stabilivano a Bonzo per « sfuggire l'aure soffocanti della estiva canicola nelle pianure Piemontesi ».[3]
Bonzo fu comune autonomo fino al 1927, anno nel quale fu unito a Groscavallo.[5] Il codice ISTAT del comune soppresso era 001808[6], il codice catastale (valido fino al 1983) era A980.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa della Conversione di San Paolo Apostolo.[8] Affidata inizialmente ad un cappellano che dipendeva dal parroco di Chialamberto, a fine Seicento divenne parrocchia autonoma. È collocata in centro al paese; la facciata venne completamente rifatta nel 1961. Il campanile è alto 23 metri più la struttura di copertura delle campane[9].
- Cappella di San Giovanni Battista. Collocata tra le case di Bonzo Inferiore è menzionata nella relazione di una visita pastorale del 1674. L'interno è impreziosito da affreschi e arredi d'epoca[10].
Note
modifica- ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
- ^ 14º Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, dati on-line sul sito Istat dawinci.istat.it (consultato nel febbraio 2014); sempre nel censimento 2001 in frazione Migliere, che faceva parte del vecchio comune, sono stati contati 48 abitanti
- ^ a b c Luigi Clavarino, Saggio di corografia: statistica e storica delle Valli di Lanzo, Stamperia della Gazzetta del popolo, 1867, pp. 111-112.
- ^ a b Goffredo Casalis, Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, XXVII, Torino, Maspero, 1855, p. 385.
- ^ a b Aree Tematiche - Guida Turistica, scheda sul sito istituzionale del comune www.comune.groscavallo.to.it Archiviato il 21 febbraio 2014 in Internet Archive. (consultato nel febbraio 2014)
- ^ Istat, www3.istat.it Archiviato il 23 ottobre 2013 in Internet Archive. (consultato nel febbraio 2014)
- ^ Codice Catastale del Comune di: Bonzo, on-line su www.ilcodicefiscale.it (consultato nel febbraio 2014)
- ^ Chiesa della Conversione di San Paolo Apostolo, su necrologie.lastampa.it. URL consultato il 2 giugno 2021.
- ^ Chiesa della Conversione di San Paolo, scheda su www.valgrandedilanzo.altervista.org (consultato nel febbraio 2014)
- ^ Cappella di San Giovanni Battista, scheda su www.valgrandedilanzo.altervista.org (consultato nel febbraio 2014)
Bibliografia
modifica- Luigi Clavarino, Saggio di corografia: statistica e storica delle Valli di Lanzo, Stamperia della Gazzetta del popolo, 1867, pp. 111-112.
Altri progetti
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