Groscavallo

comune italiano

Groscavallo (Gròsscaval in piemontese[5], Gruscavà in arpitano, Groscaval in francese) è un comune italiano sparso di 200 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Groscavallo
comune
Groscavallo – Stemma
Groscavallo – Bandiera
Groscavallo – Veduta
Groscavallo – Veduta
Il paese di Groscavallo con la chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoGiuseppe Giacomelli (lista civica Montagna-turismo-agricoltura) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°22′06.59″N 7°15′31.6″E / 45.368497°N 7.258777°E45.368497; 7.258777 (Groscavallo)
Altitudine1 110[1] m s.l.m.
Superficie92,09 km²
Abitanti200[2] (30-11-2023)
Densità2,17 ab./km²
FrazioniAlboni, Bioletto, Bonzo, Borgo, Campo Pietra, Forno Alpi Graie, Migliere, Pialpetta (sede comunale), Ricchiardi, Rivotti
Comuni confinantiAla di Stura, Balme, Bonneval-sur-Arc (FR-73), Ceresole Reale, Chialamberto, Noasca
Altre informazioni
Cod. postale10070
Prefisso0123
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001118
Cod. catastaleE199
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 4 019 GG[4]
Nome abitantigroscavallesi
Patronosanta Maria Maddalena
Giorno festivo22 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Groscavallo
Groscavallo
Groscavallo – Mappa
Groscavallo – Mappa
Localizzazione del comune di Groscavallo nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Si trova nelle Valli di Lanzo (più precisamente nella Val grande di Lanzo), con la maggior parte dei centri abitati che lo compongono sulla sinistra idrografica della Stura.

È il più alto comune della Val grande di Lanzo, ed è dominato dal gruppo montuoso delle Levanne.

Storia modifica

Il 14 aprile 1577 fu infeudato a Filippo I d'Este[6].

L'attuale dimensione del territorio comunale risale al 1927, quando Bonzo e Forno Alpi Graie vennero accorpati a Groscavallo con il regio decreto n. 2346 del 1º dicembre 1927.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Santuario di Nostra Signora di Loreto presso la frazione Forno Alpi Graie.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Negli ultimi cento anni, lo spopolamento delle montagne ha portato ad una riduzione del 75% della popolazione residente.

Abitanti censiti[7]

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Pialpetta modifica

 
Le Baite della parrocchia di Beinasco, presso la frazione di Pialpetta.

Nella frazione di Pialpetta, oltre al municipio e ad alcune attività turistiche e commerciali, si trovano case alpine e baite di comunità parrocchiali della Città metropolitana di Torino, utilizzate per i campi estivi per bambini e ragazzi, tra cui:

Economia modifica

Turismo modifica

Rifugi alpini modifica

Per rendere meno faticoso l'escursionismo di alta quota, e la salita alle vette della valle, ci si può avvalere dei seguenti rifugi alpini:

Amministrazione modifica

 
Il municipio
 
L'albo pretorio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Giuseppe Giacomelli lista civica Sindaco
2009 2014 Giuseppe Giacomelli lista civica Sindaco II mandato
2014 2019 Maria Cristina Cerutti Dafarra lista civica Montagna-turismo-agricoltura Sindaco
2019 in carica Giuseppe Giacomelli lista civica Montagna-turismo-agricoltura Sindaco

Altre informazioni amministrative modifica

Il comune fa parte dell'Unione dei Comuni montani delle Alpi Graie assieme ai comuni di Viù, Lemie, Usseglio (posti in Val di Viù) e Rubiana (in Val di Susa).

Note modifica

  1. ^ min 948 - max 3637
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ In piemontese la 'o' si legge 'u'.
  6. ^ Gustavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società storica delle valli di Lanzo, 2006, p. 542.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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