Briganti (serie televisiva)
Briganti è una serie televisiva italiana del 2024.[2]
La serie si ispira ad alcuni personaggi realmente esistiti durante il brigantaggio postunitario italiano.[3]
Trama
modificaCalabria, 1862. Filomena De Marco uccide il marito che la maltrattava e fugge assieme ad una banda di briganti calabresi alla ricerca di un tesoro.
Episodi
modifican° | Titolo | Pubblicazione |
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1 | La mappa | 23 aprile 2024 |
2 | Il fucile | |
3 | Il bue | |
4 | Dalla terra si nasce | |
5 | La sposa, l'assassina e la pazza | |
6 | Il pozzo |
Personaggi ed interpreti
modificaPrincipali
modifica- Filomena De Marco, interpretata da Michela De Rossi; è la protagonista della serie che all'inizio è la moglie del padrone del villaggio duosiciliano, ma dopo averlo ucciso scappa e nasconde il tesoro insieme con altri briganti.
- Maria "Ciccilla" Oliverio, interpretata da Ivana Lotito; è la moglie del capobanda dei Monaco, soprannominata la matta.
- Michelina Di Cesare, interpretata da Matilda Lutz; la co-protagonista, è il personaggio che incarna il mito della profezia duosiciliana secondo cui sarebbe stata una donna a salvare il Sud.
- Giuseppe Schiavone detto lo "Sparviero", interpretato da Marlon Joubert; è il cacciatore di taglie ed ex garibaldino.
- Pietro Monaco, interpretato da Orlando Cinque; è il capobanda dei Monaco e verrà ucciso da un traditore.
- Fumel, interpretato da Pietro Micci; è l'antagonista della serie, un generale dell'esercito piemontese.
Ricorrenti
modifica- Jurillo, interpretato da Federico Ielapi; è il piccolo della banda Monaco.
- Celestino, interpretato da Leon de la Vallée; amico di Jurillo, viene ucciso dal generale Fumel.
- Marchetta, interpretato da Gianmarco Vettori; il traditore che uccide il capobanda Monaco.
- Ventre, interpretato da Nando Paone; è la spalla di Sparviero e della banda Monaco.
- Manzo, interpretato da Josafat Vagni.
- Lissandra, interpretata da Alida Baldari Calabria; è la figlia del generale Fumel.
- Antonio Monaco, interpretato da Adriano Chiaramida; è il padre del capobanda Monaco.
- Don Orlando, interpretato da Alessio Praticò; è il prete del villaggio duosiciliano.
- Francesco Guerra, interpretato da Giulio Beranek; è il capo della banda Guerra.
- Alessandro Pace, interpretato da Simone Borrelli; è il capo della banda Pace.
- Cosimo Giordano, interpretato da Ernesto D'Argenio.
- Salvatore, interpretato da Giuseppe Lo Piccolo.
- Muto, interpretato da Lorenzo de Moor.
- Maria, interpretata da Astrid Casali.
- Luigi, interpretato da Giampiero De Concilio.
- Gennaro Giordano, interpretato da Salvatore Striano.
- Nino, interpretato da Simone Corbisiero.
- Clemente, interpretato da Gianni Vastarella.
- Soldato Villa, interpretato da Gabriele Carbotti.
- Carmine Crocco, interpretato da Salvatore Esposito; è il personaggio che viene più volte citato, il co-protagonista Sparviero ha un debito con lui.
Produzione
modificaLe riprese si sono svolte in Puglia, in particolare a Lecce, Melpignano, Altamura e Nardò.[4]
Distribuzione
modificaLa serie viene distribuita su Netflix il 23 aprile 2024.[5]
Tabella
modificaLingua | Titolo |
---|---|
Inglese | Brigands: The Quest for Gold |
Tedesco | Briganti: Das Gold des Südens |
Svedese | Briganti: Jakten på guld |
Spagnolo | Bandoleros |
Francese | Briganti |
Croato | Briganti |
Accoglienza
modificaCritica
modificaAmbientata nel periodo della formazione del Regno d'Italia, la serie convince per quanto riguarda atmosfera e costumi, meno per quanto riguarda la messa in scena dell'intreccio. Benché le biografie dei personaggi siano state romanzate, viene perfettamente descritto il conflitto interno ai briganti sfruttato dal comandante piemontese Fumel,[6] ritratto come l'archetipo dell'invasore del meridione d'Italia.
Secondo The Hollywood Reporter la serie ha lo stile dei spaghetti-western, ignorando la parte storica della questione meridionale.[7]
Per Il Giornale la serie fa riferimento allo stile cinematografico di Sergio Leone ed alla fantasia romantica in stile Netflix tralasciando le parti storiche.[8]
Secondo la recensione del settimanale IO Donna la serie è in contrasto con dei fatti storici sull'Unità d'Italia e le scene ricalcano più lo stile western rispetto all'avventura picaresca.[9]
Per Fanpage la serie è accolta con favore dal movimento neoborbonico per il revisionismo storico italiano, più per le tesi di fondo contenute che non per l'effettivo valore storico del prodotto.[10]
Note
modifica- ^ Briganti 2 stagione ci sarà? Novità e cosa sappiamo, su ciakclub.it.
- ^ Briganti, cosa funziona e cosa no nella serie Netflix sul brigantaggio, su today.it.
- ^ Manuela Puglisi, "Briganti", le nostre combattenti sono ispirate a donne vere, su TV Sorrisi e Canzoni, 23 aprile 2024. URL consultato il 26 aprile 2024.
- ^ Briganti su Netflix, la lotta per la libertà degli ultimi - Apulia Film Commission - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 23 aprile 2024. URL consultato il 26 aprile 2024.
- ^ Briganti, la serie italiana con Michela De Rossi arriva su Netflix, su gazzetta.it.
- ^ BRIGANTI – LA RECENSIONE DELLA NUOVA SERIE NETFLIX, su metropolitanmagazine.it.
- ^ Briganti: la serie che cerca l’oro del Sud dopo l’Unità d’Italia strizzando l’occhio a Sergio Leone (e si concede troppe licenze storiche), su hollywoodreporter.it.
- ^ Quei Briganti come eroi western. Cosa ci ha convinto (e cosa no) della serie Netflix, su ilgiornale.it.
- ^ “Briganti”: su Netflix la serie tra western e favola noir sull’Italia post unitaria, su iodonna.it.
- ^ I neoborbonici esultano per la serie Netflix ‘Briganti’: “Finalmente la verità sui sabaudi oppressori”, su fanpage.it.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Briganti, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Briganti, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Briganti, su FilmAffinity.