Burgos (Italia)

comune italiano
(Reindirizzamento da Burgos (Sardegna))

Burgos (Su Burgu in sardo[3]) è un comune italiano di 830 abitanti della provincia di Sassari, nella regione storica del Goceano.

Burgos
comune
(IT) Burgos
(SC) Su Burgu
Burgos – Stemma
Burgos – Bandiera
Burgos – Veduta
Burgos – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Sassari
Amministrazione
SindacoLeonardo Tilocca (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate40°23′29″N 8°59′40″E
Altitudine575 m s.l.m.
Superficie18,08 km²
Abitanti830[1] (30-11-2023)
Densità45,91 ab./km²
Comuni confinantiBottidda, Esporlatu, Illorai
Altre informazioni
Cod. postale07010
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090020
Cod. catastaleB276
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) burghesi
(SC) burghesos
Patronosant'Antonio abate
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Burgos
Burgos
Burgos – Mappa
Burgos – Mappa
Posizione del comune di Burgos nella provincia di Sassari
Sito istituzionale

Durante il medioevo il territorio appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria del Goceano, detta anche di Anela. Fu un centro molto importante, protetto da un castello eretto nel 1129 dal giudice Gonario II di Torres. Nel corso della guerra tra il giudice di Torres Costantino II e il giudice di Cagliari Guglielmo di Massa (XII secolo) il castello fu espugnato da quest'ultimo, che fece prigioniera Prunisinda, moglie di Costantino. Il castello tornò successivamente sotto il potere di Costantino, e nel XIII secolo vi dimorò la giudicessa Adelasia (ultima sovrana del giudicato di Torres) dopo il suo infelice matrimonio col re Enzo, figlio di Federico II di Svevia. Alcuni anni dopo la morte di Adelasia (1259) il castello e il borgo passarono sotto il dominio prima dei Doria e poi del giudicato di Arborea.

Il "borgo" in questione nacque per volere dello judex Mariano IV di Arborea, conte del Goceano (padre di Eleonora D'Arborea - essi regnò nel periodo compreso tra il 1345-1375). Dunque Burgos (Su Burgu) presenta una storia abbastanza recente rispetto ai comuni del circondario (Bottidda, Esporlatu, Bono etc.) soprattutto riguardo la sua fondazione.

Per tutto il corso della guerra tra Arborea e Aragona (XIV secolo) il castello e il borgo restarono una roccaforte arborense. Nel 1410 passò al marchese di Oristano Leonardo Cubello, conte del Goceano, insieme alle altre ville della vecchia curatoria. Nel 1478, con la guerra tra il viceré aragonese Carroz e il marchese di Oristano Leonardo Alagon, Burgos col suo castello divennero un baluardo di quest'ultimo. Dopo la sconfitta dell'Alagon nel 1479, passò agli aragonesi, affidato al capitano Angelo Marongiu di Sassari. Burgos rimase incorporato nella contea del Goceano, e venne riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Simboli

modifica
 
Stemma del comune di Burgos

Lo stemma del comune di Burgos è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 6 ottobre 2003.[4]

«Sbarrato di quattro pezzi di argento e di porpora[5], al castello d'oro, murato di nero, attraversante, esso castello, aperto di argento, merlato alla guelfa, torricellato di un pezzo, la torre merlata di tre, il fastigio merlato di sei. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Il gonfalone è un drappo di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica
 
chiesa di Sant'Antonio Abate

Architetture militari

modifica

Siti archeologici

modifica
  • Il complesso nuragico (di cui permangono una torre ed una muraglia) di Costa o Sa Reggia.

Aree naturali

modifica

Nei dintorni sono presenti le vaste foreste di Badde Salighes e di Burgos, in quest'ultima è localizzato un centro della forestale e dell'Istituto di incremento ippico della Sardegna.

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[7]

Lingue e dialetti

modifica

La variante del sardo parlata a Burgos è quella logudorese centrale o comune.

Amministrazione

modifica
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 giugno 1994 16 aprile 2000 Paolo Tanda lista civica Sindaco [8]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Peppino Tilocca lista civica Sindaco [9]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Francesco Innocenzo Ledda lista civica Sindaco [10]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Salvatore Arras lista civica "Insieme per Crescere" Sindaco [11]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Salvatore Arras lista civica "Continuità e Sviluppo" Sindaco [12]
26 ottobre 2020 in carica Leonardo Tilocca lista civica "Rinnovamento e progresso per Burgos" Sindaco [13]

Gemellaggi

modifica

La squadra di calcio è l'U.S. Burgos 1976 che milita nel girone E sardo di 1ª Categoria. È nata nel 1976.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 107, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Burgos, DPR 2003-10-06, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldica, Fascicoli comunali, busta 277, fascicolo 4452.6. URL consultato l'11 aprile 2021.
  5. ^ Nell'araldica italiana il color porpora corrisponde a un rosso scuro.
  6. ^ Governo Italiano, Ufficio onorificenze e araldica, Emblema del Comune di Burgos, su presidenza.governo.it. URL consultato l'11 aprile 2021.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Comunali 12/06/1994, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  13. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 25 gennaio 2021.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Sardegna: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sardegna