Casa di Vallgornera

La casa di Vallgornera (in lingua catalana: Casa de Vallgornera) è il nome con cui vengono indicate due famiglie aristocratiche spagnole. La prima si originò nel XIII secolo e prese il nome dal castello di Vallgornera, a Peralada nell'Alt Empordà (Catalogna), di cui i membri possedettero la signoria e che si estinse nel XVII secolo. La seconda famiglia, derivata dal lato femminile da un ramo cadetto, fiorì nel XVIII secolo con l'assunzione del cognome Vallgornera, e si estinse nel XIX secolo.

Vallgornera
FondatoreBernardo di Sort
Data di fondazioneXIII secolo
Etniacatalana
Rami cadettiValguarnera di Sicilia

Origini

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Il castello di Vallgornera a Peralada, in Catalogna

La fondazione della dinastia viene attribuita da fonti più antiche a un Guarnero, principe di Empúries, e indicato come fratello minore di Ataulfo, re dei Visigoti, che nel VI secolo avrebbe fatto edificare un castello in Catalogna che prese il nome Vallgornera.[1] Secondo l'erudito catalano Berengario de Aguil, Guarnero ebbe per moglie Redichinda e procreò tre figli, tra cui Rodaulfo, che gli succedette nella signoria di Vallgornera.[1] Un suo discendente, Sigerico, sarebbe stato investito del titolo di primo Visconte di Vallgornera, e fu maggiordomo maggiore del re Gesalico nel 508.[1] Detto Sigerico, che acquisì la signoria di Empordà, si sarebbe unito a una certa Vilarda, che sarebbe stata figlia naturale di re Torismondo, da cui avrebbe avuto Vitale, Amalarico e Gueraldo, i quali avrebbero servito i re visigoti Liuva I e Leovigildo.[1] Peraltro, Vitale avrebbe lasciato la Viscontea di Vallgornera al fratello Amalarico, e si sarebbe dato alla vita religiosa dopo l'incoronazione di Recaredo I per poi essere nominato vescovo di Toledo nel 586.[1]

Da Amalarico, II visconte di Vallgornera, sarebbero nati Vitaldino, Gomerio e Gondemaro, militi al servizio di re Wamba.[1] Da Vitaldino, III visconte di Vallgornera, nacquero Vitale e Gueraldo, ambedue camerieri di re Roderico che guerreggiarono contro i Mori che nel VII secolo invasero il Regno visigoto.[1] Roderico concesse a Vitale il titolo di Conte di Vallgornera.[1] Morto nel 714 con il fratello, lasciò un figlio, Attaldo, che gli successe nella signoria, a sua volta padre di Gueraldo, milite al servizio del re Alfonso I delle Asturie.[1] Il conte Ruberto di Vallgornera, figlio di Gueraldo, fu alfiere dei re Bermudo e Alfonso II delle Asturie, e fu padre di Gueraldo, Umfredo e Guglielmo, cavalieri al servizio dell'imperatore Carlo Magno nelle sue guerre in Catalogna contro i Mori.[1] I discendenti di Gueraldo sarebbero stati cavalieri al servizio dei sovrani d'Aragona: uno Ximen Pérez di Vallgornera, indicato come uno dei più forti cavalieri del suo tempo, sconfisse in battaglia tre capitani mori ed ebbe concessi nel 1069 dal re Sancho I d'Aragona la signoria su Lerida e altri castelli.[1] Da lui e dalla consorte Agnesa di Mataplana, nacquero Bernardo Guglielmo, Giovanni Pérez, Guglielmo, Fernando, Vitale e Gueraldo di Vallgornera, indicati come cavalieri al servizio dei sovrani Sancho III e Alfonso VIII di Castiglia.[1]

Tuttavia però, il castello di Vallgornera, sito a Peralada, nella provincia di Gerona, in Catalogna, risulta documentato a partire dal 1123.[2] Inoltre, fonti più recenti indicano come capostipite dei Vallgornera, Bernardo di Sort, un cavaliere di Peralada vissuto nella metà del XIII secolo.[3][4]

I Casa di Vallgornera

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Primo signore del castello di Vallgornera fu un Giacomo (o Jaume, † 1271), figlio di Berenguer Sord, che dal feudo prese il cognome.[3][4][5] Sposato a Sibilla di Villalonga, figlia di Simone, signore di Vilarnau d'Avall, procreò Simone, Francesco e Francesca.[3][4] Simone, II signore di Vallgornera († 1334), sposò Alemanda de Blanes e fu padre di Giacomo, Francesco, Vitale, Guglielmo e Bianca.[4] Il primogenito Giacomo (o Jaume) II, III signore di Vallgornera († 1371 ca.), dalla consorte Berengaria de Castellbell ebbe i figli Francesco, Simone e Vitale.[4] Il primogenito Francesco, IV signore di Vallgornera, si legò in matrimonio a Marchesa di Sort, che gli portò il possesso delle signorie di Vilanova de la Muga, Satrilla e de La Garriga, e da cui ebbe i figli Giacomo e Vitale.[1][3][4] Simone († 1428) e Vitale di Vallgornera e Castellbell († 1410 ca.), furono cavalieri al servizio del re Martino I di Sicilia che seguirono nell'isola, e dove ottennero il dominio congiunto della baronia di Assoro e di altri feudi.[1][3][4]

Giacomo di Vallgornera e Sort, V signore di Vallgornera, dalla consorte Francesca di San Dionís, ebbe Giovanni.[3][4] Il fratello minore Vitale († 1497) si stabilì in Sicilia per ereditare i domini feudali degli zii paterni Simone e Vitale, ambedue morti senza lasciare discendenza, e da costui ebbe origine il ramo siciliano i cui discendenti assunsero il cognome nella forma italianizzata Valguarnera.[1][3][4]

Juan I de Vallgornera y San Dionís, VI signore di Vallgornera († 1503 ca.), fu cavaliere al servizio di re Giovanni II d'Aragona nella guerra di successione castigliana, e nel 1476 figurò tra i comandanti nella battaglia contro i francesi nell'Alt Empordà.[3] Dalla consorte Florena de Fontcoberta, ebbe diversi figli, tra cui Jaume, VII signore di Vallgornera, che fu membro della Cortes di Barcellona (1519), e Pedro, signore di Vilanova de la Muga.[6][7] Da Jaume, nacque Juan, VIII signore di Vallgornera († 1545), donzello, che sposò Catalina de Foixá, che lo rese padre di Galcerán e Rafael.[3] Il primogenito Galcerán, IX signore di Vallgornera († 1595), fu uditore reale della Generalità, il quale generò due figlie femmine; dal fratello minore Rafael († 1587), che fu donzello di Perpignano e membro della Cortes di Monzón (1547), e si unì in matrimonio a Damiata de Foixà y de Millars, signora di Albons, si formò la linea di Albons.[3][7]

Jaime de Vallgornera y de Foixà, signore di Albons, fu assistente alla Cortes di Monzón (1585).[7] Sposò in prime nozze Ana de Sanjust y de Segarriga, e in seconde nozze Ana de Senesterra, e gli succedette il figlio di primo letto Francisco.[8] Detto Francisco, signore di Albons (1594-1638 ca.), fu cavaliere e per due volte membro delle Cortes (1599 e 1626), e padre di Jeronimo de Vallgornera y Cardona († 1690), con cui si estinse il ramo e che nel suo ultimo testamento lasciò in eredità la signoria di Albons e la torre di Caldes de Montbui al Principe di Niscemi, appartenente al ramo siciliano.[3][8]

II Casa di Vallgornera

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La linea dei signori di Vilanova de la Muga fu iniziata dal secondogenito di Giovanni, VI signore di Vallgornera, Pedro de Vallgornera y de Fontcoberta († 1524 ca.), che ereditò Vilanova de la Muga, Mont-ros, La Garriga e Satrilla, e contrasse matrimonio con Rafaela de Serrahí y de Paguera, signora dei castelli di Cabanes e di El Coll.[3][6] Da questa unione nacquero i figli Juan e Juana, con il primo morto senza lasciare eredi.[3] Quest'ultima, si unì in matrimonio a Miguel March de Montagut y de Llupiá, signore del castello di Rocacorba, i cui discendenti assunsero il cognome Montagut y de Vallgornera.[3][6] Estintasi questa famiglia nel XVIII secolo con María de Montagut y de Vallgornera y Esquerrer, che fu moglie di Francisco Llunes, dottore in diritto, il loro figlio, Baltasar, che ereditò tutti i feudi materni, antepose il cognome Vallgornera.[3][6][9]

Baltasar de Vallgornera y Llunes de Montagut (1660-1726), signore di Vilanova de la Muga, cavaliere e membro della Junta General de Brazos della Catalogna (1713), sposò Francisca Bosch de Platraver Beuló, da cui ebbe sette figli, tra cui Antonio (1715-1788).[6][7][9][10] Detto Antonio, dalla consorte Antonia de Lentorn y de Clareavalls ebbe otto figli, tra cui: Ramón; Antonio (1762-?), sacerdote e vicario della Diocesi di Vic; Buenaventura (1764-1834), colonnello dell'Esercito Reale spagnolo; e Luis (1767-?), monaco benedettino.[6][7][9][11]

Ramón de Vallgornera y de Lentorn, signore di Vilanova de la Muga (1757-1836), dottore in filosofia e in legge, per privilegio dato dal re Carlo IV di Spagna il 30 settembre 1796, fu investito del titolo di I marchese di Vallgornera.[6][7][9][11] Fu anche barone di San Miguel de Pera e visconte di Casa Lluna.[11] Sposò in prime nozze María Josefa de Regás y Saleta, e in seconde nozze Maria Jacoba Clementina Magdonell y de Condé, ma ambedue le unioni non gli dettero discendenti, e pertanto il titolo di Marchese di Vallgornera e gli altri, passarono al cugino Alberto Baldrich y de Veclana, nipote della zia paterna Mariana de Vallgornera y Bosch.[6]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Mugnos.
  2. ^ (CA) Castell de Vallgornera (Can Modest de les Torres), su poblesdecatalunya.cat. URL consultato il 5 gennaio 2022.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Enciclopedia Catalana.
  4. ^ a b c d e f g h i (CAFR) Marquès de Vallgornera, El testament de Guillema de Villademany , muller del vescomte de Narbona Eimeric IX, in 42e congrès de la Fédération historique du Languedoc méditerranéen et du Roussillon, à Perpignan (9-11 mai 1969), Fonds de la Fédération historique du Languedoc méditerranéen et du Roussillon, 1970, pp. 205-219.
  5. ^ (ES) F. Monsalvatje y Fossas, Colección diplomática del condado de Besalú, J. Bonet, 1901, pp. 472-473.
  6. ^ a b c d e f g h M. de Vallgornera.
  7. ^ a b c d e f F. J. Morales Roca, Próceres habilitados en las Cortes del Principado de Cataluña, siglo XVII (1599-1713), Hidalguía, 1983, p. 129.
  8. ^ a b (CA) A. de Fluvià, Els senyors del Castell d'Albons, in Paratge, n. 2, Societat Catalana de Genealogia, Heràldica, Sigil·lografia, Vexil·lologia i Nobiliària, 1991, pp. 29-32.
  9. ^ a b c d (CA) Els Castells Catalans, vol. 3, Dalmau, 1971, p. 78.
  10. ^ (CA) La Junta General de Braços de 1713. L'ambaixada Dalmases i altra documentació (1713-14) (PDF), su parlament.cat. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  11. ^ a b c (ES) E. Paluzie y Catalozella, Olot. Su comarca, sus extinguidos volcanes, su historia civil, religiosa y local : biografias de sus hijos mas notables en letras, armas, etc, Estab. tip. de J. Jepús, 1860, p. 202.

Bibliografia

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  • F. Mugnos, Teatro genologico delle Famiglie Nobili titolate feudatarie ed antiche nobili del fidelissimo Regno di Sicilia viventi ed estinte, vol. 3, Palermo, Coppola, 1667, pp. 473-480.
  • (ES) J. Gramunt i Subiela, Genealogías de la Casa de Vallgornera, Tarragona, 1942.
  • (ES) M. de Vallgornera, Breve descripción del Archivo de la Casa Vallgornera, in Actes de la I Assemblea d'Estudis sobre el Comtat de Besalú ( 1968 ), Barcellona, Olot, 1972, pp. 149-166.

Collegamenti esterni

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  • (CA) Vallgornera (XML), su enciclopedia.cat. URL consultato il 14 gennaio 2022.