Cavallerleone
Cavallerleone (Cavalion in piemontese) è un comune italiano di 678 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.
Cavallerleone comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Bongiovanni (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 44°44′N 7°40′E |
Altitudine | 270 m s.l.m. |
Superficie | 16,44 km² |
Abitanti | 678[1] (29-2-2024) |
Densità | 41,24 ab./km² |
Frazioni | Cascinassa, Pedaggera |
Comuni confinanti | Cavallermaggiore, Murello, Racconigi, Ruffia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12030 |
Prefisso | 0172 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004058 |
Cod. catastale | C375 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 589 GG[3] |
Nome abitanti | cavallerleonesi |
Patrono | san Romano |
Giorno festivo | 9 agosto |
Cartografia | |
Posizione di Cavallerleone nella provincia di Cuneo | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaIl territorio di Cavallerleone si trova nella pianura alluvionale del Po; completamente pianeggiante, la sua quota è compresa tra 260 e 279 m s.l.m.[4]. Il territorio è attraversato dal torrente Maira e dai suoi affluenti Rio Freddo e Rio Caldo[5]. Il terreno è prevalentemente destinato ad uso agricolo, con un'area artigianale.
Storia
modificaIl nome sembra derivare dal termine latino caballarium, che indicava un allevamento di cavalli, e dal nome proprio Leone - probabilmente il proprietario originale del fondo. L'etimologia sarebbe dunque la stessa della vicina Cavallermaggiore; è possibile che in origine i due comuni moderni fossero parte dello stesso territorio. Con il nome di Cavalario Leone compare per la prima volta nel 1184 in una bolla papale, ma è probabile che la fondazione risalga almeno all'XI secolo[6].
Tra XII e XIV secolo Cavallerleone fu conteso dai marchesi di Saluzzo, Busca e Savigliano, fino ad arrivare a far parte in modo stabile del marchesato di Saluzzo a fine XIII secolo. Il territorio fu feudo della famiglia Nucetto a partire dal XIV secolo[6]; i Nucetto, inizialmente vassalli del marchese di Saluzzo, si sottomisero in seguito ai Savoia-Acaja, portando Cavallerleone tra i loro possedimenti[6].
Nel 1407 i Nucetto concessero a Cavallerleone diverse franchigie e privilegi; questo avvenimento è considerato l'atto di nascita del comune di Cavallerleone[6].
Nei secoli a seguire diverse famiglie affiancarono i Nucetto nella giurisdizione del territorio, tra cui i Balbo, i Cacherano, i Filippone (con titolo di conti), i Richelmy, i Bercerà, i Ceva di Noceto, i Savoia Marchesi di Racconigi, tutti investiti di parte della signoria di Cavallerleone[7][8].
Nel 1762 la frammentazione feudale cessò, ed il territorio fu assegnato a Luigi di Savoia, principe di Carignano, fino alla fine del feudalesimo nel Regno di Sardegna (1775). Dopo la parentesi rivoluzionaria Cavallerleone tornò ad essere Comune nel nuovo ordinamento del Regno di Sardegna, ed a seguire nell'Italia unita[6].
Simboli
modificaLo stemma del Comune di Cavallerleone è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 1998.[9]
«Di rosso, al guerriero armato di tutto punto d'argento, con la visiera dell'elmo alzata, il volto di carnagione, impugnante con la destra sollevata una spada sguainata del secondo, a cavallo di un leone illeopardito d'oro, armato di nero.»
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa San Giovanni Battista e San Giuseppe lavoratore
- Castello, necessitante di interventi di ristrutturazione e recupero
- Palazzo Balbo-Ferrero (secolo XVI)
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[10]
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Cavallerleone sono 103[11], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[12]:
Cultura
modificaRicorrenze
modifica- 9 agosto, san Romano, storico patrono del paese (non viene però organizzata alcuna manifestazione in questa ricorrenza)
- 1º maggio, festa patronale di San Giuseppe Lavoratore (a cui è dedicata la chiesa omonima, ovvero la chiesa di San Giovanni Battista e San Giuseppe lavoratore, sede della confraternita di San Giuseppe). Vengono in questa occasione organizzate alcune manifestazioni, prevalentemente la "festa della birra" e diverse serate di ballo liscio.
Feste e fiere
modificaFesta patronale di san Giuseppe, 1º maggio.
Economia
modificaTradizionalmente l'economia del piccolo paese è basata sull'agricoltura. Negli ultimi decenni, tuttavia, si è registrato un notevole sviluppo dell'artigianato. La piccola imprenditoria sta, in questi anni, colonizzando la zona artigianale situata al di là del fiume Maira, nella località detta "Pedaggera".
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giovanni Bongiovanni | Indipendente | Sindaco | [13] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanni Bongiovanni | Lista civica | Sindaco | [14] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Gianpiero Giacosa | Lista civica | Sindaco | [15] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Giovanni Bongiovanni | Lista civica | Sindaco | [16] |
Infrastrutture e trasporti
modificaFra il 1886 e il 1959 la località era servita da una stazione ferroviaria, situata in località Comba, a circa 2 chilometri dal paese, posta lungo la ferrovia Moretta-Cavallermaggiore[17].
Galleria d'immagini
modifica-
Municipio
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Chiesa confraternita San Giuseppe e San Giovanni Battista
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Castello
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Palazzo Balbo-Ferrero
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Setificio Gioanetti-Ceriana
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ "ISTAT - Censimento 1961 - Fascicoli provinciali - Cuneo - Tav. 2 (pag. 27)" (PDF), su ebiblio.istat.it. URL consultato il 21 settembre 2022.
- ^ "Comune di Cavallerleone - il Comune in breve", su comunecavallerleone.it. URL consultato il 21 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2022).
- ^ a b c d e Comune di Cavallerleone - Storia, su comunecavallerleone.it. URL consultato il 21 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2021).
- ^ Manno, Antonio, Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, Torino, Bocca, 1892, pp. 205-206 (v. 4).
- ^ Manno, Antonio, Dizionario feudale degli antichi stati continentali della monarchia di Savoia (Savoia, Aosta, Piemonte, Monferrato, Saluzzo, Novara, Lomellina, Nizza, Oneglia) 1720-1797, Firenze, Giuseppe Civelli, 1895, pp. 67-69.
- ^ Cavallerleone, decreto 1998-03-03 DPR, concessione di gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it, Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali. URL consultato il 23 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2018.
- ^ Dati superiori alle 20 unità
- ^ Elezioni del 13 giugno 1999, su amministratori.interno.it.
- ^ Elezioni del 13 giugno 2004, su amministratori.interno.it.
- ^ Elezioni del 7 giugno 2009, su amministratori.interno.it.
- ^ Elezioni del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Luigi Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte, Editrice Il Punto, Torino, 2002, pp. 120-121. ISBN 88-88552-00-6.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cavallerleone
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comunecavallerleone.it.
- Cavallerleóne, su sapere.it, De Agostini.
- Antonio Manno, Dizionario feudale degli antichi stati continentali della monarchia di Savoia, Civelli, Firenze 1895 su archive.org