Chimonocalamus clade

Chimonocalamus clade è una denominazione provvisoria per una sottotribù di piante spermatofita monocotiledone di bambù appartenente alla famiglia Poaceae (ordine delle Poales).[1][2][3]

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Chimonocalamus clade
Immagine di Chimonocalamus clade mancante
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Bambusoideae
Tribù Arundinarieae
Sottotribù Chimonocalamus clade
(nome provvisorio)
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi

Etimologia modifica

Il nome della denominazione provvisoria del clade deriva dal suo genere più importante Chimonocalamus J.R. Xue & T.P.Yi, 1979 il cui nome è formato da due parole greche: "cheimonas" (= inverno) e "kalami" (= canna).[4][5]

Descrizione modifica

 
Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Il portamento di questa specie è arbustivo perenne (o arborescente) con robusti culmi legnosi ed eretti (in "Ampelocalamus" sono ammassati). Le radici in genere sono del tipo fascicolato derivate da corti rizomi pachimorfi. Gli internodi sono affusolati (o anche a volte quadrangolari) e glabri. I nodi sono lievemente prominenti (gonfi). Dai nodi inferiori possono diramarsi delle radici aeree spinose. Inoltre da ogni nodo possono svilupparsi orizzontalmente fino a 3 - 5 rami subuguali orizzontali. Le specie del genere Chimonocalamus producono deliziosi germogli di bambù profumati. Dimensioni delle piante: altezza fino a 10 metri.[1][6][7][8][9][10][11][12][13]
  • Le foglie lungo il culmo in genere sono alterne e distiche. Sono composte da una guaina (decidua) con o senza padiglioni auricolari (se presenti sono poco appariscenti), una ligula e una lamina con forme da lineari o lanceolate a triangolari e apice acuto; la lamina può essere eretta o riflessa. Sono presenti dei pseudo-piccioli. Le venature sono parallelinervie (quelle trasversali sono poco prominenti).
  • Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, dei racemi a pannocchia aperta, sono ramificate in Chimonocalamus e non ramificate e pendule in "Ampelocalamus"; inoltre sono sottese da poche o nessuna brattea. Le spighette, con forme lineari (o lanceolate o oblunghe) e compresse lateralmente, in genere sono robuste e quelle fertili sono lungamente pedicellate. Sono presenti anche spighette solitarie. In "Ampelocalamus" le spighette sono pendule a grappolo.
  • Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette fertili sono sottese da due brattee chiamate glume (inferiore e superiore). Le glume sono persistenti e più corte della spighetta. La forma è ovata con apice acuminato (quella superiore un po' più grande); la consistenza è erbacea con ciglia. Ogni spighetta è formata da più fiori fertili (da 2 fino a 12); i fiori apicali (mediamente uno) possono essere ridotti o sterili. Alla base del fiore fertile sono presenti due brattee: la palea e il lemma. Il lemma è ovato con apice acuto (mucronato) a consistenza erbacea, con scarse ciglia e riccamente venato. La palea è un po' più lunga del lemma, più stretta e carenata. La disarticolazione avviene sotto ogni fiore fertile. La rachilla è definita (di tipo cimoso).
  • I fiori sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da tre lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono fittamente cigliate e trasparenti.
  • I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti nel quale il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme e aderente. L'endosperma è duro e l'ilo è lungo e lineare. L'apice è privo di appendici. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono.

Riproduzione modifica

  • Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento –dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat modifica

La distribuzione delle specie di questo gruppo sono prevalentemente asiatiche con habitat anche montani.

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il gruppo di questa voce è descritto al'interno della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Arundinarieae).[1][6]

Filogenesi modifica

La conoscenza filogenetica della tribù Arundinarieae è ancora in via di completamento. Per il momento i botanici (provvisoriamente) dividono la tribù in 12 cladi. Al gruppo di questa voce è assegnato il terzo clade (Clade III).[1][2][14] All'interno della tribù il Chimonocalamus clade è "gruppo fratello" del Clade XII (Kuruna). Questi due gruppi si stima che si siano separati circa dai 3,5 ai 2,8 milioni di anni fa (il primo valore è calcolato con procedure di calibrazione sul DNA; il secondo dato è ricavato dalle analisi dei fossili).[2]

Dalle analisi del DNA il genere Chimonocalamus risulta monofiletico. Sembra tuttavia che alcune specie del genere abbiano acquisito cloroplasti dalle specie del clade "Phyllostachys clade" (Clade V), indicando eventi di ibridazione intergenerica.[1] Il genere Ampelocalamus è polifiletico: una specie, Ampelocalamus calcareus C.D. Chu & C.S. Chao, forma un clade separato (Clade XI) mentre il resto del genere è collegato a Chimonocalamus, sebbene altre ricerche lo descrivono all'interno del "V clade".[1]

Studi recenti includono in questo gruppo anche alcune specie del genere Fargesia sect. Ampullares.[15]

Per il genere Chimonocalamus sono indicate le seguenti sinapomorfie: germogli fragranti; dai nodi inferiori si diramano alcune radici aeree spinose. Per il genere Ampelocalamus e Fargesia non è indicata nessuna sinapomorfia.[1]

Composizione del clade modifica

Il clade si compone di 3 generi e circa 24 specie:[1][2][16][17]

Genere Specie Distribuzione
Chimonocalamus
J.R. Xue & T.P. Yi, 1979
11 Cina sud-occidentale, Himalaya orientale e Birmania.
Ampelocalamus
S.L.Chen , T.H.Wen & G.Y.Sheng, 1981[2]
13 (1) Dall'Himalaya centrale al sud della Cina
Fargesia
Franchet, 1893[15]
? (2) Asia sud-orientale

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h Kellogg 2015, pag. 161.
  2. ^ a b c d e Zhang et al. 2016, pag. 122.
  3. ^ PeerJ 2018, pag. 14.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 22 agosto 2018.
  5. ^ David Gledhill 2008, pag. 102.
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  8. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  10. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su static1.kew.org, p. Chimonocalamus. URL consultato il 22 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  12. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 22 agosto 2018.
  13. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 22 agosto 2018.
  14. ^ PeerJ 2018.
  15. ^ a b c Wang et al. 2017, pag.5.
  16. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 22 agosto 2018.
  17. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/1.1/browse/A. URL consultato il 22 agosto 2018.

Bibliografia modifica

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