Claretta

film del 1984 diretto da Pasquale Squitieri
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Claretta è un film del 1984 diretto da Pasquale Squitieri.

Claretta
Un frammento dai titoli di testa
Lingua originaleItaliano, tedesco
Paese di produzioneItalia
Anno1984
Durata127 min
Generestorico, biografico, drammatico
RegiaPasquale Squitieri
SoggettoPasquale Squitieri
SceneggiaturaPasquale Squitieri e Arrigo Petacco
ProduttoreGiacomo Pezzali
Produttore esecutivoTony Amendola e Giancarlo Marchetti
Casa di produzioneTrans World Film S.p.a. e Rai - Radiotelevisione Italiana Rete 2
Distribuzione in italianoUIP
FotografiaEugenio Bentivoglio
MontaggioMauro Bonanni
MusicheGerard Schurmann
ScenografiaNicola Losito
CostumiEzio Altieri
TruccoMassimo De' Rossi e Renato Francola
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il film ha partecipato alla 41ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[1] Per la sua interpretazione nel ruolo di Claretta Petacci, Claudia Cardinale è stata premiata col Nastro d'argento per la miglior attrice[2] e col Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia.

Una giornalista intenzionata a realizzare un film su Claretta Petacci, l'amante di Benito Mussolini, a causa delle molte reticenze e dello scarso materiale reperito si rivolge alla sorella di Claretta, Miriam, per avere lumi. La donna le racconta così la storia della sorella Claretta. In seguito alla seduta del Gran Consiglio del Fascismo della notte tra il 24 e il 25 luglio 1943 che portò alla caduta del governo fascista e all'arresto di Mussolini, Claretta e la sua famiglia lasciano Roma e si trasferiscono al nord. Qui vengono arrestati dai carabinieri e rinchiusi nel carcere di Novara mentre Marcello, il fratello di Claretta, è agli arresti a Roma in un ospedale militare. Liberati dai tedeschi, i vari membri della famiglia Petacci si riuniscono e si trasferiscono in una villa a Gardone, non lontano dalla residenza di Mussolini e dalla sede del governo repubblicano a Salò. Chiamata da Mussolini che la vuole accanto a sé, Claretta decide di non mettersi in salvo con la famiglia per restare invece accanto all'uomo amato. Verranno entrambi fucilati dai partigiani il 28 aprile 1945.

Riconoscimenti[3]

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  1. ^ Roberto Chiti, Roberto Poppi e Enrico Lancia, Dizionario del cinema italiano, Gremese Editore, 1991, 1996.
  2. ^ Enrico Lancia, I premi del cinema, Gremese Editore, 1998, ISBN 88-7742-221-1.
  3. ^ Claretta - Awards, su imdb.com, IMDb.

Collegamenti esterni

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