Comerio
Comerio (Cumér in dialetto varesotto[4]) è un comune di 2 894 abitanti[1] della provincia di Varese, in Lombardia.
Comerio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Ballarini (lista civica Comerio Attiva) dal 04-10-2021 1º mandato |
Territorio | |
Coordinate | 45°50′23.78″N 8°44′48.52″E / 45.83994°N 8.74681°E |
Altitudine | 380 m s.l.m. |
Superficie | 5,55 km² |
Abitanti | 2 894[1] (31-12-2020) |
Densità | 521,44 ab./km² |
Frazioni | Casa Muro, Villa Laughier, Vigne, Chignolo, Oroco, Picca, Quarte, Mattello, C.na Campi, Caddè, Cavernago, Grotta del Remeron, Grotta della Scondurava, Grotta del Motterello, Motterello, Punta Merigett |
Comuni confinanti | Barasso, Castello Cabiaglio, Cuvio, Gavirate |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21025 |
Prefisso | 0332 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 012055 |
Cod. catastale | C922 |
Targa | VA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 652 GG[3] |
Nome abitanti | comeriesi |
Patrono | santi Ippolito, Cassiano e Celso |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Storia Modifica
Nel IV secolo a.C. la zona venne raggiunta dai Celti che scelsero la posizione strategica, posta tra Milano e il Lago Maggiore e di Como, per fondare l'agglomerato di "Kunmaer", primo nome dato all'insediamento. Il nome mutò negli anni in "Gunmeri", "Gomeri", "Gomera", "Gomero" e nel periodo comunale "Comero", ed infine nell'attuale "Comerio".[5]
Nel medioevo in età comunale il paese assunse lo statuto di comune rurale. La lenta crescita della popolazione venne accelerata nel ventennio fascista, quando nel 1927 al comune di Comerio vennero aggregati quelli di Barasso e Luvinate, che al termine della seconda guerra mondiale tornarono ad essere comuni autonomi.[5]
Nel 1946 venne fondata dall'imprenditore milanese Giovanni Borghi la "SIRI", meglio conosciuta come Ignis, azienda specializzata nella produzione di elettrodomestici. Acquisita nel 1972 dalla multinazionale Olandese Philips, divenne proprietà della statunitense Whirlpool nel 1991.
Monumenti e luoghi d'interesse Modifica
Architetture civili Modifica
Tra le architetture civili di Comerio spiccano la porzione di parco donata al Comune dalla proprietà di Villa Tatti Tallacchini[6] e Villa Noseda Laugier.
Villa Noseda Laugier Modifica
Originariamente inserita in un parco di estensione compresa tra il cosiddetto colle del Giuoco e le pendici del Campo dei Fiori, Villa Noseda Laugier è una dimora in stile eclettico costruita nel 1878, su progetto dell'architetto Canedi. Ampliamenti e rielaborazioni si registrarono successivamente all 1900, anno in cui la proprietà passò nelle mani di Lorenzo Laugier, al quale si devono anche la costruzione della portineria e dei rustici. L'edificio padronale, d'impostazione manieristica, ospita al suo interno uno scalone sul quale si affacciano una serie di ambienti organizzati in modo tale da costituire una sorta di loggiato.[7]
Società Modifica
Evoluzione demografica Modifica
Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti Modifica
Fra il 1914 e il 1940 Comerio ospitò una fermata della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[9].
Il comune di Comerio, insieme a Barasso, è servito dalla linea ferroviaria FN Saronno-Varese-Laveno Mombello tramite la stazione di Barasso-Comerio.
Amministrazione Modifica
Nel periodo fascista il comune si allargò, annettendo temporaneamente Barasso e Luvinate.
Sport Modifica
Il Tennis Club di Comerio con Fausto Gardini, Nicola Pietrangeli, Orlando Sirola, ha vinto il campionato italiano maschile a squadre nel 1961 e 1962.
Nel 1958 Comerio è stata sede di arrivo della 2ª tappa del Giro d'Italia.
- Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Comerio
Anno | Tappa | Partenza | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
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1958 | 2ª | Varese (cron. individuale) | 26 | Ercole Baldini | Ercole Baldini |
Note Modifica
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 223, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ a b Storia di Comerio, su comune.comerio.va.it. URL consultato il 22 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2018).
- ^ Langè, p. 270.
- ^ Langè, p. 269.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Pietro Macchione, Varese, 2014. ISBN 978-88-6570-169-0
Bibliografia Modifica
- Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.
Voci correlate Modifica
Altri progetti Modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Comerio
Collegamenti esterni Modifica
- Sito ufficiale, su comune.comerio.va.it.