Ferrovia Saronno-Laveno

linea ferroviaria in Italia

La ferrovia Saronno-Laveno è una linea ferroviaria italiana di proprietà regionale che collega Saronno a Laveno-Mombello, e permette di servire le aree lombarde comprese fra Milano, Varese ed il Lago Maggiore.

Saronno-Laveno
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioSaronno
FineLaveno-Mombello
Attivazionea tratte, dal 1884 al 1886
GestoreFerrovienord
Precedenti gestoriFerrovie Provinciali Comasche
SFT
Ferrovie Nord Milano
Lunghezza51,1 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V cc
Ferrovie

La ferrovia e le sue stazioni sono gestite da Ferrovienord. Il servizio passeggeri regionale è svolto da Trenord, sui percorsi Laveno Mombello Nord-Saronno-Milano Nord Cadorna e Varese Nord-Saronno-Milano Nord Cadorna.

Storia modifica

Tratta Inaugurazione
Saronno-Vedano Olona 17 aprile 1884
Vedano Olona-Malnate 14 agosto 1884
Malnate-Varese[1] 29 giugno 1885
Varese-Laveno 5 luglio 1886

La ferrovia sorse a metà degli anni ottanta del XIX secolo dalla volontà della Provincia di Como di unire il capoluogo alla parte occidentale del territorio provinciale, a quel tempo comprendente anche parte dell'attuale Provincia di Varese. Nel 1881, la Deputazione provinciale presentò al Ministero dei lavori pubblici il progetto di due strade ferrate: una che collegasse Como a Varese e a Laveno-Mombello, l'altra che derivasse dal tracciato della precedente nei pressi di Malnate e che scendesse verso Saronno presso l'omonima stazione ferroviaria della linea per Milano, gestita dalla Società Anonima per le ferrovie Milano-Saronno e Milano-Erba[2].

La convenzione per la costruzione e l'esercizio della linea alla Provincia di Como fu approvata con Regio Decreto 16 febbraio 1882, n. 670. Il 16 novembre dello stesso anno l'ente provinciale cedette la concessione alla Società Anonima Ferrovie Provinciali Comasche che cominciò i lavori di costruzione[2]. Il 17 aprile 1884 fu aperto il tronco Saronno-Vedano Olona[3], della Saronno-Malnate, la quale fu inaugurata il 14 agosto 1884[2]. Il 30 maggio 1885, una convenzione fra Provincia di Como e la società di capitale belga Società Anonima delle Ferrovie del Ticino (SFT), sanciva il passaggio delle concessioni a quest'ultima società.

I lavori della Como-Varese-Laveno proseguirono sotto la direzione di questa società. Il 29 giugno 1885 fu aperto il tratto fra Malnate e la stazione di Varese Nord, completando il collegamento ferroviario con Saronno, il 24 settembre dello stesso anno fu aperto il tronco Malnate-Como, mentre l'intera linea fu inaugurata il 5 luglio 1886[3][4].

Le Ferrovie Nord Milano assunsero l'esercizio diretto delle due concessioni il 3 luglio 1888 dopo che fu approvata con la Provincia di Como e la SFT una convenzione che consentiva il passaggio di gestione[5].

Le due linee furono concepite e costruite a singolo binario. Tra il 1926 e il 1927, la FNM decise di potenziare la Saronno-Malnate, raddoppiando il binario. Nel 1928 il ponte di Malnate, originariamente in ferro, fu sostituito dall'attuale in calcestruzzo.

L'elettrificazione a 3000 Volt a corrente continua della linea fu effettuata nel dopoguerra: il 14 dicembre 1948 fu elettrificato il tronco Malnate-Varese, il 4 marzo 1950 toccò al Saronno-Tradate, mentre il mese successivo si conclusero i lavori fra Tradate e Malnate. Il tratto Varese-Laveno fu completato l'11 aprile 1950[6].

La linea Grandate-Malnate fu soppressa il 31 luglio 1966[7] e successivamente disarmata. Da quel momento, la Laveno-Malnate non fu più utilizzata per il traffico proveniente o destinato alla città lariana.

Nel 1972, la ferrovia, come tutte le linee concesse alle Ferrovie Nord Milano, fu riscattata dalla Stato che ne divenne proprietario[8], tuttavia la società milanese mantenne la concessione per l'esercizio della strada ferrata e del servizio ferroviario fino all'anno 2000. In quell'anno, il Decreto Dirigenziale n. 2339/2000 del Ministero dei trasporti e della navigazione ha rinnovato la concessione fino al 17 marzo 2016[9]. In adeguamento al principio di sussidiarietà, la proprietà della ferrovia è stata trasferita negli ultimi anni dallo Stato alle Regione Lombardia.

Nel 2009 era allo studio d'ipotesi di raddoppio del tratto Malnate-Varese[10][11], ma al 2021 il progetto non ha avuto seguito[12].

Dal dicembre 2020 sono in corso progetti di fattibilità relativi ai raddoppi delle tratte Cittiglio-Gemonio, Morosolo-Barasso e modifica dell'impianto di Varese Nord[13].

Caratteristiche modifica

La linea ferroviaria è totalmente elettrificata a 3000 V in corrente continua, ed è gestita da Ferrovienord.

La ferrovia è a doppio binario da Saronno a Malnate, mentre è a binario singolo da Malnate a Laveno.

Nella stazione di Laveno Nord è presente un raccordo ferroviario che collega la stazione con quella di Laveno, gestita da RFI e posta sulle linee Luino-Oleggio e Luino-Milano.

Sull'intera linea vige il regime di blocco automatico a correnti codificate[14]; sull'intera tratta è presente il SCMT[14]: i lavori sono stati completati nell'ottobre del 2019 con l'attivazione del SST nella tratta Malnate-Laveno[15].

La circolazione è regolata dal DCO di Varese Nord.

Percorso modifica

 Stazioni e fermate 
 
linea FN per Milano
     
linea FN per Seregno
 
21+157 Saronno * 1879 211 m s.l.m.
     
linea FN per Novara
     
linea FN per Como
 
Autostrada A9Strada europea E35
 
24+364 Gerenzano-Turate
 
26+894 Cislago
 
Autostrada A36
 
torrente Bozzente
     
tranvia per Como († 1934)
     
29+457 Mozzate
 
torrente Gradeluso
 
31+471 Locate Varesino-Carbonate
 
33+375 Tradate-Abbiate Guazzone
 
34+719 Tradate 299 m s.l.m.
 
37+997 Venegono Inferiore
 
40+424 Venegono Superiore-Castiglione Olona
 
42+570 Vedano Olona
     
Bivio Quadronna linea FNM per Como † 1966
 
torrente Quadronna
 
45+079 Malnate termine doppio binario 251 m s.l.m.
     
fiume Olona
 
 
 
 
 
 
ferrovia della Valmorea † 1977
 
Galleria del Gaggione
 
Ponte sul fiume Gaggione
 
Viadotto del Vivirolo
     
linea RFI per Porto Ceresio
     
49+867 Varese Nord 374 m s.l.m.
     
Varese (RFI) Piazzale Trieste
     
raccordo FN-RFI († 1965)
     
linea RFI per Gallarate
 
Galleria San Pedrino
 
52+376 Varese Casbeno 365 m s.l.m.
     
tranvia Varese-Bobbiate († 1950)
 
55+682 Morosolo-Casciago 324 m s.l.m.
 
torrente Tinella
 
57+973 Barasso-Comerio
     
tranvia Varese-Angera († 1940)
 
61+106 Gavirate
 
62+000 Gavirate Verbano * 1991[16]
 
63+625 Cocquio-Trevisago 267 m s.l.m.
 
torrente Monvallina
 
66+052 Gemonio
 
fiume Boesio
     
tranvia per Bosco Valtravaglia († 1949)
     
67+778 Cittiglio 243 m s.l.m.
   
 
linee RFI Luino-Milano e Luino-Oleggio
 
raccordo FN-RFI
     
72+152 Laveno Mombello Lago 198 m s.l.m.
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Da Saronno a Varese modifica

Il capolinea meridionale della linea ferroviaria è posto presso la stazione di Saronno nel piazzale binari della quale si congiungono la Milano-Saronno, la Saronno-Novara, la Saronno-Seregno e la Saronno-Como.

Proseguendo verso settentrione, la linea si separa da quelle verso Como, Novara e Malpensa all'uscita nord della stazione di Saronno, in cui i treni verso Laveno partono dal binario 4 e quelli provenienti dalla cittadina sul Lago Maggiore arrivano al binario 3.

Da Saronno a Malnate, la ferrovia attraversa le campagne ed è perlopiù rettilinea. Il limite di velocità in questo tratto non è mai superiore a 90 km/h, a causa della presenza di numerosi passaggi a livello. Lasciata Saronno, essa giunge dopo qualche chilometro alla stazione di Gerenzano-Turate, per poi continuare in rettilineo fino a Cislago. La stazione di Mozzate è preceduta da una curva e la stazione stessa è posizionata in curva.

La linea tocca poi le stazioni di Locate Varesino-Carbonate, Abbiate Guazzone e Tradate, questa situata nei pressi di una doppia curva. Superata Tradate, la ferrovia prosegue verso Venegono Inferiore, Venegono Superiore e Vedano Olona. Dopo quest'ultima località, la linea affronta una doppia curva piuttosto stretta, al termine della quale si può tuttora notare il vecchio tracciato proveniente da Grandate, appartenente alla dismessa ferrovia Varese-Como. La stazione di Malnate, situata anch'essa in curva, ha tre binari per il servizio viaggiatori e due utilizzati per il ricovero di mezzi della manutenzione. Dopo quest'ultima stazione, superato il passaggio a livello con una deviata da 60 km/h, termina la tratta a doppio binario ed inizia quella a singolo. Il limite di velocità si riduce a 70 km/h fino a Varese.

Poco dopo Malnate, la ferrovia affronta il viadotto sull'Olona. Questa infrastruttura è l'opera d'arte principale della linea e sovrasta il fiume omonimo e la ferrovia della Valmorea, ad oggi dismessa sebbene utilizzata solo a scopi turistici nel tratto da Malnate fino a Mendrisio.

La linea prosegue percorrendo un tratto piuttosto tortuoso, a metà costa, scendendo verso Varese al 12 per mille attraversando il quartiere di Belforte e giungendo nella stazione di Varese Nord. Questa è posta nel centro della città nei pressi della stazione gestita da RFI.

Da Varese a Laveno modifica

Dalla stazione di Varese Nord, proseguendo in direzione di Laveno-Mombello, si sottopassa piazzale Trieste e si percorre un tratto in trincea, fino ad imboccare la galleria San Pedrino, che ha subito nell'estate del 2006 importanti lavori di ristrutturazione. Dopo aver attraversato l'abitato di Varese, si giunge alla Stazione di Varese-Casbeno, situata nell'omonimo quartiere.

A questo punto la linea lascia l'urbanizzazione alle spalle e diventa piuttosto tortuosa, perdendo quota per indirizzarsi verso Gavirate. Dopo una serie di curve piuttosto strette, si giunge alla fermata di Morosolo-Casciago, per poi scendere attraverso i boschi fino a Barasso-Comerio, stazione d'incrocio per tutti i treni regionali che percorrono la sezione Laveno-Varese. Da Barasso prima di giungere a Gavirate è possibile ammirare il panorama sul Lago di Varese. Dopo una brusca curva si giunge alla stazione di Gavirate.

La linea attraversa successivamente il paese, incontrando la fermata di Gavirate Verbano costruita per servire il distretto scolastico. Essa prosegue la discesa verso Cocquio-Trevisago, stazione dotata di doppio binario. Da questa località la ferrovia procede in piano fino a Gemonio e si scende fino a Cittiglio, di fronte alla cui stazione sorgeva, fra il 1914 e il 1949 il capolinea della tranvia della Valcuvia[17]; da qui la linea corre alle falde dell'imponente Sasso del Ferro parallelamente alla strada.

L'ultimo tratto prima di Laveno è piuttosto ripido, sedici per mille: si sottopassa la linea RFI Novara–Pino e si entra nella stazione di Laveno Mombello Lago, situata a pochi metri dal Lago Maggiore e dotata di cinque binari per il servizio viaggiatori e di un paio di binari per il ricovero dei treni.

Traffico modifica

La linea è percorsa dai treni regionali Milano-Saronno-Varese, dai treni regionali Milano-Saronno-Varese-Laveno, dai treni regionali espressi Milano-Saronno-Varese-Laveno che effettuano tutte le fermate fra Laveno e Malnate, fermando poi solo a Tradate e Saronno.

Note modifica

  1. ^ Parte della Como–Varese–Laveno.
  2. ^ a b c G. Cornolò, p. 16.
  3. ^ a b Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it. URL consultato il 12 luglio 2008.
  4. ^ Il Cornolò parla di 5 luglio 1885. Vedi G. Cornolò, p. 16
  5. ^ G. Cornolò, p. 17.
  6. ^ G. Cornolò, p. 60.
  7. ^ G. Cornolò, p. 35.
  8. ^ G. Cornolò, p. 68.
  9. ^ Bilancio FNM 2006, p. 11.
  10. ^ http://www.varesenews.it Treni, uno studio per raddoppiare la tratta Varese-Malnate 12 agosto 2009
  11. ^ [1]
  12. ^ http://www.prealpina.it Un binario solo. Come nel 1885 01-07-2019
  13. ^ Interventi sulla rete per stabilizzazione orario: raddoppio selettivo Varese - Laveno e sistemazioni incroci (Gemonio e Cittiglio) dal sito ufficiale di Ferrovie nord
  14. ^ a b Copia archiviata (PDF), su ferrovienord.it. URL consultato l'8 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2017).
  15. ^ Protezione della marcia dei treni - FerrovieNord [collegamento interrotto], su fnmgroup.it. URL consultato il 15 aprile 2022.
  16. ^ Nuova fermata sulle FNM, in "I Treni Oggi" n. 124 (marzo 1992), p. 8
  17. ^ Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Pietro Macchione, Varese, 2014. ISBN 978-88-6570-169-0

Bibliografia modifica

  • Giovanni Cornolò, Cento anni di storia... delle Ferrovie Nord Milano, Trento, Globo edizioni, 1979.
  • FNM S.p.A., Bilancio d'esercizio 2006 (PDF), Milano, VieNord (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2007).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Mappa, su openstreetmap.org.