Conti di Perche

lista di un progetto Wikimedia

Il titolo di conti di Perche era legato ad una contea medievale situata tra la Normandia e il Maine.

Stemma dei conti di Perche

Ebbe indipendenza di governo fino al 1226, anno in cui passò sotto il dominio diretto della corona francese. La contea venne annessa a quella di Alençon e dal 1325 entrambe le contee vennero rette da un ramo cadetto dei Valois. Alla morte senza figli dell'ultimo duca di Alençon nel 1525, il territorio tornò ancora una volta alla corona e solo sporadicamente ne venne di nuovo concesso il governo ad altri.

Signori di Mortagne-au-Perche, Signori di Nogent-le-Rotrou e visconti di Châteaudun modifica

I signori di Perche vennero inizialmente indicati con il nome di Signori di Mortagne-au-Perche, fino a quando Routrou II assunse nel 1126 il titolo di conte unendo così la Signoria di Mortagne-au-Perche, la Signoria di Nogent-le-Rotrou e il Viscontado di Châteaudun in un'unica contea.

Signori di Mortagne-au-Perche modifica

  • Hervé I (941-955)
  • ?
  • Hervé II (974-980)

Signori di Nogent modifica

  • Rotrou (960-996)
  • Mélisende, figlia di Rotrou e moglie di Fulcois

Signori e conti di Mortagne e Nogent modifica

  • Fulcois (circa 1000)
  • Goffredo (?-1041), visconte di Châteaudun e signore di Nogent e di Mortagne
  • Ugo I (?-1077/1180), visconte di Châteaudun e signore di Nogent e conte di Mortagne
  • Rotrou II di Perche (1025 circa-1080), visconte di Châteaudun e signore di Nogent e conte di Mortagne

Conti di Perche modifica

Casato di Châteaudun modifica

La contea torna sotto la corona francese e successivamente viene a far parte della Contea di Alençon

Casato di Valois modifica

Dal 1474 al 1478 la contea venne confiscata dalla corona ma poi tornò ai conti Alençon.

Dopo la morte di Margherita di Navarra, sposa di Carlo IV, la contea tornò alla corona; il titolo di duca di Perche venne concesso dal re alcune volte.

Duchi di Perche modifica

Casato di Valois modifica

Casato di Borbone modifica

Titolo inglese modifica

Note modifica

  1. ^ Encyclopædia Britannica, 11th Ed. Vol XXIV. Cambridge: Cambridge University Press, 1910. pg 78.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica