Ctenochasmatoidea è un gruppo di pterosauri primitivi, all'interno del sottordine Pterodactyloidea, vissuti nel Giurassico superiore-Cretaceo inferiore, circa 152-105 milioni di anni fa (Titoniano-Albiano). I loro resti vengono in genere ritrovati in quelli che un tempo erano ambienti costieri o lacustri. La loro anatomia distintiva comprendeva ali lunghe, colli allungati e denti altamente specializzati.[1]

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Ctenochasmatoidea
Esemplare fossile di Ctenochasma elegans
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
Ordine† Pterosauria
Sottordine† Pterodactyloidea
Clade† Euctenochasmatia
CladeCtenochasmatoidea
Unwin, 1995
Sottogruppi

Storia evolutiva

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I primi ctenochasmatoidi noti risalgono al Kimmeridgiano, una fase del Giurassico superiore. In precedenza, una mascella fossile recuperata nella Formazione Jurassic Stonesfield, nel Regno Unito, venne considerata la più antica conosciuta. Secondo gli scienziati questa mandibola apparteneva ad un membro della famiglia Ctenochasmatidae,[2] tuttavia un ulteriore esame suggerì che questo esemplare appartenesse ad un teleosauro anziché ad uno pterosauro.[3]

Classificazione

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Ctenochasmatoidea venne definita da David Unwin nel 2003, come un "clade contenente Cycnorhamphus suevicus, Pterodaustro guinazui, il loro più recente antenato comune e tutti i suoi discendenti".[4] Di seguito è riportato un cladogramma che mostra i risultati di un'analisi filogenetica presentata da Steven Vidovic e David Martill, utilizzando le prime definizioni disponibili per ciascun nome di clade.[1]

Euctenochasmatia

Diopecephalus

Ctenochasmatoidea
Gallodactylidae

Aerodactylus 

Aurorazhdarchidae

Huanhepterus

Ardeadactylus

Aurorazhdarcho

Cycnorhamphus

Moganopterinae

Feilongus

Moganopterus

Ctenochasmatidae

Gladocephaloideus

Pterodaustro 

Beipiaopterus

Gegepterus

Ctenochasma

Gnathosaurus

Plataleorhynchus

Nel 2018, Longrich, Martill e Andres recuperarono una serie significativamente diversa di relazioni per i primi pterodactyloidi nella loro analisi. Di seguito un cladogramma che mostra le loro analisi:[5]

Euctenochasmatia

Pterodactylus antiquus 

Ctenochasmatoidea
Gallodactylidae

Cycnorhamphus suevicus

Normannognathus wellnhoferi

Ctenochasmatidae
Ctenochasmatinae

Ctenochasma

Pterodaustrini

Pterodaustro 

Beipiaopterus

Gegepterus

Kepodactylus

Moganopterinae

Moganopterus

Feilongus

Ardeadactylus

Elanodactylus

Gnathosaurinae

Huanhepterus

Plataleorhynchus

Gnathosaurus

Paleobiologia

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La maggior parte dei ctenochasmatoidi erano pterosauri acquatici o semi-acquatici, dotati di un ampio piedi palmati e lunghi torsi, entrambi adattamenti per il nuoto e il galleggiamento, nonché un evento predominante negli ambienti acquatici, ad eccezione dei gallodactylidi più snelli e corti. Questi pterosauri occuparono una grande varietà di nicchie ecologiche, da carnivori generalisti come Pterodactylus, a filtratori specializzati come Pterodaustro, e possibili mollusivori (mangiatori di molluschi) come Cycnorhamphus. I più comuni, tuttavia, avevano mascelle dritte e denti a forma di aghi, come Ctenochasma e Gnathosaurus; quest'ultimi probabilmente occupavano una nicchia ecologica simile a quella delle moderne spatole, i loro denti formavano un'estensioni del profilo delle mascelle a spatola, consentendo loro di avere una superficie più ampia per catturare singole prede di piccole dimensioni.[6]

La maggior parte dei ctenochasmatoidi ha proporzioni alari simili a quelle dei moderni uccelli costieri e anatre, e probabilmente possedeva uno stile di volo simile, frenetico e potente. L'eccezione è data da Ctenochasma, che sembra avere ali più lunghe ed il suo volo probabilmente era paragonabile a quello dei moderni skua.[6]

Il lancio in volo variava radicalmente tra i vari ctenocasmatoidi. In forme come Cycnorhamphus, dotati di arti lunghi e torsi più corti significava un livello di relativa facilità. In forme come Pterodaustro, tuttavia, che possedeva un torso allungato e arti corti, il lancio in volo sarebbe stato più faticoso e prolungato, e forse attuabile solo in aree aperte, proprio come gli uccelli acquatici moderni pesanti come i cigni.[6]

  1. ^ a b S.U. Vidovic e D.M. Martill, The taxonomy and phylogeny of Diopecephalus kochi (Wagner, 1837) and "Germanodactylus rhamphastinus" (Wagner, 1851), in Geological Society, London, Special Publications, vol. 455, 2017, DOI:10.1144/SP455.12.
  2. ^ Buffetaut, E. and Jeffrey, P. (2012). "A ctenochasmatid pterosaur from the Stonesfield Slate (Bathonian, Middle Jurassic) of Oxfordshire, England." Geological Magazine, (advance online publication) DOI10.1017/S0016756811001154
  3. ^ B. Andres, J. Clark e X. Xu, The Earliest Pterodactyloid and the Origin of the Group, in Current Biology, vol. 24, n. 9, 2014, pp. 1011–6, DOI:10.1016/j.cub.2014.03.030, PMID 24768054.
  4. ^ Unwin, D. M., (2003). "On the phylogeny and evolutionary history of pterosaurs." Pp. 139-190. in Buffetaut, E. & Mazin, J.-M., (eds.) (2003). Evolution and Palaeobiology of Pterosaurs. Geological Society of London, Special Publications 217, London, 1-347.
  5. ^ Longrich, N.R., Martill, D.M., and Andres, B. (2018). Late Maastrichtian pterosaurs from North Africa and mass extinction of Pterosauria at the Cretaceous-Paleogene boundary. PLoS Biology, 16(3): e2001663. DOI10.1371/journal.pbio.2001663
  6. ^ a b c Witton, Mark P. (2013). Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy. Princeton University Press. ISBN 0691150613.

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