Diocesi di Temisonio

La diocesi di Temisonio (in latino Dioecesis Themisonensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Temisonio
Sede vescovile titolare
Dioecesis Themisonensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Temisonio
Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo)
Vescovo titolareChristian George Nicolas Kratz
IstituitaXIX secolo
StatoTurchia
Diocesi soppressa di Temisonio
Suffraganea diLaodicea
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Temisonio, identificabile con Karaöyükpazar nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Frigia Pacaziana nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Laodicea.

La diocesi non è documentata in nessuna delle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli, probabile indizio che la diocesi fu soppressa o accorpata a qualche altra diocesi, oppure cambiò nome prima della metà del VII secolo, epoca in cui viene datata la prima Notitia Episcopatuum conosciuta.

Sono due i vescovi storicamente documentati di questa antica diocesi. Il concilio di Seleucia in Isauria del settembre 359 vide una forte contrapposizione tra i sostenitori della formula dell'homoousios, sancita dal concilio di Nicea del 325, e i loro detrattori, che facevano capo ad Acacio di Cesarea. Questi ultimi redassero una formula di fede che escludeva la consustanzialità come concetto estraneo alle Sacre Scritture. La formula fu sottoscritta da un gruppo di vescovi, tra cui Magno, vescovo di Themisai di Frigia, sede identificabile con Themisonio.[1] Il secondo vescovo noto è Zosimo, che non fu presente al concilio di Calcedonia del 451; in due occasioni il metropolita Nunechio di Laodicea firmò al suo posto i documenti sinodali.[2]

Le Quien attribuisce a questa diocesi un solo vescovo, Mattia, il cui nome appare tra i firmatari degli atti del sinodo convocato a Roma da papa Simmaco nel 503. Tuttavia questo concilio è un falso, parte di quel complesso di documenti noti come "apocrifi o falsi simmachiani".[3] Lanzoni ricorda che la lista episcopale di questo falso concilio fu desunta «parte dai sinodi romani autentici del 499, 501 e 502, parte dal concilio di Calcedonia del 451».[4] In effetti al concilio di Calcedonia prese parte un vescovo di nome Mattia, che apparteneva alla diocesi di Temenotire.[5]

Dal XIX secolo Temisonio è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 18 dicembre 2000 il vescovo titolare è Christian George Nicolas Kratz, vescovo ausiliare di Strasburgo.

Cronotassi modifica

Vescovi greci modifica

  • Magno † (menzionato nel 359)
  • Zosimo † (menzionato nel 451)

Vescovi titolari modifica

Note modifica

  1. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, pp. 628-629.
  2. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 977.
  3. ^ (FR) Winifrid Polnitz, A propos des synodes apocryphes du pape Symmaque. Les prétendus évêchés de Linternum et de Gravisca, in «Revue d'Histoire ecclésiastique» 32 (1936), pp. 81-88.
  4. ^ Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza, 1927, p. 8.
  5. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 654.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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