Discussione:Ugello de Laval

Ultimo commento: 2 mesi fa, lasciato da Actormusicus in merito all'argomento Titolo
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Oggetto astronomico? modifica

Non capisco come possa essere un oggetto astronomico e come entra nelle voci correlate:

  • Disco protoplanetario
  • Disco di accrescimento
  • Nucleo galattico attivo

Ho chiesto lumi all'utente registrato che ha inserito quelle modifiche. --Starmaker 14:33, 7 dic 2007 (CET)Rispondi

Elimino le modifiche --Starmaker 11:16, 9 dic 2007 (CET)Rispondi
Ciao Starmaker, potete usare la matematica per i getti astrofisici! :) Kirill 16:14, 25 dic 2007 (CET)Rispondi
Scusami ma questa frase non è per nulla chiara:
Le qualità análogos di flusso sono state applicate allo studio dei getti all'interno di astrofisica[1].
Cos'è la "qualità análogos" è soprattutto come può trasformare un Ugello in un corpo celeste? e cosa c'entrano le voci correlate : Disco protoplanetario, Disco di accrescimento, Nucleo galattico attivo.
Finchè non avrai spiegato chiaramente queste cose le tue modifiche non sono comprensibili e/o utili, per tale motivo faccio un altro rollback.
Alla luce di quest'altra tua modifica mi potresti gentilmente confermare se sei di madrelingua italiano o meno? Grazie e scusami. --Starmaker 18:47, 12 gen 2008 (CET)Rispondi
OK, non sono un indigeno, così là sono probabilmente errori linguistici in mio testo, scusami. ¨( Kirill 01:28, 14 gen 2008 (CET)Rispondi
Così com'è il testo è incomprensibile, non significa niente e continuare ad inserirlo non giova certo alla tua causa. Inoltre non basta dire che si è studiato l'Ugello di Laval in astrofisica per metterlo nella categoria "oggetti astronomici" e per includerlo in tutti i getti possibili dell'universo e del mondo. Quindi o spieghi in modo abbastanza dettagliato la relazione, gli studi e le loro conclusioni o altrimenti non ce lo mettiamo. Per piacere non procedere ad altri rollback ed evita una edit-war. Altra cosa, per piacere non usare traduttori automatici per editare voci in italiano. --Starmaker 10:34, 14 gen 2008 (CET)Rispondi

Perchè non giusti lo avete modificato in italiano comprensibile? Vedi il riferimento e gli articoli inglesi o svedesi. / Kirill 11:46, 14 gen 2008 (CET)Rispondi

Non ho capito la prima frase qui sopra.
Non conosco lo svedese ed è per questo non vengo a editare la vostra wikipedia ;)
Sulla pagina inglese le modifiche le ha inserite oggi l'utente Kurtan (svedese), sei tu?
In ogni caso non si può inserire un ugello tra gli oggetti astronomici, è sbagliato e basta in qualunque lingua. Sulla relazione tra getti astrofisici e ugello de Laval se ne può parlare, ma bisogna specificare il perché in una lingua comprensibile ad un italiano, non basta metterlo tra le voci correlate. Se mi fornisci un abstract in inglese, per cortesia breve ma abbastanza completo, posso provare ad inserire la questione io. --Starmaker 14:26, 14 gen 2008 (CET)Rispondi

Marmitta 2 tempi? modifica

«L'idea di applicare l'ugello di de Laval allo scarico dei motori a due tempi di alte prestazioni, è dovuta ad un tecnico italiano (Maurizio Cavaliere) che alla fine degli anni '80 iniziò i suoi studi che portarono alla corretta applicazione dell'ugello di de Laval alla fine del cono di riflessione degli impianti di scarico a risonanza per motori a due tempi e non di tubi Venturi come spesso erroneamente creduto.»

A che pro inserire un ugello dopo il cono di riflessione? L'ugello de Laval aumenta la velocità del fluido, non la portata che è limitata dalla sezione di gola.

«Questa soluzione, date le caratteristiche dell'ugello, deve essere usata in modo che l'ugello funzioni a regime prima del regime d'intonazione dell'espansione, in modo da poter espellere piu velocemente i gas di scarico e ridurre l'onda di contropressione o di risonanza e aumentare le prestazioni, mentre superato il regime d'intonazione deve fungere da strozzatura, quindi avere un crollo dell'ugello, in modo da fortificare l'onda di contropressione o di risonanza e aumentare le prestazioni, in modo d'aumentare l'arco di funzionamento dell'espansione e la potenza massima. Si riesce a sfruttare l'ugello in questo modo, perché quando il motore è a un regime minore all'intonazione massima i gas di scarico sono più diradati e generalmente a una temperatura tendenzialmente minore, effetto che si riesce ad amplificare anche con altri accorgimenti.»

Che vuol dire "crollo dell'ugello"? La strozzatura (ammesso che prima della stessa i gas siano a velocità subsonica) funziona come tale anche senza la necessità di un condotto divergente a valle, perchè anche se i gas accelerano, la portata rimane sempre la stessa.

Credo che in mancanza di fonti sia meglio eliminare queste parti poco chiare dalla pagina Nubifer (msg) 11:57, 28 nov 2010 (CET)Rispondi

Se leggi nella sezione "Cenni storici" troverai conferma a quanto scritto, con tanto di fonte--A7N8X (msg) 12:25, 22 mar 2011 (CET)Rispondi

Mi sono scaricato (a pagamento) la fonte e non mi sembra che ci sia scritto proprio quello che è riportato nella voce. Tutta la parte relativa alle onde di pressione non ha nulla a che vedere con l'ugello di de Laval. La funzione dell'ugello de Laval in quell'impianto di scarico è limitata all'abbassamento della temperatura e pressione precedentemente innalzati da un fantomatico (perché "segretissimo") freno aerodinamico immediatamente a monte dell'ugello. Dal momento che questo è l'unico riferimento nella letteratura mondiale dell'impiego (per di più sperimentale) dell'ugello di de Laval nell'ambito delle marmitte ad espansione e che dal 1996 ad oggi non sembra essere uscito niente di analogo, sarei molto prudente ad inserirlo nella voce. Il paragrafo "Applicazioni motociclistiche" va comunque rivisto completamente perché non ha senso (tra le tante perle:«quindi avere un crollo dell'ugello quindi si deve avere il gas di scarico che entra nella condizione sonica e pupersonica prima della gola dell'ugello»). --Nubifer (msg) 16:21, 22 mar 2011 (CET)Rispondi

Quel freno aerodinamico si chiama risonanza e quindi onde de pressione (che poi andrà a ripercuotersi sulla luce di scarico) e più in dettaglio è generata dal controcono, comunque non è l'unica leggi alla fine--A7N8X (msg) 23:32, 22 mar 2011 (CET)Rispondi

Mi ripeto. Quel periodo chilometrico, oltre alle gravi lacune sintattiche, affastella faticosamente una serie di affermazioni scollegate tra loro e che nulla c'entrano con l'ugello di de Laval. Come sinteticamente riportato nel grassettato dell'ultima voce di riferimento che hai riportato, l'ugello di de Laval viene utilizzato per "controllare in modo indiretto la temperatura dei gas di scarico" per cui non "fortifica" ne' riduce l'onda di contropressione. Al limite ne cambia solo la velocità di propagazione dal momento che, fissata la natura del fluido, la velocità del suono varia con la radice quadrata della temperatura. L'ultima frase, poi, che significa? Ammesso che a bassi regimi i gas di scarico siano più "diradati" (rarefatti?) e a temperatura minore, mi spieghi in quale modo sfrutti l'ugello di de Laval? Per fare cosa? Raffreddare ancora di più i gas?--Nubifer (msg) 09:59, 23 mar 2011 (CET)Rispondi

Se le onde di contropressione vanno più lente e l'intensità rimane quella, la potenza risultante sarà minore, ma la variazione di temperatura all'interno dello scarico è dato dalla diversa estrazione dei gas esausti dalla camera d'espansione (che grazie all'ugello si ha un comportamento elastico dello scarico) e quindi si varia anche l'intensità stessa dell'onda. l'ultima frase serve solo a spiegare come faccia l'ugello ad avere un comportamento che varia a seconda del regime motore.--A7N8X (msg) 14:46, 24 mar 2011 (CET)Rispondi

Se leggi l'articolo di Cavaliere che porti a riferimento troverai che la variazione della velocità delle onde di contropressione è necessaria non tanto per "fortificare" l'effetto dell'onda, ma per allargare il regime di giri del motore ai quali le onde di contropressione sono sincronizzate con la chiusura della luce di scarico da parte del pistone. Nella quinta pagina di quell'articolo si scrive che lo scopo del "freno aerodinamico" era quello di aumentare la temperatura e la pressione nella zona del controcono. Il problema che gli si era presentato, però, è stato l'innalzamento delle temperature su tutto lo scarico fino al cilindro. A quel punto, dice l'autore, aggiungendo questo benedetto ugello riusciva a controllare le temperature in un range più ampio, avendo ottimizzato geometricamente la marmitta per i regimi più bassi e ottimizzando con il freno aerodinamico e l'ugello il comportamento agli alti regimi.
Purtroppo i grafici riportati nell'articolo sono riferiti solo all'andamento delle temperature lungo l'espansione, mentre sarebbe stato interessante vedere anche come variavano le velocità (con e senza freno aerodinamico) nelle varie sezioni della marmitta e nell'ugello. La differenza tra un Venturi ed un ugello di de Laval è proprio nel riuscire ad ottenere una condizione sonica in gola. Se questo è già difficile da ottenere con un flusso costante utilizzando geometrie variabili per la gola, ti lascio immaginare quanto sia improbabile per un flusso a portata, pressione e temperatura grandemente variabili nel tempo (e per di più con una geometria fissa).
Per questo, in questa voce, non andrei oltre all'accenno di un uso limitato, sperimentale e non del tutto verificato di questo ugello.--Nubifer (msg) 17:00, 24 mar 2011 (CET)Rispondi

La variazione delle onde di contropressione (intensità e velocità) serve appunto per allargare la situazione di sincronismo tra queste e il motore, per quello che dici tu che hai letto alla 5° pagina è già scritto in modo dettagliato su questa voce.

Per quel che dici della situazione sonica in gola, questa si è importante, ma non come nei razzi, per gli scarichi è più importante il superamento di questa situazione (quindi supersonica) prima della gola, in modo da funzionare come freno, comunque per quanto riguarda la variazione che dici tu, si è vero è molto importante, difatti viene calcolato/provato per funzionare come freno nella condizione di gas completamente spalancato e ad alti regimi di funzionamento, altrimenti o funziona come una semplice strozzatura (nella maggior parte dei casi di tutte le condizioni possibili di funzionamneto) o come nei razzi (quindi a gas completamente azionato e a regimi medio-alti).--A7N8X (msg) 19:55, 24 mar 2011 (CET) questo è un altro articolo che cita l'ugello de laval, che però non si può inserire perché pubblicitario--A7N8X (msg) 23:49, 24 mar 2011 (CET)Rispondi

Quello che ho scritto io (che riprende quanto letto nell'articolo) non è affatto quello che è riportato nella voce. La voce (con una sintassi che, ripeto, reputo inaccettabile per una voce enciclopedica), fumosamente afferma che 1) "l'ugello funzioni a regime prima del regime d'intonazione massima dell'espansione, in modo da poter espellere più velocemente i gas di scarico e ridurre l'intensità dell'onda di contropressione o di risonanza il che permette di aumentare le prestazioni" il che, a quanto dice Cavaliere, non è vero, in quanto ai bassi regimi è la geometria della marmitta ("molto più lunga del consueto, per un buon utilizzo ai bassi regimi" Cavaliere pag.8) a garantire la sincronia delle onde di contropressione con la chiusura delle luci di scarico senza ridurre un bel niente, anzi. 2) "mentre superato il regime d'intonazione massima dell'espansione deve fungere da strozzatura, quindi avere un crollo dell'ugello e per ciò si deve avere i gas di scarico che entrano nella condizione sonica e supersonica prima della gola dell'ugello, in modo da fortificare l'intensità dell'onda di contropressione o di risonanza e aumentare le prestazioni" nell'ugello non "crolla" niente. Agli alti regimi, continua Cavaliere, "l’aumento di pressione e temperatura estende il campo di funzionamento utile: di fatto la marmitta si comporta come se diventasse più corta". E mi pare che dica ESATTAMENTE il contrario di quello che è riportato nella voce. Comunque sia, sempre a detta di Cavaliere, la variazione di pressione e temperatura è dovuta al "freno aerodinamico", mentre l'ugello gli serve solo per confinare l'aumento di temperatura e pressione nella zona del controcono (ma non spiega come questo fenomeno sia possibile). Dal momento che l'articolo di Cavaliere è l'unica fonte in cui venga dettagliato, ma purtroppo in maniera incompleta data la mancanza di grafici o dati sull'andamento della velocità e pressione nelle varie sezioni dell'espansione che dimostri che la strozzatura dopo il controcono sia effettivamente un ugello di de Laval, ribadisco la necessità di glissare sul principio di funzionamento eliminando il periodo chilometrico e lasciando, eventualmente, il solo riferimento all'uso dell'ugello per controllare indirettamente la temperatura all'interno della marmitta ad espansione. Tra l'altro, secondo me, puoi anche aggiungere tra le note il link alla Polini. Toglierei quello al forum tra i collegamenti esterni perché non aggiunge davvero nulla.--Nubifer (msg) 10:23, 25 mar 2011 (CET)Rispondi

Se l'ugello di de laval ha i gas che entrano nella situazione supersonica prima della gola, i gas in uscita rallentano (freno aerodinamico) aumentando la pressione e temperatura nella zona del controcono (che poi si ripercuoteranno al resto dello scarico), questo porta ad un aumento della temperatura (la marmitta è come se diventasse più corta, dato che la contropressione va più veloce) e migliora il funzionamento ai alti regimi, ora forse è un po più chiaro.--A7N8X (msg) 14:16, 25 mar 2011 (CET)Rispondi

"Una voce di Wikipedia è una relazione, non un saggio" (da qui). Se la fonte primaria (il testo di Cavaliere) non riporta le considerazioni presenti nella voce, o aggiungi un'altra fonte a riscontro o rimuovi le considerazioni dalla voce (giuste o sbagliate che siano). Nell'articolo di Cavaliere è il "freno aerodinamico" (componente separato e distinto dall'ugello de Laval) il responsabile dell'estensione del regime ottimale di funzionamento della marmitta. L'ugello, secondo lui, viene utilizzato solo per confinare l'aumento di temperatura nella parte posteriore della marmitta, punto. Non viene data nessuna spiegazione di come l'ugello interagisca con le onde di pressione, ma assume che abbassi la temperatura e pressione dei gas che sono state alzate dal "freno aerodinamico" a monte. Purtroppo le lacune di quell'articolo non le possiamo colmare né tu né io, perché su Wikipedia non sono ammesse ricerche originali. Capito ora perché quel periodo va eliminato? --Nubifer (msg) 19:47, 26 mar 2011 (CET)Rispondi
Non posso che appoggiare Nubifer e sono molto preoccupato di quello che sto leggendo in questa discussione. A7N8X, non sei nuovo ad atteggiamenti dubbi su argomenti che riguardano (molto in generale) la meccanica. Sono molto tentato nel sottoporre i tuoi lavori al vaglio della comunità perché temo per la qualità del Progetto. La tua integrità nell'affermare una tua posizione poi la vedo al limite della problematicità anche quando ti si dimostra con i fatti che hai estrapolato una tua teoria utilizzando un collage di fonti invece che riportarle correttamente. Per la cronaca ci sono utenze che sono state infinitate proprio per questo motivo.--Threecharlie (msg) 00:58, 28 mar 2011 (CEST)Rispondi

Sono disposto a sostituire il testo della sezione con questo: "Inoltre questo ugello che in questo caso può essere chiamato anche "ugello a flusso critico" per via del suo utilizzo particolare, viene applicato in forme più o meno semplici anche per aumentare l'efficienza e il campo di funzionamento dell'espansione dei motori a due tempi, ma rimane ancora una soluzione confinata alle competizioni.

Questa soluzione date le caratteristiche dell'ugello, può richiedere uno scarico che sia intonato a un regime differente rispetto al corrispettivo scarico non munito di tale soluzione, in modo d'aumentare l'arco di funzionamento dell'espansione e la potenza massima."--A7N8X (msg) 17:00, 29 mar 2011 (CEST)Rispondi

@Nubifer: se, come hai scritto più sopra, Dal momento che questo è l'unico riferimento nella letteratura mondiale dell'impiego (per di più sperimentale) dell'ugello di de Laval nell'ambito delle marmitte ad espansione il paragrafo intero cancellalo tranquillamente tutto perché wikipedia non è il posto dove ospitare questo tipo di notizie.
@A7N8X: non so se sorridere leggendo la frase Sono disposto a sostituire il testo della sezione, o se provare a ripresentarti tra le richieste di pareri e/o tra i problematici; credo che, come ha detto anche Threecharlie, non ti convenga cercare di tirare troppo la corda. Personalmente sono sempre convinto che la tua unica "fortuna" sinora sia stata quella di non incontrare ancora nessuno che di meccanica sia abbastanza ferrato e abbia tempo e voglia di dedicarsi al settore specifico, perché la maggior parte delle voci di meccanica a cui hai contribuito sono una raccolta di ricerche originali e di saggi, sia nell'impostazione con i paragrafi "vantaggi" e "svantaggi", sia, ancor più grave, nei contenuti. --Pil56 (msg) 17:58, 29 mar 2011 (CEST)Rispondi

@Pil56 il tuo è solo un attacco personale, non è assolutamente vero quello che dici (perlomeno in toto), perché non sono l'unico che impagina in quel modo e ho comunque sia trovato anche riscontri positivi da altri contributori i quali erano perlopiù laureati o gente impegnata nel settore, inoltre come già detto nella discussione quella non è l'unica applicazione e fonte sull'esistenza e applicazione in quell'ambito!--A7N8X (msg) 21:44, 29 mar 2011 (CEST)Rispondi

Ti sbagli, il mio non è un attacco personale, è una opinione personale esplicita; tra l'altro, anche se fosse vero che hai trovato riscontri positivi da altri utenti di wikipedia (ammetto che io non li ho trovati) e anche se ci fossero altri che usano lo stesso tipo di impaginazione o di impostazione delle voci, significherebbe solo che sei in compagnia nello sbagliare, questo visto che le linee guida per scrivere wikipedia sono molto chiare, sia sul fatto che non si scrivono saggi (o, se preferisci, manuali d'uso), sia sul fatto che non si mettono ricerche originali (o se preferisci opinioni personali) ecc.ecc. --Pil56 (msg) 23:22, 29 mar 2011 (CEST)Rispondi
Cerco di riepilogare un po' la questione. Tra ottobre e novembre dello scorso anno, mentre stavo sistemando la voce, sposto in discussione la parte relativa all'impiego dell'ugello de Laval nello scarico del motore due tempi a causa della mancanza di fonti. A marzo di quest'anno, un IP e A7N8X ripristinano la sezione aggiungendo una fonte a supporto. A quel punto, curioso di verificare qualcosa che mi era stato tenuto segreto nei vari corsi di Gasdinamica, Motori per aeromobili I & II, ed Endoreattori, mi scarico (alla modica cifra di 3,60€) l'articolo di Maurizio Cavaliere. Ciò che è riportato nella voce, però, differisce da quanto scritto nell'articolo (nei punti che ho evidenziato sopra). In aggiunta, l'articolo non lo ritengo una fonte completa ed esaustiva (ma questo è un mio POV e pertanto qui vale come il due di coppe a briscola quando regna bastoni) perché non ci sono sufficienti dati portati a riscontro (ci sono solo andamenti qualitativi delle temperature nella marmitta e prove al banco del motore) per confermare l'ipotesi di essere in presenza di un ugello de Laval (che viene definito anche "ugello critico" perché ha condizioni soniche in gola e non "per via del suo utilizzo particolare" come scritto da qualcuno). Per queste ragioni (presenza di almeno una fonte a supporto pure se discutibile e un consenso ancora non raggiunto) non ritengo di avere il diritto di eliminare (di nuovo) la sezione. Allo stato attuale posso solo mostrare il mio dissenso e votare contro il mantenimento di questa sezione nella voce.--Nubifer (msg) 14:53, 30 mar 2011 (CEST)Rispondi
Capisco la tua estrema correttezza e se vogliamo anche prudenza ma, in base a quanto scritto esplicitamente nelle varie pagine di aiuto non vedo alcun motivo di mantenere un paragrafo di questo tipo.
Mi prendo tranquillamente io la "responsabilità" di cassarlo (e per A7N8X: vale tranquillamente anche per me il suggerimento datoti da TC sulla tua pagina di discussione stamane). --Pil56 (msg) 15:12, 30 mar 2011 (CEST)Rispondi

Avevo evidenziato questa come fonte, che dichiarava abbastanza esplicitamente che l'ugello de laval può trovare tranquillamente applicazione nei motori, dato che è come dichiarato dal sito stesso: "Oggi NT-Project è l'ufficio di progettazione dell'Ing. Tabacchi", mi sembra sufficiente per dire che il testo eliminato può tranquillamente rimanere, non spiega il funzionamento, ma dato che portano il pane a casa con queste e tante altre cose mi sembra abbastanza normale, senza parlare del fatto che non sono tenuti a farlo.--A7N8X (msg) 17:56, 30 mar 2011 (CEST)Rispondi

Scusate (intervengo chiamato da Nubifer del quale condivido l'opinione), non vorrei sembrare a questo punto semplicistico, ma io sapevo che un ugello de Laval serviva ad accelerare un getto a velocità supersoniche, a diminuire la pressione ed a fornire tutto o parte del salto entalpico (o di energia se preferite) necessario alla spinta propulsiva di un motore a getto. Ora non credo che ad un motore a pistoni a due tempi questo ugello esegua questa funzione. Se adottato ad un motore a pistoni, io lo chiamerei semplicemente condotto convergente divergente o strozzatura, quindi non applicabile a questa voce, nemmeno lontanamente.--F l a n k e r (msg) 19:51, 14 apr 2011 (CEST)Rispondi

L'ugello de laval è un condotto convergente divergente, inoltre anche se originariamente progettato per funzionare in un determinato modo, non è detto che non si possa usare in modo differente--A7N8X (msg) 12:45, 6 mag 2011 (CEST)Rispondi

"L'ugello de laval è un condotto convergente divergente", sì, ma non tutti i condotti convergenti divergenti sono ugelli de Laval (anche un tubo di Venturi è convergente divergente, però sono radicalmente diversi il campo di applicazione e le finalità). In più la geometria reale di un ugello de Laval è tutt'altro che banale, con tanti bei problemini connessi al suo funzionamento al di fuori delle condizioni di progetto.--Nubifer (msg) 14:03, 6 mag 2011 (CEST)Rispondi

Recentemente è uscito un articolo su Mototecnica che parla dell'ugello de laval e sul suo impiego reale nell'ambito delle corse con mezzi a motore due tempi, con tanto di quote e foto dell'ugello reale.--A7N8X (msg) 19:07, 6 mag 2011 (CEST)Rispondi

Spero allora che questo nuovo articolo sveli qualcosa di più di quello precedente, ed in particolare fornisca gli andamenti della velocità dei gas di scarico nelle varie sezioni dell'ugello dL dal momento che per essere definto tale deve avere velocità subsonica in entrata, sonica in gola e supersonica a valle della gola. Come possano riuscirci per un flusso in cui variano pressione, temperatura e velocità tra le 100 e le 200 volte al secondo (ed in più in presenza di onde d'urto che vanno avanti ed indietro) resta per me un bel mistero.--Nubifer (msg) 12:22, 13 mag 2011 (CEST)Rispondi
@ A7N8X: io avevo parlato di "funzione". Per ugello in questa voce si intende un condotto sagomato per ottenere la trasformazione in energia cinetica della massima parte dell’energia posseduta da un fluido, questo per conseguire una spinta nella direzione opposta (insomma questo ugello e non quest'altro!). Dato che un motore a due tempi non utilizza l'effetto di una spinta di un getto (o mi sbaglio?), suppongo che parlare di ugello de Laval sia improprio, anche se, a questo punto, lo passerei per estensione del termine. Comunque mi hai fatto venire la curiosità di leggere l'articolo! --F l a n k e r (msg) 01:13, 15 mag 2011 (CEST)Rispondi

Se non ci sono altri dubbi reinserisco la parte rimossa opportunamente aggiornata tra 7 giorni--A7N8X (msg) 17:16, 1 set 2011 (CEST)Rispondi

Scusami, ma non credi che prima di reinserire il testo andrebbero fugati questi dubbi? Al di là della geometria (per la quale anche questi potrebbero essere spacciati per ugelli de Laval dotati pure di camera di combustione), siamo sicuri che i gas di scarico entrino in quell'ugello a M<1 ed escano (dalla marmitta) a M>1? E poi, quell'ugello riesce a mantenere le condizioni soniche in gola per tutta la fase di scarico o per una parte di essa, per un determinato regime di funzionamento del motore o indipendentemente dalla portata, le onde di compressione ed espansione che vanno avanti ed indietro non perturbano neanche un po' la transizione tra flusso subsonico e supersonico? Altri 3,60€ per scaricarmi l'ennesimo articolo di Mototecnica non li tiro fuori, per cui potresti gentilmente riassumerci tu le evidenze del comportamento fluidodinamico del gas di scarico in quel (cosiddetto) ugello de Laval?--Nubifer (dicaaa) 18:29, 1 set 2011 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Ugello de Laval. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 03:56, 26 giu 2019 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni interrotti modifica

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 12:28, 21 lug 2020 (CEST)Rispondi

Titolo modifica

[@ L8renzo], la tua richiesta di spostamento a Ugello di de Laval era stata esaudita dal mover [@ UltimoGrimm] sulla base di una fonte indicata in voce, ma la modifica è stata contestata da [@ Threecharlie], che ritiene la fonte non affidabile, e pertanto sono costretto ad annullarla. Se vuoi puoi discuterne qui con l'utente in dissenso e qualunque altro interessato --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 13:57, 17 feb 2024 (CET)Rispondi

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