Du sollt Gott, deinen Herren, lieben

Du sollt Gott, deinen Herren, lieben (Amerai il Signore Dio tuo),[1] BWV 77 è una cantata sacra composta da Johann Sebastian Bach a Lipsia per la tredicesima domenica dopo la Santissima trinità ed eseguita per la prima volta il 22 aprile 1723.

Du sollt Gott, deinen Herren, lieben
Manoscritto autografato del coro iniziale
CompositoreJohann Sebastian Bach
Tipo di composizionecantata
Numero d'operaBWV 77
Epoca di composizione1723
Prima esecuzione22 agosto 1723
Durata mediacirca 15 minuti
Organicosoprano solista, contralto solista, tenore solista, basso solista, coro SATB, una tromba da tirarsi, due oboi, un fagotto, due violini, una viola e basso continuo.
Movimenti
4

Bach compose la cantata nei primi anni come Thomaskantor a Lipsia, dove aveva incominciato il suo primo ciclo di cantate per l'anno liturgico con la cantata Die Elenden sollen essen. Il testo della cantata, scritto da Johann Oswald Knauer, è incentrato sulla lettura prevista per la domenica per la quale la cantata è stata scritta, la parabola del buon samaritano che contiene il comandamento dell'amore, che è usato come testo del primo movimento. Il secondo e il terzo movimento sono costituiti da un recitativo e da un'aria che trattano dell'amore per Dio, simmetricamente il due movimenti successivi formano un recitativo e un'aria sull'amore per il prossimo. Il testo del corale di chiusura non fu scritto da Bach ma probabilmente dal figlio Johann Christoph Friedrich Bach.

La partitura comprende quattro solisti vocali, un coro, una tromba da tirarsi due oboi, gli archi e un basso continuo. Nel primo movimento Bach fa una citazione all'inno di Lutero sui dieci comandamenti, "Dies sind die heilgen zehn Gebot" (Questi sono i dieci comandamenti sacri), suonato dalla tromba in un canone con il basso continuo.

La storia e il testo modifica

Bach compose questa cantata nel 1723 come Thomaskantor a Lipsia per la tredicesima domenica dopo la Trinità. Le letture previste per tale domenica erano tratte dalla lettera ai Galati, gli insegnamenti di Paolo sulla legge e sul giuramento (Galati 3:15–22), e dal Vangelo secondo Luca, la parabola del buon samaritano (Luca 10:23–37).[2] Il testo della cantata fu scritto da Johann Oswald Knauer[3]e apparve a Gotha nel 1720 nel Gott-geheiligtes Singen und Spielen.[4] Il testo è molto vicino alle letture previste e anche alla parabola, prima del racconto della quale Gesù cita, per richiesta del dottore della legge, il comandamento dell'amore, il quale costituisce il testo del primo movimento. I quattro movimenti successivi costituiscono una doppia coppia di recitativo e aria nel quale è prima espresso l'amore per Dio e poi per il prossimo, in totale uniformità con il contenuto del comandamento.[2]

L'ultimo movimento della cantata è un'armonizzazione a quattro voci della melodia dell'inno "Ach Gott, vom Himmel sieh darein": tale melodia, la numero 4431 del catalogo Die Melodien der deutschen evangelischen Kirchenlieder (le melodie degli inni evangelici tedeschi) di Johannes Zahn, fu pubblicata per la prima volta nel 1524 a Erfurt ed è basata su un modello precedente alla riforma protestante. Bach non scrisse nessun testo per il movimento nella partitura autografata. Successivamente fu aggiunto il testo dell'ottava strofa dell'inno "Wenn einer alle Ding verstünd" di David Denicke (1657). Wilhelm Rust, che pubblicò la cantata per la Bach-Gesellschaft Ausgabe (BGA), sostenne che il testo fu scelto da Karl Friedrich Zelter, ma lo pubblicò comunque nella partitura. Werner Neumann non pensò che la scelta del corale conclusivo fu buona e dunque decise di sostituirlo con una strofa dall'inno "O Gottes Sohn, Herr Jesu Christ", sempre di Denicke (1657) per la Neue Bach-Ausgabe. In un articolo pubblicato nello Bach-Jahrbuch del 2001, Peter Wollny sostiene che la grafia del testo dell'ultimo movimento non sia di Zelter ma probabilmente di Johann Christoph Friedrich, uno dei figli più giovani di Bach, che potrebbe aver avuto accesso alle parti da eseguire della cantata con il testo che il compositore originariamente volle.[2][5][6][7][8][9]

Musica modifica

Struttura e partitura modifica

La cantata è divisa in sei movimenti. La partitura è scritta per quattro solisti (soprano, alto, tenore e basso), un coro SATB, e un'orchestra con tromba da tirarsi, due oboi, due violini, una viola, e un basso continuo che include un fagotto. Il titolo della partitura autografata recita "J.J. Concerto Dominica 13 p- Trinitatis" (J.J. concerto per la tredicesima domenica dopo la Trinità, dove J.J. sta per Jesu juva (Gesù aiuta)).[2][6][7][8][9]

Le informazioni della tabella sotto, come le chiavi e i segni di tempo, derivano dalla Bach-Gesellschaft Ausgabe e dalla Neue Bach-Ausgabe, e da studi di Alfred Dürr e altri. Strumenti a fiato e a corda sono mostrati in colonne separate sicché il basso continuo, che suona ininterrottamente, non è menzionato.
Movements of Du sollt Gott, deinen Herren, lieben, BWV 77
No. Titolo Testo Tipo Registro vocale Strumenti a fiato Strumenti a corda Chiave Tempo
1 Du sollt Gott, deinen Herren, lieben Luke 10:27 Chorus SATB Tir 2Vl Va Do maggiore  
2 So muß es sein! Knauer Recitative B  
3 Mein Gott, ich liebe dich von Herzen Knauer Aria S 2Ob La minore  
4 Gib mir dabei, mein Gott! ein Samariterherz Knauer Recitative T 2Vl Va Re minore  
5 Ach, es bleibt in meiner Liebe Knauer Aria A Tir 3/4
6 (trasposizione dell'inno

"Ach Gott, vom Himmel sieh darein")

Denicke Chorale SATB Sconosciuto 2Vl Va Sol minoreRe maggiore  

Movimenti modifica

1 modifica

Nel primo movimento "Du sollt Gott, deinen Herren, lieben" (Amerai il Signore Dio tuo),[1] è espresso il rapporto di Bach con la legge più importante, sulla quale (Matteo 22,34), "dipendono tutta la Legge e i Profeti".[2][10] Le parole tradotte sono "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e il tuo prossimo come te stesso". Bach aveva già percorso il tema del "dualismo tra amore per Dio e amore fraterno" nella sua cantata monumentale in 14 movimenti Die Himmel erzählen die Ehre Gottes.[10] Per mostrare l'universalità di tale legge, Bach inserisce il corale di Martin Lutero Dies sind die heilgen Zehn Gebot (Questi sono i dieci comandamenti sacri), riferendosi ai comandamenti del vecchio testamento, come fondamenta della struttura del movimento.[4][10] La melodia è eseguita attraverso un rigido canone,[4]. Il canone è eseguito dalla tromba nel registro più alto e dal basso continuo, che rappresenta il registro più basso. Il tempo della tromba è il doppio di velocità di quello del continuo, cosicché la tromba ha tempo di ripetere prima ogni singola battuta e poi la melodia completa. La tromba entra dieci volte, come a rappresentare, nuovamente, la completezza della legge.[2] Le voci, che rappresentano la legge del nuovo testamento, imitano un tema derivato dalla melodia del corale ed eseguita prima dall'orchestra.[10] John Eliot Gardiner, che ha scritto un'analisi esauriente del movimento, conclude:

«Il risultato finale è una potente unione di armonie modali e diatoniche, una delle quali lascia un'impressione indimenticabile nella mente, e nel contesto spinge verso il mondo di Un requiem tedesco di Brahms e oltre, fino a Quatuor pour la fin du temps di Messiaen.[10]»

2 modifica

Breve recitativo secco per basso, "So muß es sein!" (Così deve essere!).

3 modifica

Un'aria per soprano, "Mein Gott, ich liebe dich von Herzen" (Mio Dio, io ti amo dal mio cuore),[1] è accompagnata da due oboi obbligati che spesso suonano tenere terze parallele.[2]

4 modifica

Il secondo recitativo, per tenore, "Gib mir dabei, mein Gott! ein Samariterherz" (Anche a me dà, mio Dio! un cuore da samaritano),[1] è una preghiera per ottenere un cuore come quello del samaritano. È drammatizzato dagli archi.[2]

5 modifica

L'ultima aria per contralto, con tromba obbligata, "Ach, es bleibt in meiner Liebe" (Ah, nel mio amore c'è ancora),[1] ha la forma di sarabanda. Bach esprime la "Unvollkommenheit" (imperfezione) dell'uomo che tenta di vivere secondo la legge dell'amore, scegliendo la tromba e scrivendo per essa "intervalli imbarazzanti" e "note molto instabili" che suonerebbero imperfetti negli strumenti del periodo senza valvole.[10] In opposizione, Bach scrive nella sezione di mezzo un lungo solo di tromba di "bellezza ineffabile", come "una gloriosa breve apparizione del regno di Dio".[10]

6 modifica

Il corale di chiusura è un arrangiamento della melodia dell'inno "Ach Gott, vom Himmel sieh darein". La cantata è stata pubblicata in due versioni differenti del testo:[5][8]

  • Nell'edizione del BGA è presente il testo che un'altra mano ha aggiunto alla partitura autografata, ovvero una strofa dall'inno "Wenn einer alle Ding verstünd" di Denicke con l'incipit "Du stellst, Herr Jesu, selber dich zum Vorbild deiner Liebe"[4].[6][9]
  • Nella NBA il testo, secondo il suggerimento dell'editore è la strofa "Herr, durch den Glauben wohn in mir" (Signore, vivi con me attraverso la fede)[1] dall'inno "O Gottes Sohn, Herr Jesu Christ", sempre di Denicke.[1][7]

Registrazioni modifica

Le voci della tabella sono prese dal sito Bach Cantatas.[11]

Registrazioni di Du sollt Gott, deinen Herren, lieben, BWV 77
Titolo Conduttore / Coro / Orchestra Solisti Etichetta discografica Anno
J. S. Bach: Das Kantatenwerk • Complete Cantatas • Les Cantates, Folge / Vol. 4 Gustav LeonhardtLeonhardt-Consort
Teldec 1978 (1978)
Die Bach Kantate Vol. 47 Helmuth RillingGächinger KantoreiWürttembergisches Kammerorchester Heilbronn
Hänssler 1983 (1983)
J. S. Bach: Complete Cantatas Vol. 8 Ton KoopmanAmsterdam Baroque Orchestra & Choir
Antoine Marchand 1998 (1998)
Bach Cantatas Vol. 6: Köthen/Frankfurt / For the 12th Sunday after Trinity / For the 13th Sunday after Trinity John Eliot GardinerMonteverdi ChoirEnglish Baroque Soloists
Soli Deo Gloria 2000 (2000)
J.S. Bach: Cantatas Vol. 13 – Cantatas from Leipzig 1723 Masaaki SuzukiBach Collegium Japan
  • Yoshie Hida
  • Kirsten Sollek-Avella
  • Makoto Sakurada
  • Peter Kooy
BIS 1999 (1999)
Bach Edition Vol. 21 – Cantatas Vol. 12 Pieter Jan LeusinkHolland Boys Choir Netherlands Bach Collegium
  • Ruth Holton
  • Sytse Buwalda
  • Nico van der Meel
  • Bas Ramselaar
Brilliant Classics 2000 (2000)

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Dellal, Pamela. "BWV 77 - "Du sollt Gott, deinen Herren, lieben"" Archiviato il 12 maggio 2008 in Internet Archive.. Emmanuel Music. Retrieved 15 September 2014.
  2. ^ a b c d e f g h Dürr, Alfred; Jones, Richard D. P. (2006). The Cantatas of J. S. Bach: With Their Librettos in German-English Parallel Text. Oxford University Press. pp. 510–513.
  3. ^ Glöckner, Andreas (2000). "BWV 76: Die Himmel erzählen die Ehre Gottes / (The heavens declare the Glory of God)". Bach Cantatas Website. p. 10.
  4. ^ a b c d Wolff, Christoph (2008). "On the first annual cycle of Bach's Cantatas for the Leipzig liturgy (1723–1724)" (PDF). Bach Cantatas Website. p. 16. Retrieved 12 September 2011.
  5. ^ a b Dahn, Luke (2017). "BWV 77.6". bach-chorales.com. Retrieved 22 June 2017.
  6. ^ a b c Rust, Wilhelm (1870). "Cantate (Am dreizehnten Sonntage nach Trinitatis): Du sollst Gott, deinen Herren, lieben – No. 77". Joh. Seb. Bach's Kirchenkantaten: Achter Band (Nos. 71–80). Bach-Gesellschaft Ausgabe (in German). XVIII. Breitkopf & Härtel. pp. XIII–XV and XX–XXI (Preface), 233–254 (Score).
  7. ^ a b c Neumann, Werner (1958–1959). "Bach, Johann Sebastian: Du sollt Gott, deinen Herren, lieben, BWV 77, Kantate zum 13. Sonntag nach Trinitatis". Kantaten zum 13. und 14. Sonntag nach Trinitatis. New Bach Edition (in German). Series I: Cantatas, Vol. 21. Bärenreiter. pp. 1ff. (Score, 1958), 7ff. (Critical Commentary, 1959).
  8. ^ a b c "Du sollt Gott, deinen Herren, lieben BWV 77; BC A 126 / Sacred cantata (13th Sunday after Trinity)". Bach Digital. 2017. Retrieved 21 June 2017. (and lyrics page)
  9. ^ a b c "Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz: D-B Mus. ms. Bach P 68". Bach Digital. 2017. Retrieved 22 June 2017. (description and facsimile of Bach's autograph score conserved at the Berlin State Library)
  10. ^ a b c d e f g Gardiner, John Eliot (2007). Johann Sebastian Bach (1685-1750) / Cantate No. 33, 35, 69a, 77, 137 e 164
  11. ^ Oron, Aryeh. "Cantata BWV 77 Du sollt Gott, deinen Herren, lieben". Bach Cantatas Website. Retrieved 29 August 2015.[unreliable source?]

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