Elena Salgado

politico spagnolo

Elena Salgado Méndez (Ourense, 12 maggio 1949) è una politica ed economista spagnola, più volte ministra nei governi Zapatero I e II.

Elena Salgado

Primo Vicepresidente del Governo di Spagna
Durata mandato11 luglio 2011 –
21 dicembre 2011
PresidenteJosé Luis Rodríguez Zapatero
PredecessoreAlfredo Pérez Rubalcaba
SuccessoreSoraya Sáenz de Santamaría

Secondo Vicepresidente del Governo di Spagna
Durata mandato7 aprile 2009 –
11 luglio 2011
PresidenteJosé Luis Rodríguez Zapatero
PredecessorePedro Solbes
SuccessoreManuel Chaves

Ministra dell'Economia e delle Finanze
Durata mandato7 aprile 2009 –
21 dicembre 2011
MonarcaJuan Carlos I
PresidenteJosé Luis Rodríguez Zapatero
PredecessorePedro Solbes
SuccessoreLuis de Guindos

Ministra della Pubblica Amministrazione
Durata mandato9 luglio 2007 –
7 aprile 2009
MonarcaJuan Carlos I
PresidenteJosé Luis Rodríguez Zapatero
PredecessoreJordi Sevilla
SuccessoreManuel Chaves

Ministra della Sanità
Durata mandato18 aprile 2004 –
9 luglio 2007
MonarcaJuan Carlos I
PresidenteJosé Luis Rodríguez Zapatero
PredecessoreAna Pastor
SuccessoreBernat Soria

Deputata presso le Corti Generali
Durata mandato1º aprile 2008 –
13 dicembre 2011

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Operaio Spagnolo

Biografia modifica

Vita privata e inizi modifica

 
Elena Salgado nel 2010

Nata in una delle zone più agiate della città di Ourense, Elena Salgado era figlia di due insegnanti e aveva tre fratelli[1]. Quando lei aveva dieci anni, la famiglia si trasferì a Madrid, dove il padre aveva ottenuto un incarico da funzionario statale[2]. Elena Salgado si laureò in ingegneria industriale presso l'Università politecnica di Madrid, in un'epoca in cui non c'erano molte donne nel settore; in questo periodo conobbe quello che poi divenne suo marito, anch'egli ingegnere[2]. Frequentò poi l'Università Complutense di Madrid, studiando economia[3] e conseguì un Master in Business Administration[4].

Tra il 1982 e il 1996 fu collaboratrice a vario titolo dei governi presieduti da Felipe González[5]; Alfredo Pérez Rubalcaba e Josep Borrell furono considerati suoi mentori[2][6]. Tra il 1982 e il 1984 diresse il Dipartimento di Studi presso l'Istituto per la piccola e media impresa all'interno del Ministero dell'Industria[7]. Dal 1985 al 1991 fu Direttore Generale dei costi del personale all'interno del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Infine, dal 1991 fu Segretaria Generale delle comunicazioni presso il Ministero dei Lavori Pubblici[8]. Negli ultimi mesi, diresse la Fundación Teatro Lírico che si occupava della gestione del Teatro Real; quando il potere politico passò al Partito Popolare, Elena Salgado venne licenziata[9][10].

Nel 1996 passò al settore privato, lavorando per svariate aziende nell'ambito delle telecomunicazioni[11].

Carriera ministeriale modifica

Nel 2004, l'allora Presidente del Governo di Spagna José Luis Rodríguez Zapatero scelse Elena Salgado come ministra della Sanità. In queste vesti, condusse svariate campagne e fu autrice di alcune riforme. Produsse una legge sulla procreazione assistita in cui veniva abolita la regola secondo cui era possibile fecondare un massimo di tre ovociti per ciclo; inoltre, grazie al suo intervento, fu prevista la possibilità di prelevare degli embrioni per curare i fratelli malati[7] e per la crioconservazione a fini di ricerca[12][13]. Si batté contro le case di moda che a suo avviso promuovevano l'anoressia come modello positivo[9] e allo stesso tempo, chiese apertamente la sospensione delle pubblicità di Burger King che sponsorizzavano hamburger ipercalorici, sottolineandone l'impatto sull'obesità[14][15]. Uno dei suoi maggiori successi politici come ministra della Sanità fu l'approvazione di una delle leggi antifumo più restrittive dell'Unione Europea[16][17], non riuscì invece a far passare una legge limitativa rispetto al consumo di alcolici[18]. Per il suo operato, fu una dei cinque candidati finali alla presidenza dell'OMS[19], che andò invece a Margaret Chan[20].

Nel 2007, sempre all'interno dell'esecutivo guidato da Zapatero, Elena Salgado venne nominata ministra della Pubblica Amministrazione[21]. In questo ruolo, si occupò della riforma che implementò il documento d'identità elettronico e favorì un nuovo modello per la facilitazione del cittadino nell'accesso ai servizi pubblici[7]. Si guadagnò la fama di tecnocrate[22] e fu promotrice di una riforma delle pensioni dei dipendenti pubblici[23].

Alle elezioni generali in Spagna del 2008 fu eletta deputata[24] presso le Corti Generali come capolista per il PSOE[25].

 
Elena Salgado con gli altri componenti del governo Zapatero II

A seguito di un rimpasto di governo, nel 2009 venne nominata ministra dell'Economia e delle Finanze[26], nonché seconda Vicepresidente del Governo di Spagna[27]. Fu l'unico membro del governo Zapatero a resistere ai vari rimpasti[28] e fu considerata una delle donne più potenti dell'esecutivo, insieme a María Teresa Fernández de la Vega[29]. Elena Salgado risultò essere la prima donna a rivestire la carica di ministro dell'Economia[2] e gestì il ministero in un momento storico di estrema crisi[7]: la Spagna affrontava, infatti, un periodo di grave recessione economica in cui il numero dei disoccupati era giunto alla soglia dei 4 milioni[2]. La ministra Salgado effettuò tagli alla spesa pubblica[30], ricorse ad una temporanea imposta patrimoniale[31] e gestì una ristrutturazione del sistema bancario che era stato pesantemente colpito dalla crisi[32]; si oppose, inoltre, al rinvio del debito da 24 milioni di euro dalle comunità autonome al governo centrale[33][34]. Restò alla guida del ministero fino alla caduta del governo a seguito delle elezioni del 2011.

In seguito alla fine della sua carriera politica, si dedicò all'attività di consulente nel settore privato e nel 2016 divenne presidente dell'Asociación Española de Empresas de Consultoría[35].

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ (ES) Elena Salgado, la ministra de Castrelo do Val, su laregion.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e (ES) El regreso de la ministra que negó el rescate bancario, su revistavanityfair.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  3. ^ (ES) Elena Salgado, su maiolegal.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  4. ^ (EN) FACTBOX: Spain's new economy minister, su reuters.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  5. ^ (ES) ¿Quién es Elena Salgado?, su psoeibi.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  6. ^ (ES) Salgado, primera mujer al frente de Economía por su "acreditada eficacia", su elpais.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  7. ^ a b c d (ES) Elena Salgado, la ministra de la crisis más dura, su elmundo.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  8. ^ (ES) Elena Salgado, su nuevaeconomiaforum.org. URL consultato il 13 marzo 2024.
  9. ^ a b (EN) Flexible minister, su politico.eu. URL consultato il 13 marzo 2024.
  10. ^ (ES) Luces y sombras del Teatro Real, su elmundo.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  11. ^ (ES) La exministra de Economía Elena Salgado, nueva presidenta de la patronal de consultoría, su eleconomista.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  12. ^ (ES) Spagna. Regolamentata la ricerca con cellule embrionali, ora si parte!, su aduc.it. URL consultato il 13 marzo 2024.
  13. ^ La Spagna ammette la ricerca sulle cellule staminali, su cordis.europa.eu. URL consultato il 13 marzo 2024.
  14. ^ (EN) Spain tries to remove burger ads, su theguardian.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  15. ^ (ES) Salgado contra Burger King, su libertaddigital.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  16. ^ (ES) Una ministra contra el tabaco, su elmundo.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  17. ^ (ES) Elena Salgado, ministra de Sanidad, analiza la ley antitabaco, la lucha contra la obesidad y otros temas de su cartera, su cadenaser.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  18. ^ (ES) Salgado, la ministra que bajó los humos de bares y centros de trabajo, su lavanguardia.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  19. ^ (ES) Elena Salgado, entre los cinco finalistas para el puesto de director general de la OMS, su elmundo.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  20. ^ (ES) La china Margaret Chang dirigirá la OMS tras la eliminación de la ministra Elena Salgado, su abc.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  21. ^ (ES) Elena Salgado, de Sanidad a Administraciones Públicas, su elpais.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  22. ^ (ES) Elena Salgado, la tecnócrata en la sombra, su expansion.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  23. ^ (ES) "No hay recorte en las pensiones de los funcionarios, sino racionalización del gasto", su expansion.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  24. ^ (ES) Salgado sobre su continuidad en la política: "Si Rubalcaba me dice ven, lo dejo todo", su 20minutos.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  25. ^ (ES) Elena Salgado registra la candidatura al Congreso que encabeza en Cantabria, su publico.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  26. ^ Spagna; Rimpasto di governo, Salgado all'economia, su laprovinciaunicatv.it. URL consultato il 13 marzo 2024.
  27. ^ (ES) Zapatero cambia el Gobierno un año después de estrenar su segunda legislatura, su elmundo.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  28. ^ (ES) Salgado, la única superviviente, su abc.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  29. ^ (ES) Elena Salgado, de ilusionista de los brotes verdes a reina de 'Saba', su elmundo.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  30. ^ Crisi: Spagna, governo riduce tetto spesa 2011 del 7,7%, su milanofinanza.it. URL consultato il 13 marzo 2024.
  31. ^ (EN) Spain to Impose New Wealth Tax, su wsj.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  32. ^ Spagna: Salgado, ristrutturazione banche entro giugno, su swissinfo.ch. URL consultato il 13 marzo 2024.
  33. ^ Beato te che, (non) hai il posto in banca, su linkiesta.it. URL consultato il 13 marzo 2024.
  34. ^ (EN) Spain Will Require Regions to Curb Deficits, Its Finance Minister Says, su wsj.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  35. ^ (ES) Elena Salgado, nueva presidenta de la asociación de consultoras, su cincodias.elpais.com. URL consultato il 13 marzo 2024.
  36. ^ (ES) Real Decreto 2082/2011, de 30 de diciembre, por el que se concede la Gran Cruz de la Real y Distinguida Orden Española de Carlos III a doña Elena Salgado Méndez., su boe.es. URL consultato il 13 marzo 2024.
  37. ^ (ES) Real Decreto 1450/1986, de 10 de julio, por el que se concede la Gran Cruz de la Orden del Mérito Militar, con distintivo blanco, a la Directora general de Gastos de Personal del Ministerio de Economía y Hacienda doña Elena Salgado Méndez., su boe.es. URL consultato il 13 marzo 2024.

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