Five Bridges

album dei Nice del 1970

Five Bridges è un album dal vivo del gruppo musicale britannico The Nice registrato nel 1969 e pubblicato nel giugno 1970.

Five Bridges
album in studio e dal vivo
ArtistaThe Nice
Pubblicazionegiugno 1970
Durata45:20
Dischi1
Tracce8
GenereArt rock
Rock progressivo
EtichettaCharisma
ProduttoreThe Nice
RegistrazioneFairfield Halls, Croydon
17 ottobre 1969

Fillmore East, New York
20 dicembre 1969

Trident Studios, Londra, giugno-luglio 1969

The Nice - cronologia
Album precedente
(1969)
Album successivo
(1971)

Fu il primo di tre dischi dei Nice che la Charisma Records pubblicò dopo lo scioglimento del gruppo, avvenuto a fine marzo 1970.[1][2]

DescrizioneModifica

The Five Bridges SuiteModifica

(EN)

«Five bridges cross the Tyne
And the city sits close by
For some go north and some go south
But each one seems to cry.»

(IT)

«Cinque ponti scavalcano il Tyne
e la città sorge lì accanto
qualcuno va a nord, qualcuno a sud
ma ognuno sembra piangere.»

(Lee Jackson, The Five Bridges Suite)

La suite per gruppo e orchestra che dà il titolo all'album e ne occupa tutto il lato A fu commissionata al tastierista e leader del gruppo Keith Emerson dal direttore del Newcastle Arts Festival.[2] La scadenza per consegnare il lavoro era assai ravvicinata e ciò, a giudizio di Emerson, andò a discapito del prodotto finale, soprattutto per il poco tempo lasciato alle prove dai fitti impegni dal vivo del gruppo; l'autore ha raccontato che, pur di sfruttare qualsiasi momento libero, annotò uno dei temi musicali a bordo di un aereo, su di un sacchetto per il mal d'aria.[1] Lavorando giorno e notte con l'ausilio del manuale di composizione The Walter Piston's Guide to Orchestration, il tastierista abbozzò la prima stesura del pezzo, che poi rifinì con l'aiuto del direttore d'orchestra statunitense Joseph Eger.[2]

I Nice eseguirono in prima assoluta The Five Bridges Suite senza orchestra, alla City Hall di Newcastle upon Tyne,[2] il 10 ottobre 1969.[1] La versione in forma completa contenuta nel disco fu invece registrata dal vivo presso le Fairfeld Halls di Croydon una settimana dopo, assieme all'orchestra "Sinfonia of London" diretta dallo stesso Eger e ad un sestetto di fiatisti jazz, tra cui il trombettista canadese Kenny Wheeler.[3]

L'opera, come da commissione, si ispira alla città di Newcastle e in particolare ai cinque ponti allora presenti sul fiume Tyne, a ciascuno dei quali corrisponde un movimento.[1] I titoli dei movimenti, tranne uno, non indicano i ponti col loro nome ma soltanto con un numero ordinale; tre di queste sezioni includono testi, anch'essi dedicati alla città, scritti e cantati dal bassista Lee Jackson, nativo proprio di Newcastle.[3] Musicalmente, la suite fonde musica classica, jazz e rock, secondo lo stile eclettico già tipico dei Nice, e alterna passaggi puramente orchestrali o per pianoforte solo ad altri eseguiti dal gruppo con o senza l'orchestra stessa. Con una nota in copertina, Emerson afferma di aver inteso così conciliare la musica classica – espressione della tradizione – col pop, incarnato dal gruppo e simbolo della ribellione all'establishment propria delle nuove generazioni.[3] Nella stessa nota, il tastierista spiega in dettaglio anche l'intento musicale/concettuale di ciascuna sezione:

Fantasia, 1st Bridge è un brano per pianoforte e orchestra in cui l'autore vuole creare un "ponte" ideale fra musica barocca e contemporanea, riprendendo stilemi di entrambe e fondendoli assieme nella partitura; i passaggi per pianoforte utilizzano a loro volta armonie tipiche del jazz.[3]

2nd Bridge introduce nell'opera l'elemento rock e consiste infatti in un tema eseguito dal solo gruppo, sul quale Lee Jackson fa il suo primo intervento vocale.[3]

Chorale, 3rd Bridge porta avanti la fusione formale, alternando un cantato accompagnato dai soli archi a interludi strumentali nei quali il trio improvvisa in stile jazz sugli accordi del tema.[3]

 
High Level Bridge, Newcastle.

High Level Fugue, 4th Bridge prende il titolo dall'High Level Bridge di Newcastle ed è una fuga a due voci per pianoforte; Emerson afferma di averla scritta ispirandosi al brano Prelude and Fugue (1965) di Friederich Gulda, ricalcandone in particolare la fusione tra jazz e contrappunto; l'autore tiene a precisare che gli elementi contemporanei da lui inseriti nel pezzo traggono ispirazione anche da tecniche boogie-woogie di pianisti come Meade 'Lux' Lewis e Jimmy Yancey; più avanti aggiunge che nel comporre la fuga egli ha voluto raffigurare in musica la struttura su due livelli (strada e ferrovia) del ponte in questione, affidando a ciascuna mano la voce corrispondente.[3] L'accompagnamento di batteria infine, secondo il tastierista, imita lo sciabordio delle acque del fiume sottostante, rese via via più inquinate dalle macchine costruite dall'uomo.[3]

Finale, 5th Bridge riprende il tema cantato di 2nd Bridge, stavolta con l'aggiunta della sezione fiati: quest'ultima ha anche il compito di preludere – con un breve stacco – all'accordo sinfonico conclusivo.[2]

Sul disco in vinile, la suite era suddivisa in sole quattro tracce poiché la prima traccia – secondo l'etichetta – racchiudeva i primi due movimenti; in realtà nessuno dei solchi di separazione fra le tracce rispettava la corretta ripartizione dell'opera, che Emerson nelle note di copertina descrive invece in modo inequivocabile.[3] L'errore in questione si tramandò anche alle edizioni in CD.[4]

Gli altri braniModifica

La seconda parte dell'album si apre con due lunghi brani strumentali tratti sempre dal concerto di Croydon,[3] a loro volta riletture di brani di Sibelius (Intermezzo dalla Karielia Suite) e di Čajkovskij (3º movimento della sinfonia nº6 "Patetica"); entrambi comprendono quindi anche l'orchestra. Dell'Intermezzo esisteva già una versione in studio inclusa nell'album Ars Longa Vita Brevis del 1968.

Una terza traccia registrata dal vivo al Fillmore East di New York il 20 dicembre 1969 – senza orchestra – consiste in una cover del brano Country Pie di Bob Dylan unita in un mash-up al tema dell'Allegro (1º movimento) dal Concerto Brandeburghese n°6 BWV 1051 di J. S. Bach.[3]

Chiude l'album un brano inedito, registrato in studio a Londra durante le sessioni dell'album Nice (giugno-luglio 1969):[3] One of Those People.

CopertinaModifica

La copertina del LP originale, in formato apribile, fu curata dallo studio Hipgnosis.[3]

L'esterno consiste nella composizione ripetuta di una fotografia del Tyne Bridge di Newcastle, orientata in quattro modi diversi in una sorta di doppio gioco speculare. All'interno, ritratti in bianco e nero dei tre componenti il gruppo e una foto del concerto di Croydon accompagnano i crediti del disco e la già citata nota di Keith Emerson sulla suite che dà il titolo al disco.[3]

AccoglienzaModifica

Five Bridges raggiunse la seconda posizione nella Official Albums Chart britannica il 4 luglio 1970 e rimase per ventuno settimane fra le prime 100,[5] segnando così il miglior risultato di vendite a ridosso della pubblicazione fra tutti gli album dei Nice.[6]

Edizioni in CDModifica

Nel 1990 la Virgin Records, allora proprietaria del catalogo Charisma, pubblicò per prima l'album su CD con l'aggiunta di sei tracce extra: cinque tratte dalla raccolta Autumn '67 - Spring '68, più una nuova versione di Diary of an Empty Day dall'album Nice (1969). Ad eccezione di quest'ultima, su questi brani suona anche il chitarrista Davy O'List.

Sulla seconda edizione in CD (2009), sempre a cura della Virgin, all'album originale fu aggiunto il finale del concerto di Croydon, nel quale un accenno da parte dell'orchestra del brano Troika dalla suite Lieutenant Kijé di Prokof'ev sfocia in Rondo, la versione del gruppo del brano jazz Blue Rondo à la Turk di Dave Brubeck, a sua volta mescolato con la canzone She Belongs to Me di Bob Dylan; nel medley trova posto, non accreditata, anche una breve citazione del celebre tema di Elmer Bernstein dal film western del 1960 I magnifici sette. Due ulteriori brani aggiuntivi di quest'edizione sono: una versione inedita in studio di Country Pie e una accorciata di The Five Bridges Suite (2º, 3º e 4º movimento), registrata in presa diretta dal gruppo senza orchestra per il programma radiofonico Sound of the Seventies della BBC.

TracceModifica

LPModifica

Lato A
  1. The Five Bridges Suite – 18:06 (testo: Lee Jackson – musica: Keith Emerson)
    • Fantasia, 1st Bridge – 6:09
    • 2nd Bridge – 4:01
    • Chorale, 3rd Bridge – 3:33
    • High Level Fugue, 4th Bridge – 1:01
    • Finale, 5th Bridge – 3:22
Lato B
  1. Intermezzo 'Karelia Suite' (strumentale) – 9:01 (musica: Jean Sibelius, arr. Joseph Eger, Emerson)
  2. 'Pathetique' Symphony No. 6 3rd Movement (strumentale) – 9:23 (musica: Pëtr Il'ič Čajkovskij, arr. Eger, Emerson)
  3. Country Pie / Brandenburg Concerto No. 6 – 5:40 (Johann Sebastian Bach, Bob Dylan, arr. The Nice)
  4. One of Those People – 3:08 (Emerson, Jackson)

CDModifica

Edizione del 1990
  1. Fantasia, 1st Bridge / 2nd Bridge – 2:42
  2. Chorale, 3rd Bridge – 3:27
  3. High Level Fugue, 4th Bridge – 4:01
  4. Finale, 5th Bridge – 7:59
  5. Intermezzo 'Karelia Suite' – 9:01
  6. 'Pathetique' Symphony No. 6 3rd Movement – 9:23
  7. Country Pie / Brandenburg Concerto No. 6 – 5:40
  8. One of Those People – 3:08
Tracce extra:
  1. The Thoughts of Emerlist Davjack – 4:12 (Emerson, Davy O'List)
  2. Flower King of Flies – 3:36 (Emerson, Jackson)
  3. Bonnie K – 3:19 (Emerson, O'List)
  4. Diary of an Empty Day – 3:58 (Édouard Lalo, Emerson, Jackson)
  5. America (strumentale) – 6:06 (musica: Leonard Bernstein, arr. The Nice)
Edizione del 2009
  1. Fantasia, 1st Bridge / 2nd Bridge – 2:42
  2. Chorale, 3rd Bridge – 3:27
  3. High Level Fugue, 4th Bridge – 4:01
  4. Finale, 5th Bridge – 7:59
  5. Intermezzo 'Karelia Suite' – 9:01
  6. 'Pathetique' Symphony No. 6 3rd Movement – 9:23
  7. Country Pie / Brandenburg Concerto No. 6 – 5:40
  8. One of Those People – 3:08
Tracce extra:
  1. Farfield Hall Finale – 9:06
    • Lieutenant Kijé – 'Troika' (strumentale)(Musica: Sergej Prokof'ev, arr. Eger)
    • Rondo (strumentale)(Musica: Dave Brubeck, arr. Eger, The Nice)
    • She Belongs to Me (Dylan, arr. Eger, The Nice)
  2. Country Pie (studio version with overdubs) – 5:41
  3. Excerpts from 'The Five Bridges Suite' (BBC – Sound of the Seventies) – 7:51

FormazioneModifica

Gruppo
Musicisti aggiuntivi (Fairfield Halls, Croydon - 17 ottobre 1969)
  • Kenny Wheelertromba, flicorno
  • Joe Harriott – sax tenore
  • Peter King – sax tenore
  • Alan Skidmore – sax tenore
  • John Warren – sax baritono
  • Chris Pyne – trombone
  • Orchestra 'The Sinfonia of London' diretta da Joseph Eger

NoteModifica

  1. ^ a b c d (EN) Neil Priddey, The Famous Charisma Label UK Album and Single Discography, RareRecordCollector.net, 2014, p. 33, ISBN 978-1-291-75392-9.
  2. ^ a b c d e Martyn Hanson, Hang on to a Dream - The Story of The Nice, 2ª ed., Helter Skelter Publishing, 2014 [1º ottobre 2002], ISBN 978-1-900924-43-6.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n The Nice – Five Bridges (LP, Charisma, 1970) note di copertina.
  4. ^ The Nice - Five Bridges, su Discogs. URL consultato il 19 giugno 2020.
  5. ^ (EN) Official Albums Chart Top 65 | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  6. ^ NICE | full Official Chart History | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 19 gennaio 2021.

Collegamenti esterniModifica