Garganelli

tipo di pasta

I garganelli (in dialetto romagnolo: garganéi" oppure "macaró ruzlé") sono un formato di pasta all'uovo tipica della Romagna, di forma tubolare con una caratteristica rigatura perpendicolare. Vengono ottenuti arrotolando una piccola losanga di sfoglia intorno ad un bastoncino che viene rigato pressandolo su un pettine da tessitura oppure su un rigagnocchi in legno.

Garganelli
Origini
Luogo d'origineItalia Italia
RegioneEmilia-Romagna
Diffusionenazionale
Dettagli
Categoriaprimo piatto
RiconoscimentoP.A.T.
Ingredienti principalipasta all'uovo

L'aspetto è simile alle penne, se si esclude che nel punto di sovrapposizione dei due lembi di pasta il garganello ha una diversa consistenza. Sono molto simili ai maccheroni al pettine prodotti in Emilia, i quali sono però più grandi rispetto al garganello romagnolo. Ancora più grandi, ma senza la caratteristica rigatura, sono i fusi istriani tipici dell'Istria slovena e croata.

StoriaModifica

 
Garganello sul "pettine"
 
Garganelli realizzati con un "rigagnocchi"

Esistono diverse leggende sulla nascita del garganello, che sarebbe stato inventato dai cuochi di Caterina Sforza, moglie di Girolamo Riario, signore di Imola e Forlì nella seconda metà del XV secolo[1].

Un'altra tradizione racconta che nel 1725 una azdora del cardinale Cornelio Bentivoglio d'Aragona stava preparando il pranzo per molti invitati, tra i cappelletti. Mentre stava tirando la pastasfoglia con il mattarello (s-ciadur), si accorse che qualche animale si era mangiato il preparato per ripieno dei cappelletti. Bando alla disperazione, le venne in mente un'idea: staccare un pettine dal telaio di casa e, con l'aiuto di una sottile canna (generalmente usata per accendere il fuoco), arrotolarci sopra i quadretti di pasta. I garganelli vennero poi cotti nel brodo di cappone, e serviti ai commensali, con grande successo, riscossero la generale approvazione dei commensali[2].

TutelaModifica

I garganelli sono riconosciuti prodotto tipico della regione Emilia-Romagna.

ConsumoModifica

I condimenti più usati sono comunemente rappresentati dal prosciutto, dai piselli e da abbondante parmigiano reggiano, oppure un ragù all'emiliana arricchito con l'impasto della salsiccia.

Possono altresì essere preparati al forno, pasticciati, con il burro, con il sugo di tartufi e funghi e anche nel brodo di carne[3] (in questo caso però devono essere ancora più piccoli).

EventiModifica

A Codrignano, piccola frazione del comune di Borgo Tossignano (BO), dal venerdì che precede la prima domenica di settembre al martedì successivo, si tiene la festa del garganello, dal 1989.

Prodotti gastronomici similiModifica

In Ungheria, nella città di Debrecen (contea di Hajdú-Bihar), esiste un tipo di pasta molto simile ai garganelli romagnoli.

Questa pasta è chiamata Csigatészta o Lúdgégetészta[4], servita generalmente in brodo di pollo (in questo caso sono chiamati csigatészta-leves). Sono creati utilizzando un rigagnocchi in legno e una bacchetta di legno[5].

NoteModifica

  1. ^ Lydia Capasso, Storie e leggende del garganello, su Gastronomia mediterranea data=2014-12-08.
  2. ^ Garganello, su Food in Italy. URL consultato il 16 maggio 2017.
  3. ^ La leggenda dei garganelli con una ricetta romagnola Doc, su Romagna a tavola, 5 maggio 2015.
  4. ^ Lúdgégetészta, su izeskalandok.blogspot.com.
  5. ^ a csigatészta készítésének segédeszközei, su tisztateszta.blog.hu.

Voci correlateModifica

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