Gerberga di Lorena

Gerberga di Lorena (925 circa – 995) è stata una nobildonna tedesca, che diventò moglie di Megingaudo di Gheldria intorno al 945 e fu madre, tra gli altri, di Adelaide di Vilich.

Gerberga di Lorena
Nobildonna
Nascita925 circa
Morte995
PadreGoffredo di Jülich
MadreErmentrude
ConsorteMegingaudo di Gheldria
FigliGoffredo
Irmtrude di Avalgau
Adelaide di Vilich
Alberada
Bertada
Beata Gerberga di Lorena

Nobildonna

 
Nascita925 circa
Morte995
Venerata daChiesa cattolica
Ricorrenza13 novembre

È nota per aver fondato la cittadina di Vilich,[1] con la costruzione di una chiesa ampliata successivamente nell'abbazia di Vilich.[2] È inoltre venerata dalla Chiesa cattolica come beata il 13 novembre.[3][4]

Biografia modifica

Era una figlia di Goffredo, conte palatino di Lotaringia, e di Ermentrude, forse la figlia maggiore di Carlo III il Semplice. Da parte di suo padre era una nipote di Gerardo I di Metz e Oda di Sassonia, figlia di Ottone I, duca di Sassonia della stirpe Liudolfingia[5] ed era nipote dell'arcivescovo Wicfrido di Colonia.[6]

Intorno al 978 donarono i loro beni per fondare un convento femminile l'abbazia di Vilich a nord-est di Bonn per commemorare la morte del figlio Goffredo.[7]

L'onere principale dei lavori per la fondazione e la gestione della costruzione del monastero ricadde sulle spalle di Gerberga, poiché il marito partì per Geldern e si chiuse al mondo nel suo castello a causa della morte del figlio Goffredo.[8]

Gerberga decise di riscattare dal Convento di Sant'Orsola a Colonia sua figlia Santa Adelaide di Vilich con una donazione di terra.

Per questo motivo Santa Adelaide poté diventare la prima badessa di Vilich.[9][10]

Per determinare la posizione legale di Vilich nell'impero, fece appello all'imperatore Ottone III nel 987 per ottenere uno statuto che garantisse all' abbazia di Vilich lo stesso status legale dei conventi imperiali di Gandersheim, Quedlinburg ed Essen. Con questo statuto il monastero aveva il diritto di scegliere liberamente una badessa senza che nessuna controversia potesse insorgere senza il permesso della stessa badessa e della comunità.[11] Il privilegio fu confermato successivamente da una bolla papale di papa Gregorio V, datata 24 maggio 996[12] e da Enrico II nel 1003.[13]

Gerberga sciolto il vincolo coniugale decise di trasferirsi nell'abbazia e fino alla sua morte condusse la vita di una suora contribuendo alla gestione della stessa.[14]

Morì nel 995. Suo marito Megingaudo morì poco dopo, il 998. Entrambi furono tumulati nel monastero di Vilich.[15]

Figli modifica

Con Megingaudo, ebbe i seguenti figli:

  • Goffredo († 977), ucciso in giovane età in una campagna contro la Boemia;
  • Irmtrude di Avalgau, che sposò Erberto di Wetterau;
  • Santa Adelaide di Vilich, badessa di Vilich;
  • Alberada;
  • Bertada († 1000), badessa di Colonia.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Adalardo II, conte di Metz Adalardo I, marchese di Neustria  
 
 
Gerardo I, conte di Metz  
una contessa d'Eifel Matfrid II, conte d'Eifel  
 
 
Goffredo, conte palatino di Lorena  
Ottone I, duca di Sassonia Liudolfo, conte dell'Ostfalia  
 
Oda di Billung  
Oda di Sassonia  
Edvige di Babenberg Enrico, duca di Franconia  
 
Ingeltrude del Friuli  
Gerberga di Lorena  
Luigi II, re dei Franchi occidentali Carlo II, re dei Franchi occidentali  
 
Ermentrude d'Orléans  
Carlo III, re dei Franchi occidentali  
Adelaide del Friuli Adalardo, conte di Parigi  
 
 
Ermentrude di Francia  
Teodorico, conte di Ringelheim Reginardo, conte di Ringelheim  
 
Matilda  
Frederuna di Ringelheim  
Reginilde di Godefrid  
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Vilich | Monastic Matrix, su arts.st-andrews.ac.uk. URL consultato il 1º giugno 2022.
  2. ^ Vita der Hl. Adelheid, su www.katholisch-an-rhein-und-sieg.de. URL consultato il 31 maggio 2022.
  3. ^ (DE) Gerberg von Vilich - Ökumenisches Heiligenlexikon, su www.heiligenlexikon.de. URL consultato il 2 giugno 2022.
  4. ^ (DE) Heilige, su heilige.de. URL consultato il 2 giugno 2022.
  5. ^ gerberga_im_juelichgau_graefin_von_geldern_+_996, su www.manfred-hiebl.de. URL consultato il 1º giugno 2022.
  6. ^ Biographie, su bildung.erzbistum-koeln.de. URL consultato il 2 giugno 2022.
  7. ^ Giersiepen, Helga (1993). Der Kanonissenstift Vilich von sein Gründing bis zum Ende des 15. Jahrhunderts. Bouvier Verlag Bonn. S. 43 f..
  8. ^ gerberga_im_juelichgau_graefin_von_geldern_+_996, su www.manfred-hiebl.de. URL consultato il 3 giugno 2022.
  9. ^ (DE) Geschichte der Pfarreien des Dekanates Königswinter, su digital.ub.uni-duesseldorf.de, 1890. URL consultato il 31 maggio 2022.
  10. ^ Bergen Dick, Madelyn (1994). Mater Spiritualis - Das Leben von Adelaide von Vilich. Toronto, Ontario: Peregrina Publishing CO. 87..
  11. ^ Matrix Monasticon:, su web.archive.org, 28 giugno 2005. URL consultato il 3 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2005).
  12. ^ Piesik, Heinz (2003). Vita Adelheidis - Das Leben der hl. Adelheid von Vilich . Bonn. ISBN 3-922832-33-4..
  13. ^ Frauenstift Sankt Peter in Vilich | Objektansicht, su www.kuladig.de. URL consultato il 2 giugno 2022.
  14. ^ Megingoz van Mühlgau, su www.heiligen.net. URL consultato il 3 giugno 2022.
  15. ^ Deutsche Inschriften Online: Inschrift, su www.inschriften.net. URL consultato il 1º giugno 2022.

Bibliografia modifica

  • German Hubert, Christian Maaßen, Geschichte der Pfarreien des Dekanates Königswinter, Köln: Bachem, (1890)
  • Severin Corsten, Megingoz und Gerberga. Gründer des Stiftes Vilich. In: Bonner Geschichtsblätter. 30, Bd. (1978), 5. 7–25.

Collegamenti esterni modifica