Voce principale: ISO 3166-2.

ISO 3166-2:CN è uno standard ISO che definisce i codici geografici della Cina ed è un sottogruppo del codice ISO 3166-2.

Tali codici sono stati assegnati alle suddivisioni di primo livello del paese, ovvero le 22 province, le 5 regioni autonome, le 4 municipalità e le due regioni amministrative speciali e la provincia di Taiwan, la cui sovranità de facto è esercitata dalla Repubblica di Cina. Sono formati dalla sigla CN-, seguita da due lettere.

Fino al 2017 era invece seguita da due cifre, la prima delle quali si riferiva alla regione geografica di appartenenza:

  • 1: Cina settentrionale
  • 2: Cina nordorientale
  • 3: Cina orientale
  • 4: Cina meridionale centrale
  • 5: Cina nordoccidentale
  • 6: Cina sudoccidentale
  • 7: Taiwan
  • 9: Hong Kong e Macao

Taiwan, Hong Kong e Macao hanno inoltre dei propri codici ISO 3166-1 e gruppi separati ISO 3166-2, rispettivamente ISO 3166-2:TW, ISO 3166-2:HK e ISO 3166-2:MO.

Codici modifica

Codice Suddivisione Categoria
CN-BJ Pechino municipalità
CN-CQ Chongqing municipalità
CN-SH Shanghai municipalità
CN-TJ Tientsin municipalità
CN-AH Anhui provincia
CN-FJ Fujian provincia
CN-GS Gansu provincia
CN-GD Guangdong provincia
CN-GZ Guizhou provincia
CN-HI Hainan provincia
CN-HE Hebei provincia
CN-HL Heilongjiang provincia
CN-HA Henan provincia
CN-HB Hubei provincia
CN-HN Hunan provincia
CN-JS Jiangsu provincia
CN-JX Jiangxi provincia
CN-JL Jilin provincia
CN-LN Liaoning provincia
CN-QH Qinghai provincia
CN-SN Shaanxi provincia
CN-SD Shandong provincia
CN-SX Shanxi provincia
CN-SC Sichuan provincia
CN-TW Taiwan provincia
CN-YN Yunnan provincia
CN-ZJ Zhejiang provincia
CN-GX Guangxi regione autonoma
CN-NM Mongolia Interna regione autonoma
CN-NX Ningxia regione autonoma
CN-XJ Xinjiang regione autonoma
CN-XZ Tibet regione autonoma
CN-HK Hong Kong regione amministrativa speciale
CN-MO[1] Macao regione amministrativa speciale

Note modifica

  1. ^ Aggiunto nel 2002: ISO Newsletter No. I-2 (PDF), su iso.org, 21 maggio 2002. URL consultato il 24 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2012).

Collegamenti esterni modifica

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