Identità di Vandermonde

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In combinatoria, l'identità di Vandermonde (o convoluzione di Vandermonde) è la seguente identità riguardante i coefficienti binomiali:

per ogni , , interi non negativi. L'identità deve il suo nome a Alexandre-Théophile Vandermonde (1772), sebbene fosse già conosciuta nel 1303 dal matematico cinese Zhu Shijie.[1]

Si può generalizzare l'identita di Vandermonde in diversi modi, come ad esempio la seguente versione:

.

Dimostrazioni modifica

Dimostrazione algebrica modifica

In generale, il prodotto di due polinomi, di gradi   e   rispettivamente, è dato da

 

dove si utilizza la convenzione per cui   per tutti gli interi  , e   se  . Per il teorema binomiale,

 

Utilizzando lo sviluppo del binomio anche per gli esponenti   e  , insieme alla precedente formula sul prodotto fra polinomi, si ottiene

 

dove la precedente convenzione per i coefficienti dei polinomi concorda con la definizione dei coefficienti binomiali, poiché entrambi valgono zero per   e  .

Confrontando i coefficienti di  , si ricava l'identità di Vandermonde per ogni  . Per   maggiori, entrambi i membri dell'identità sono zero per via della definizione del coefficiente binomiale.

Dimostrazione combinatoria modifica

L'identità di Vandermonde ammette anche una dimostrazione combinatoria mediante doppio conteggio, come segue. Si supponga una commissione composta da   uomini e   donne. In quanti modi si può formare un sottocomitato di   persone? La risposta è

 

La soluzione è anche uguale alla somma su   del numero di gruppi composti da   uomini e   donne:

 

Dimostrazione geometrica modifica

Si prenda una griglia rettangolare di   quadrati. Ci sono esattamente

 

percorsi dal vertice in basso a sinistra a quello in alto a destra, muovendosi soltanto a destra o verso l'alto. Infatti, si devono compiere in qualsiasi ordine   movimenti a destra e   verso l'alto, e la lunghezza totale del percorso è  . Si indichi il vertice in basso a sinistra come  .

In modo analogo, ci sono   cammini da   a  , e   percorsi da   a  . Perciò ci sono

 

percorsi che partono da  , finiscono in   e passano per  . Quest'ultimi sono solo un sottoinsieme di tutti i possibili cammini tra i due vertici opposti, quindi si somma da   a   (dal momento che il punto   deve essere all'interno della griglia) e si ottiene l'identità di Vandermonde.

Generalizzazioni modifica

Identità di Vandermonde generalizzata modifica

Si può generalizzare l'identità come segue:

 

Questa versione si può ottenere attraverso la derivazione algebrica di prima ma in cui si utilizzano più di due polinomi, oppure mediante un semplice ragionamento di doppio conteggio.

Da una parte, si scelgono   elementi dal primo dei   insiemi e composto   elementi, poi   dal secondo insieme, e così via, fino a un totale di   oggetti scelti. Pertanto, nel membro di sinistra si scelgono   elementi su  , che è esattamente il membro destro dell'uguaglianza.

Identità di Chu–Vandermonde modifica

L'identità si può generalizzare anche per argomenti non interi. In questo caso, è nota come identità di Chu–Vandermonde [1] e assume la forma

 

con   e   numeri complessi arbitrari e   un intero non negativo. Si può ricavare l'identità basandosi sulla precedente dimostrazione algebrica, moltiplicando fra loro le serie binomiali di   e  , e successivamente comparando i termini della serie di  .

L'identità si può riscrivere in termini del simbolo di Pochhammer decrescente come

 

in cui si riconosce chiaramente una variante umbrale del teorema binomiale. L'identità di Chu–Vandermonde può anche essere vista come un caso speciale del teorema ipergeometrico di Gauss, il quale afferma che

 

dove   è la funzione ipergeometrica e   è la funzione Gamma. In particolare, si ottiene l'identità di Chu–Vandermonde ponendo   e applicando liberamente la relazione

 

Un'ulteriore generalizzazione è data dalla seguente identità di Rothe–Hagen:[2]

 

per ogni  ,   e   complessi.

La distribuzione ipergeometrica di probabilità modifica

Quando si dividono entrambi i membri per l'espressione a destra, cosicché la somma è 1, allora i termini della sommatoria possono essere interpretati come probabilità. La distribuzione di probabilità risultante è quella distribuzione ipergeometrica, cioè quella che descrive l'estrazione senza reinserimento di alcune palline, perdenti o vincenti, da un'urna.

Note modifica

  1. ^ a b Askey 1975, pp. 59–60
  2. ^ Johann G. Hagen, Synopsis Der Hoeheren Mathematik, Berlin, 1891, formula 17, pp. 64–68, vol. I..

Bibliografia modifica

  • Richard Askey, Orthogonal polynomials and special functions, Regional Conference Series in Applied Mathematics, vol. 21, Philadelphia, PA, SIAM, 1975, pp. viii+110.

Voci correlate modifica

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