Ikarie XB 1

film del 1963 diretto da Jindřich Polák

Ikarie XB 1 è un film del 1963 diretto da Jindřich Polák.

Ikarie XB 1
Lingua originalelingua ceca
Paese di produzioneCecoslovacchia
Anno1963
Durata90 min. (81 min. versione USA)
Dati tecniciB/N
rapporto: 2,35:1
Generefantascienza
RegiaJindřich Polák
SoggettoStanisław Lem (non accreditato)
SceneggiaturaJindřich Polák, Pavel Jurácek
Casa di produzioneFilmové studio Barrandov
FotografiaJan Kalis, Sasa Rasilov
MontaggioJosef Dobrichovský
Effetti specialiKarel Cisarovsky, Jirí Hlupý, Jan Kalis, Pavel Necesal, Milan Nejedlý, Frantisek Zemlicka
MusicheZdenek Liska
CostumiDena Rova
Interpreti e personaggi

Pellicola di fantascienza cecoslovacca liberamente tratta dal romanzo La nube di Magellano (Obłok Magellana) di Stanisław Lem.[1][2] Secondo alcune fonti lo scrittore polacco avrebbe collaborato alla sceneggiatura, non accreditato.[3]

È stato citato da alcuni come il capolavoro della fantascienza cinematografica cecoslovacca.[3]

Fu rieditato per il mercato statunitense col titolo Voyage to the End of the Universe e un diverso finale.[3]

Nell'anno 2163 la nave stellare Ikarie XB-1 (Ikarus XB-1) viene inviata al misterioso "pianeta bianco" in orbita intorno alla stella Alpha Centauri. Viaggiando a velocità vicina alla luce, il viaggio per gli astronauti dura circa 28 mesi, anche se per gli effetti relativistici sulla Terra saranno trascorsi 15 anni nel momento in cui raggiungono la loro destinazione. Durante il volo l'equipaggio multinazionale, forte di 40 membri, deve adattarsi alla vita nello spazio, così come affrontare i vari pericoli che incontra, tra cui un relitto di astronave del XX secolo munita di armi nucleari, una mortale "stella oscura" radioattiva e l'esaurimento nervoso di un membro dell'equipaggio, che minaccia di distruggere la navicella.

Distribuzione

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«Importato dalla AIP negli Stati Uniti con il titolo Voyage to the End of the Universe, il film fu tagliato arbitrariamente ed uscì con un finale posticcio nel quale i cosmonauti di "Ikarie XB 1", scesi sul pianeta bianco (...diventato verde nell'edizione americana), scoprono i resti di una civiltà scomparsa sui quali si erge la mole della Statua della Libertà

Nel 2005 la Cesky Film ha distribuito in DVD la versione originale cecoslovacca del film con sottotitoli in inglese e il suo formato originale Techniscope 2.35:1 a tutto schermo. Il DVD comprende le scene tagliate dalla AIP dalla versione statunitense, incluso il finale originale. Nel 2013 la britannica Second Run ha commercializzato in DVD la versione originale cecoslovacca con sottotitoli in inglese in un nuovo trasferimento.

Il film è entrato nel pubblico dominio.

Accoglienza e critica

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Ikarie XB-1 fu un successo al Festival del film di fantascienza di Trieste del 1963[4] ed è ora ampiamente considerato come uno dei migliori film di fantascienza est-europei dell'epoca, con una produzione e scenografia imponenti, effetti speciali superiori alla media, un notevole cast e una sceneggiatura intelligente (anche se gran parte della sottigliezza originale dei dialoghi si perde nella traduzione in lingua inglese).

«Il film è considerato da taluni il capolavoro della fantascienza cinematografica cecoslovacca, e pur collocandosi sulla scia delle nascenti space opera (I sette navigatori dello spazio), mostra, senza dubbio, più di un tratto originale [...] e qualche situazione anticipatrice [...]. Il timbro enfatico che pesa sul racconto può, oggi, destare fastidio, ma riferito agli anni '60 e alle condizioni sociali dell'Est europeo si rivela in sintonia con un ideale progetto di parabola politica: la corsa dell'"Ikarie" verso un mondo libero e i due pianeti che si contrappongono (l'uno portatore di morte e l'altro di energia positiva) non possono non significare l'ansia di libertà di un popolo ancora combattuto tra spinte conservatrici e voglia di rinnovamento.»

  1. ^ Sim, Krystal, Ikarie XB-1 DVD review, su scifinow.co.uk, SciFi Now, 16 settembre 2013. URL consultato il 23 novembre 2013.
  2. ^ O'Neill, Phelim, This week's new DVD & Blu-ray Ikarie XB-1, su theguardian.com, The Guardian, 31 agosto 2013. URL consultato il 23 novembre 2013.
  3. ^ a b c d e Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Ikarie XB 1, in Fantafilm.
  4. ^ Glenn Erickson (aka "DVD Savant") - Ikarie XB-1 review - DVD Talk website

Collegamenti esterni

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