Imanol Arias

attore e regista spagnolo

Manuel María Arias Domínguez, meglio conosciuto come Imanol Arias (Riaño, 26 aprile 1956), è un attore e regista spagnolo.

Imanol Arias

Biografia

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Nato a Riaño e cresciuto in Biscaglia[1], abbandonò gli studi professionali per dedicarsi alla carriera di attore. Prese parte ad una rappresentazione teatrale dell'opera Il cappello a tre punte che vinse un prestigioso premio nazionale[2].

Trasferitosi a Madrid in cerca di fortuna, lavorò come comparsa al Teatro de la Zarzuela ma non riuscì ad entrare all'Accademia d'Arte Drammatica; in questo periodo, si trovò a dormire spesso nella stazione della metropolitana[3]. Con la nascita del Centro Dramático Nacional fondato da Adolfo Marsillach, Arias lavorò in alcune commedie teatrali[4].

Nel 1981 ottenne il suo primo ruolo da protagonista al cinema, nel film Cecilia di Humberto Solás, che fu presentato in concorso al Festival di Cannes 1982. Fu protagonista anche in Labirinto di passioni di Pedro Almodóvar e I diavoli in giardino di Manuel Gutiérrez Aragón.

La popolarità dell'attore crebbe nel 1983, quando fu scelto come protagonista maschile della serie televisiva Anillos de oro: il ruolo gli valse il suo primo TP de Oro.

 
Imanol Arias riceve l'Espiga de honor alla Semana Internacional de Cine de Valladolid nel 2014

Prese poi parte come protagonista maschile alla produzione argentina Camilla - Un amore proibito, che ottenne la nomination all'Oscar al miglior film in lingua straniera.

Nel 1987 interpretò il criminale Eleuterio Sánchez Rodríguez nel film El lute, o cammina o schiatta, vincendo la Concha de Plata al miglior attore[3] ed ottenendo la sua prima candidatura al Premio Goya per il miglior attore protagonista. Nei successivi sei anni, fu nominato ai Goya altre tre volte, senza tuttavia vincerlo[1][5].

Nel 1996 debuttò come regista dirigendo il film Un asunto privado[6].

In televisione, interpretò il personaggio principale della serie televisiva Querido maestro, adattamento della produzione italiana Caro maestro[7][8][9]. In questa fiction il suo personaggio aveva una relazione sentimentale con quello interpretato dalla collega Ana Duato, con la quale di lì a poco si trovò a riprendere le vesti di coppia in altre due occasioni: i due, infatti, impersonarono lo scienziato Severo Ochoa e sua moglie Carmen in una miniserie biografica, ma soprattutto la coppia di coniugi protagonisti della fortunata serie televisiva Cuéntame cómo pasó. La fiction andò in onda per ventitré stagioni, divenendo la più longeva nella storia della tv spagnola[10].

Per via della sua ricca carriera, fu insignito di un premio al Festival di Malaga nel 2003[11] e del Premio Nacho Martínez al Festival Internacional de Cine de Gijón del 2014[12][13].

Vita privata

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Imanol Arias si sposò in prime nozze con la collega Socorro Anadón[14]. Al termine di questa relazione, sposò l'attrice Pastora Vega, alla quale fu sentimentalmente legato per venticinque anni[15]. La coppia ebbe due figli, Jon (1987) e Daniel (2001)[16]. L'attore ebbe anche una frequentazione con la figlia di Fidel Castro, Alina Fernández[1]. Nel 2017 sposò la fotografa Irene Meritxell[14], dalla quale si separò tre anni e mezzo più tardi[17].

Arias è ambasciatore UNICEF[18].

Fu coinvolto nelle indagini sui cosiddetti Panama Papers, in seguito a cui fu accusato di frode fiscale[19][20][21].

Filmografia

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Imanol Arias nel 2011

Televisione

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Riconoscimenti

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  1. ^ a b c (ES) Diez cosas que (igual) no sabías de... Imanol Arias, su noticiasdenavarra.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  2. ^ (ES) Cincuenta años no es nada, su elpais.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  3. ^ a b (ES) Imanol Arias: durmió en el metro, tuvo un romance con la hija de Fidel Castro y fue señalado por Hacienda, su elmundo.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  4. ^ (ES) Galardón al oficio de Imanol Arias, su elpais.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  5. ^ (ES) Imanol Arias: "Gracias a que no me han dado un Goya, he trabajado mucho", su xlsemanal.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  6. ^ (ES) Imanol Arias debuta como director de cine con 'Un asunto privado', su elpais.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  7. ^ (ES) La escuela de la vida, su elmundo.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  8. ^ (ES) La vuelta al cole con 'Querido maestro', su elespanol.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  9. ^ (ES) QUERIDO MAESTRO, LA SERIE QUE NOS HIZO DESEAR A UN PROFESOR COMO IMANOL ARIAS, su que.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  10. ^ (ES) Adiós a Antonio Alcántara: Imanol Arias se despide para siempre de su personaje en 'Cuéntame cómo pasó', su 20minutos.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  11. ^ (ES) Imanol Arias recibe el premio a su trayectoria en el Festival de Cine Español de Málaga, su elpais.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  12. ^ (ES) Imanol Arias recibe el premio del Festival de Cine de Gijón por 40 años de trabajo, su lne.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  13. ^ (ES) Imanol Arias Premio Nacho Martínez en el Festival de Cine de Gijón, su gotadeluz.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  14. ^ a b (ES) Imanol Arias cumple 65: su difícil carrera hacia el éxito y el peor trago de su vida, su vanitatis.elconfidencial.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  15. ^ (ES) Imanol Arias y Pastora Vega se separan, su elpais.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  16. ^ (ES) Imanol Arias: "Creo que no he estado así de enamorado nunca", su diezminutos.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  17. ^ (ES) Imanol Arias en privado: sus amores y escándalos más allá de su prolífica carrera, su okdiario.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  18. ^ (ES) Imanol Arias, embajador de UNICEF, su europapress.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  19. ^ (ES) Ana Duato e Imanol Arias recogen en la Audiencia la querella por delito fiscal, su elpais.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  20. ^ (ES) Anticorrupción acusa a Imanol Arias y Ana Duato de haber defraudado tres millones de euros, su elmundo.es. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  21. ^ (ES) La Fiscalía pide que Imanol Arias y Ana Duato declaren por fraude fiscal, su lavanguardia.com. URL consultato il 10 gennaio 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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