Isabella d'Armenia e Tiro

principessa armena

Isabella d'Armenia, o Zabel o Spill ((HY) Զապել; gennaio 1276Sis, ante 9 aprile 1323), principessa della Piccola Armenia, che fu signora consorte di Tiro dal 1293 al 1310, e consorte del reggente e usurpatore della corona di Cipro e di Gerusalemme, dal 1306 al 1310.

Isabella d'Armenia
Regina consorte di Cipro
In carica1306 –
1310
PredecessoreIsabella d'Ibelin
SuccessoreCostanza d'Aragona
Regina consorte di Gerusalemme
In carica1306 –
1310
PredecessoreIsabella d'Ibelin
SuccessoreCostanza d'Aragona
Nascita1276
MorteSis, 1323
DinastiaHetumidi per nascita
Lusignano per matrimonio
PadreLeone III
MadreKeran di Lampron
ConsorteAmalrico II di Tiro
FigliUgo
Enrico
Guido
Giovanni
Boemondo
Agnese
ReligioneCattolicesimo

Biografia modifica

Giovinezza modifica

Secondo il King Hetum II's Chronicle, Isabella o Zabel o Spill, apparteneva alla famiglia degli Hetumidi, era figlia del re della Piccola Armenia, Leone III[1] e della moglie, una discendente dei signori di Lampron[2], Keran di Lampron[3], figlia di Aitone IV, signore di Lampron.
Leone III d'Armenia, ancora secondo il King Hetum II's Chronicle, era figlio del correggente (dal 1226[4]) e poi re Aitone I, della casata degli Hetumidi[5] e della regina della Piccola Armenia, Zabel, ultima discendente della casata dei Rupenidi.

Isabella (Spill) nacque, nel 1276, da un parto gemellare con Sempad[1].

Secondo un documento della Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, volume 2, datato 1286, fu rilasciata una dispensa papale da papa Onorio IV, per un duplice matrimonio tra un figlio e una figlia del Re di Cipro con una figlia ed un figlio del re della Piccola Armenia[6]; a seguito di questo documento vi fu il matrimonio tra Margherita di Lusignano ed il futuro re Teodoro III d'Armenia[7], mentre per la figlia del re di Armenia, probabilmente, Isabella, il matrimonio non andò a buon fine.

Matrimonio modifica

Isabella poi, nel 1293, sposò un figlio del Re di Cipro e Re titolare di Gerusalemme, Ugo III, il signore di Tiro e Conestabile del Regno di Gerusalemme, Amalrico, come ci viene confermato sia dal King Hetum II's Chronicle[8], che dalla Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1 conferma il matrimonio con Isabella[9], ed anche da Les familles d'outre-mer[10], che era figlio oltre che di Ugo III anche di Isabella d'Ibelin[11], che sempre secondo Les familles d'outre-mer, era figlia di Guido d'Ibelin, maresciallo e connestabile del Regno di Cipro, e della moglie, Filippa Barlais[11], figlia di Amalrico Barlais e della moglie, Agnese di Margat, figlia di Bertrando, signore di Margat[12].

Suo marito Amalrico tra il 1306 ed il 1310, spodestò il proprio fratello, Enrico II di Cipro; non è chiaro se assunse formalmente la corona o se fosse incoronato, tuttavia, governò come Rettore o Reggente di Cipro e Gerusalemme, per circa quattro anni accolto, almeno inizialmente, dal favore popolare[13].
Isabella fu direttamente coinvolta, quando, nel mese di ottobre 1309, andò in Armenia per concordare col fratello, il re Oscin d'Armenia, il trasferimento in Cilicia da esiliato di Enrico II di Cipro, come viene riportato sia dalla Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1[14], che dalla Chronique de l'Île de Chypre[15]; Enrico II fu poi esiliato nel febbraio del 1310.

Pochi mesi dopo l'esilio di Enrico II, il 5 giugno del 1310, Isabella rimase vedova, il marito, Amalrico, fu assassinato a Nicosia da Simone di Montolif[16]. Dopo la morte di Amalrico II, vi furono circa due mesi di trattative, tra i partigiani di Enrico e coloro che erano rimasti fedeli a Isabella la vedova di suo fratello, con l'intervento della regina madre, Isabella d'Ibelin[17]; nel mese di agosto, Isabella ed i suoi figli si recarono in Cilicia, chiesero perdono e restituirono la corona ed i sigilli reali ad Enrico II, che rientrò nel suo regno, arrivando il 27 agosto a Famagosta, dove fu accolto trionfalmente dalla popolazione[18], e a Nicosia il 10 settembre[19]. Questi avvenimenti sono narrati anche nella Chronique de l'Île de Chypre[20].

Isabella ed i figli rimasero in Cilicia, non ritornarono più a Cipro.

Morte modifica

Tra il 1320 ed il 1323, secondo il Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, Isabella, fu fatta imprigionare insieme a quattro dei suoi figli Ugo, Enrico, Giovanni e Boemondo e poi fu assassinata per volontà del reggente Oscin di Corico, che agiva in qualità di tutore del nipote, Leone V e voleva ridurre il numero di pretendenti al trono del regno di Cilicia[21].

Discendenza modifica

Isabella d'Armenia e Amalrico ebbero sei figli:

  • Ugo[22] († tra il 1318 ed il 9 aprile 1323 in prigione in Cilicia[23]), Signore di Crusoche prima del 1310; prima nel 1310 sposò Eschive d'Ibelin (morta post marzo 1324), vedova di Gautier de Dampierre-sur-Salon, Signora di St. Nicholas e figlia del Connestabile di Cipro, Filippo d'Ibelin (m. 1304/1305) e di Simone de Montfaucon o von Mömpelgard, che Filippo aveva sposato nel 1253; Ugo e Eschive non ebbero figli.
  • Enrico[22] († prima del 9 aprile 1323, in prigione in Cilicia[23]), non sposato e senza figli.
  • Boemondo[22] (assassinato il 17 aprile 1344 in Cilicia[24]), Conte di Corcyus e Signore di Corico[26](1336), sposò nel 1340 Eufemia di Neghir (1325 – post 1381 a Gerusalemme), figlia di Baldovino di Neghir, Maresciallo d'Armenia (o Baldovino, Maresciallo di Neghir); Boemondo ebbe solo un figlio illegittimo fuori dal matrimonio:
  • Bartolomeo di Lusignano co-reggente d'Armenia (morto post 1373), non sposato e senza figli.
  • Agnese (Annota/Maria) († dopo il 1309), sposò nel 1305 circa, o tra 1305 e 1306, suo cugino Leone IV (1287 – assassinato nel 1307), non ebbero figli; di questo matrimonio non vi è conferma in nessuna fonte primaria; viene citata nel 1309, come Agnese[27] o come Annota[28].

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Costantino di Barbaron Vacaghk di Barbaron  
 
 
Aitone I d'Armenia  
Alice (o Partzapert) di Lampron Aitone III di Lampron  
 
Rita dei Rupenidi  
Leone III d'Armenia  
Leone II d'Armenia Stefano d'Armenia  
 
Rita di Barbaron  
Isabella d'Armenia  
Sibilla di Lusignano Amalrico II di Lusignano  
 
Isabella di Gerusalemme  
Isabella d'Armenia e di Tiro  
 
 
 
Aitone IV di Lampron  
 
 
 
Keran di Lampron  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ a b (EN) [The_Armenia_History,_EN.pdf#ES King Hetum II's Chronicle, par. 725 A.E.]
  2. ^ (EN) [The_Armenia_History,_EN.pdf#ES King Hetum II's Chronicle, par. 711 A.E.]
  3. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 132
  4. ^ (EN) [The_Armenia_History,_EN.pdf#ES King Hetum II's Chronicle, par. 719 A.E.]
  5. ^ (EN) [The_Armenia_History,_EN.pdf#ES King Hetum II's Chronicle, par. 675 A.E.]
  6. ^ (LA) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, volume 2, pagina 85
  7. ^ (LA) Histoire de l'île de Chypre sous le règne des princes de la maison de Lusignan, volume 2, pag 85, nota 2
  8. ^ (EN) [The_Armenia_History,_EN.pdf#ES King Hetum II's Chronicle, par. 742 A.E.]
  9. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 240
  10. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 68
  11. ^ a b (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 65
  12. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pag. 518
  13. ^ (FR) Les familles d'outre-mer, pagg. 67 e 68
  14. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 314 e 315
  15. ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pagg. 184 e 185
  16. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 329 - 331
  17. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 331 e seguenti
  18. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 378 e 379
  19. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pagg. 383 e 384
  20. ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pagg. 197 - 238
  21. ^ (FR) Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXIII, pag 19, nota 3
  22. ^ a b c d e f g h (FR) Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXI, pag 18
  23. ^ a b (FR) Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXIII, pag 19
  24. ^ a b (FR) Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXXV, pag 27
  25. ^ (FR) Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXVI, pag 21, nota 5
  26. ^ a b (FR) Recueil des historiens des croisades. Documents arméniens. Tome second, chap. XXV, pag 20
  27. ^ (IT) Chronique de l'Île de Chypre, pag. 184
  28. ^ (IT) Chroniques d'Amadi et de Strambaldi. T. 1, pag. 315

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica