Iza (cantante)

cantautrice e conduttrice televisiva brasiliana

Iza, pseudonimo di Isabela Cristina Correia de Lima Lima[3][4] (Rio de Janeiro, 3 settembre 1990), è una cantautrice e conduttrice televisiva brasiliana.

Iza
Iza al Prêmio Multishow de Música Brasileira, 11 novembre 2020
NazionalitàBandiera del Brasile Brasile
GenereContemporary R&B[1]
Pop[2]
Periodo di attività musicale2016 – in attività
Strumentovoce, chitarra acustica, pianoforte
EtichettaWarner Music Brasil
Album pubblicati2
Studio2

Biografia e carriera modifica

Formazione modifica

Nata e cresciuta nel quartiere Olaria a Rio de Janeiro, Iza è la figlia dell'insegnante di musica e arte Isabel Cristina Lima e dell'ufficiale militare di marina Djama Leite Lima.[5] All'età di 6 anni si trasferisce a Natal quando suo padre viene trasferito per servire la base navale del luogo. Durante l'infanzia subisce del razzismo per essere fra i pochi bambini neri che frequentano una delle più rinomate scuole private della città.[6] Iza inizia a cantare nel coro di una chiesa già durante la sua infanzia e, all'età di 14 anni, ha iniziato a fare presentazioni in altre parrocchie.[7] A 19 anni rientra a Rio de Janeiro e continua anche qui con tale attività. Nel 2009, all'età di diciotto anni, frequenta il corso di pubblicità presso la Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro (PUC-Rio), diplomandosi nel 2013 e iniziando quindi a lavorare come video editor.[8] Nel 2015, parallelamente, crea un canale su YouTube e inizia a pubblicare video di cover musicali.[9]

Contratto con Warner, Dona de mim (2016 - 2019) modifica

Nel 2016 viene scoperta dalla Warner Music Brasil attraverso il suo canale YouTube e firma per l'etichetta.[7] Nel novembre 2016 pubblica il suo primo lavoro come cantante, il singolo promozionale Quem Sabe Sou Eu, che è stato incluso nella colonna sonora della soap opera Rock Story.[10] Segue nel gennaio 2017 il lancio del suo primo singolo ufficiale, Te Pegar.[11] Nell'aprile successivo pubblica il singolo e il video Vim Pra Ficar, in seguito incluso nella colonna sonora di O Sétimo Guardião.[12] Nel luglio dello stesso anno incide una cover di I Put a Spell on You, canzone famosa nella versione di Nina Simone, per la soap opera Pega Pega.[13] Il 7 agosto esce il secondo singolo ufficiale Esse Brilho É Meu, scelto anche come colonna sonora di uno spot pubblicitario L'Oreal di cui Iza è protagonista insieme all'attrice Tais Araújo.[14]

Durante la seconda metà del 2017 Iza inizia a registrare il suo album di debutto.[15] Il 5 ottobre 2017 pubblica il lead single Pesadão in collaborazione con Marcelo Falcão, che ottiene un enorme successo in Brasile diventando una delle canzoni più suonate dalle radio per mesi.[16] Il 23 marzo 2018 esce il secondo singolo Ginga, in collaborazione con il rapper Rincon Sapiência.[17] Nell'aprile successivo pubblica il suo album di debutto Dona de mi, la cui title track sarà estratta come terzo singolo.[18][19] Nel giugno successivo pubblica una cover della hit di Gloria Gaynor I Will Survive insieme alla collega Maria Gadù per sostenere il Mese del Pride.[20] Il 10 agosto 2018 la cantante parte per il suo primo tour, il quale va avanti fino all'aprile successivo.[21]

Nel 2019 Iza esegue la sua prima collaborazione internazionale incidendo il brano Evapora insieme a Major Lazer e Ciara.[22] Nello stesso anno la cantante partecipa come giudice all'ottava edizione di The Voice of Brasil e doppia il personaggio di Nala nella versione in portoghese del film Il Re Leone.[23][24] Sempre nel 2019 collabora con Alcione Dias Nazareth in una cover del brano di Aretha Franklin Chain of Fools; le due si esibiscono insieme durante Rock in Rio.[25]

Secondo album (2020 - presente) modifica

Nel 2020 Iza conferma di aver lavorato al suo secondo album, definendo il progetto come un mix di reggae, ragga, dancehall e trap.[26]

Vita privata modifica

Iza ha sposato il produttore musicale Sérgio Santos il 16 dicembre 2018 presso la chiesa Nossa Senhora da Glória do Outeiro a Rio de Janeiro.[27]

Stile e influenze musicali modifica

Iza definisce il suo stile musicale come un misto fra pop e R&B che include anche reggae e soul.[28] La cantante afferma inoltre di essersi talvolta ispirata anche alla musica afro-brasiliana.[28] Per quanto riguarda le sue principali fonti d'ispirazione musicale, Iza cita Mariah Carey, Ciara, Beyoncé, Rihanna, Lauryn Hill, Whitney Houston, Diana Ross, Tina Turner e i brasiliani Luciana Mello, Fernanda Abreu e Sandy.[29][30]

Discografia modifica

Album in studio modifica

  • 2018 – Dona de mim
  • 2023 – Afrodhit

Singoli modifica

  • 2016 – Quem sabe sou eu
  • 2017 – Te pegar
  • 2017 – Vim pra ficar
  • 2017 – I Put a Spell on You
  • 2017 – Esse brilho é meu
  • 2017 – Pesadão (feat. Marcelo Falcão)
  • 2018 – Ginga (con Rincon Sapiência)
  • 2018 – Um amor puro (con Maria Gadú)
  • 2018 – Dona de mim
  • 2018 – Eu só preciso ser (con Sandy)
  • 2019 – Divino maravilhoso (con Caetano Veloso)
  • 2019 – Brisa
  • 2019 – Meu talismã
  • 2019 – Chain of Fools (con Alcione)
  • 2019 – Evapora (con Ciara e i Major Lazer)
  • 2019 – Quem mandou chamar (con i Tropkillaz e Matuê)
  • 2020 – Let Me Be the One (con Maejor)
  • 2020 – Onde a gente chegou (con Di Ferrero)
  • 2020 – Bend the Knee (con Bruno Martini e Timbaland)
  • 2021 – Gueto
  • 2021 – Sem filtro (solo con Luccas Carlos)
  • 2022 – Salve baby/Citação: Vamos fugir (con Ivete Sangalo)
  • 2022 –
  • 2022 – Três
  • 2022 – Me perdoa (con Ferrugem)
  • 2022 – Good Vibration (con Natiruts)
  • 2023 – Nos seus olhos (con Nando Reis)
  • 2023 – Fé nas maluca (con MC Carol)

Note modifica

  1. ^ (EN) Jessica Roiz, 5 Female Latin Artists to Keep on Your Radar in 2019, su billboard.com, Billboard, 25 gennaio 2019. URL consultato il 14 luglio 2022.
  2. ^ (EN) Dan Stubbs, We went to Rock In Rio, the music festival where mega-gig meets Disneyland meets religious cult, su nme.com, NME, 17 ottobre 2019. URL consultato il 14 luglio 2022.
  3. ^ (PT) TAG: 50 Fatos Sobre Iza / Prezinha de Boa / Música Multishow, su youtube.com, Multishow. URL consultato il 26 maggio 2019.
  4. ^ (PT) Página 57 da Cidade do Diário Oficial do Estado de São Paulo (DOSP) de 3 de Maio de 2018, su jusbrasil.com.br, Jusbrasil Diários. URL consultato il 26 maggio 2019.
  5. ^ (PT) Folha de S.Paulo, Para IZA, ser mulher no Brasil é ser resistente, su temas.folha.uol.com.br. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  6. ^ (PT) Fenômeno IZA fala de racismo e preconceito: ‘Me chamavam de churrasquinho’, su Extra Online, 19 novembre 2017. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  7. ^ a b (PT) Warner Music Brasil - Notícias - IZA | CONHEÇA A HISTÓRIA DO NOVO TALENTO WARNER, su warnermusic.com.br. URL consultato il 30 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2016).
  8. ^ (PT) Iza diz que usou curso de Publicidade para se firmar como cantora, su Extra Online. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  9. ^ (PT) Camilla Figueiredo, IZA: dez covers já realizados pela cantora, su Nação da Música, 16 maggio 2018. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  10. ^ (PT) Ouça “Quem Sabe Sou Eu”, primeiro lançamento oficial da IZA, su POPline, 18 novembre 2016. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  11. ^ (PT) Chegou com tudo! Veja o primeiro clipe de IZA, “Te Pegar”, su POPline, 27 gennaio 2017. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  12. ^ (PT) IZA lança música nova: “Vim Pra Ficar”, su POPline, 28 aprile 2017. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  13. ^ (PT) IZA lança clipe para regravação de Nina Simone, “I Put a Spell On You”, su POPline, 28 luglio 2017. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  14. ^ (PT) Iza lança clipe de 'Esse Brilho é Meu', su Revista Glamour. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  15. ^ (PT) Otavio Pinheiro, “Pesadão”: Iza lança clipe do seu novo single em parceria com Marcelo Falcão, su Poltrona Vip, 5 ottobre 2017. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  16. ^ (PT) IZA entra no Top 5 das músicas pop mais tocadas das rádios com “Pesadão”, su POPline, 4 dicembre 2017. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  17. ^ (PT) Com 'Ginga', Iza se une a Rincon Sapiência em single do álbum 'Dona de mim', su G1. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  18. ^ (PT) Entrevista: IZA responde tudo sobre o álbum "Dona de Mim", com músicas apimentadas, su POPline, 26 aprile 2018. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  19. ^ (PT) Danielle Barbosa, IZA lança clipe do single 'Dona de Mim', su Portal PopNow, 28 settembre 2018. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  20. ^ (PT) Camilla Alcântara, Anitta, Gloria Groove, IZA e Maria Gadú juntas! Cantoras regravam sucessos para o Dia Internacional do Orgulho LGBTQ+, su Poltrona Vip, 28 giugno 2018. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  21. ^ (PT) Iza prepara turnê do álbum 'Dona de mim', de som potente e sexual, já com o brilho de estrela pop, su G1. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  22. ^ (EN) Nick Yopko, Major Lazer Teams Up with IZA and Ciara for New Track, "Evapora", su EDM.com. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  23. ^ (PT) IZA entra para o time de técnicos do 'The Voice Brasil', su Gshow. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  24. ^ (PT) 'O Rei Leão' terá Iza e Ícaro Silva dublando Nala e Simba, su G1. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  25. ^ (PT) Iza e Alcione honram o legado soul de Aretha Franklin em gravação de 'Chain of fools', su G1. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  26. ^ (PT) Iza apronta segundo álbum com 'misturinha' de reggae, ragga, dancehall e trap, su G1. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  27. ^ (PT) Iza se casa com Sérgio Santos em igreja no Rio de Janeiro, su contigo.uol.com.br. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  28. ^ a b (PT) Izabela Raphael, IZA: “Eu quero, através do meu trabalho, conseguir oportunidades para que todas as mulheres negras tenham lugar de protagonismo”, su omelete.com.br, 8 giugno 2018. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  29. ^ (PT) IZA fala sobre fama e preconceito: 'alisei meus fios até os 19 por pura convenção social', su O Globo, 3 dicembre 2016. URL consultato il 30 dicembre 2020.
  30. ^ (PT) Redação Hypeness, Depois de Biel, Warner aposta em IZA, que fala de empoderamento e inspira-se em Beyoncé e Rihanna, su Hypeness, 12 agosto 2016. URL consultato il 30 dicembre 2020.

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Controllo di autoritàVIAF (EN31158066393008430979 · ISNI (EN0000 0004 6691 4948 · LCCN (ENno2020012999 · WorldCat Identities (ENlccn-no2020012999